Appello del Garante dei detenuti a Crotone: «Politica affronti l'emergenza»
CROTONE «Prendendo spunto dalle parole pronunciate qualche giorno fa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia del Ventaglio (“Il carcere non può essere il luogo in cui si perde ogni speranza, non va trasformato in palestra criminale”) e in merito alla missiva ricevuta nei giorni scorsi dai detenuti, è doveroso come Autorità di vigilanza comunale per i diritti delle persone sottoposte alla privazione della libertà personale del Comune di Crotone, lanciare un forte appello alla politica nazionale affinché non si giri più dall’altra parte e affronti con misure adeguate e idonee le improcrastinabili emergenze e criticità che affliggono in questo periodo le carceri italiane». È quanto scrive in una nota Federico Ferraro, Garante comunale dei detenuti a Crotone.
«Circa una sessantina di suicidi di detenuti - ricorda il garante -, carenze di organico, strutture che aspettano interventi urgenti, carenza di personale della Magistratura, nell’Amministrazione penitenziaria e infine la piaga sociale del sovraffollamento. In queste ore, tutti i garanti territoriali dei detenuti, singolarmente e per il tramite della Conferenza nazionale, dallo scorso 18 marzo, siamo in mobilitazione con sit-in, iniziative pubbliche di appelli e momenti di confronto insieme al modo forense e tutti coloro che gravitano a vario titolo nel sistema penitenziario italiano per attenzionare le criticità in essere e chiedere al Governo l’adozione di misure idonee per risolvere una volte per tutte gli annosi problemi del mondo carcere».
«Urge un intervento immediato - sollecita Ferraro - sulla liberazione anticipata, cosiddetta speciale, urge semplificare le procedure burocratiche dell’Amministrazione penitenziaria, urge ampliare l’organico di chi lavora con i detenuti, urge far decollare il sistema di giustizia riparativa e puntare maggiormente sulle misure alternative alla detenzione, specie se il detenute si trova a fine pena».
«Faccio appello ancora una volta al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro della Giustizia, ai sottosegretari di Stato e ai parlamentari calabresi - scrive il garante - affinché vengano a visitare le carceri della nostra regione e vengano anche a Crotone per prendere contezza di come si vive oggi in carcere, specie con le altissime temperature che stiamo vivendo nel periodo estivo. Diamo speranza ai detenuti con misure normative ed interventi concreti, il carcere aspetti interventi urgenti, da almeno 25 anni e, nonostante il susseguirsi di numerosi governi di varie aree partitiche, i problemi non sono ancora stati affrontati e risolti adeguatamente. Non perdiamo più tempo: passiamo delle parole ai fatti senza!», conclude il garante.