Consumi alle stelle fra DAD e smart working
La didattica a distanza e lo smart working sono sicuramente una buona opportunità per non perdere preziose ore di lezione e per lavorare secondo i propri ritmi senza dover raggiungere fisicamente l’ufficio. Ci sono però diverse conseguenze negative legate a queste nuove abitudini, come ad esempio il maggiore consumo di risorse energetiche, in primis l’elettricità per illuminare confortevolmente gli ambienti, ricaricare gli apparecchi tecnologici e usare internet, ma anche il gas per cucinare e riscaldare la casa. A causa di tutti questi fattori, secondo gli studi condotti dall’Osservatorio di SOStariffe.it, nel corso del 2020 le bollette degli italiani sono infatti aumentate di un importo pari a quasi 150 euro per i single e 270 euro per le famiglie. Il fatto che siamo ancora in inverno, poi, complica ulteriormente il quadro con la necessità di sfruttare maggiormente queste risorse. Ma come si può concretamente riuscire a risparmiare sui consumi? Fondamentale in primo luogo è passare in rassegna i diversi fornitori di gas e luce, andando sui siti web di ciascuno, per trovare le migliori offerte in grado di rispondere alle nostre abitudini. Di pari passo occorre prestare attenzione agli sprechi e implementare l’efficienza energetica del proprio immobile: solo lavorando su tutti questi aspetti parallelamente sarà possibile ottenere dei benefici concreti.
L’impatto del digitale su single e famiglie
Come già anticipato, la didattica a distanza e il lavoro da casa hanno avuto un forte impatto tanto sul portafoglio dei single quanto su quello delle famiglie. Secondo lo studio sopra citato, chi vive da solo ha speso in media oltre 700 euro per elettricità e gas a fronte dei quasi 400 euro per Internet, con lo smart working che pesa quasi 150 euro all’anno. Chi vive in coppia ha speso in media più di mille euro di luce e gas e quasi 400 euro per la connessione, con studio e lavoro da casa che hanno aggravato il bilancio annuale di circa 200 euro. Ovviamente ad aver ricevuto la batosta più pesante sono stati i nuclei familiari formati da 3 o più persone che hanno speso mediamente più di 1.500 euro per la luce e il gas e quasi 400 euro per la rete. Per le famiglie le attività svolte da casa hanno pesato per oltre 250 euro nel corso del 2020.
Come si può vedere, quindi, passare più tempo a casa ha un costo che si ripercuote sul portafoglio dei cittadini. Per aiutare chi è in difficoltà al momento si sta riflettendo sulla possibilità di introdurre un bonus smart working per chi lavora da casa, ovvero un contributo economico il cui scopo sarebbe di coprire i costi energetici aggiuntivi.