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Lunedì, 09 Settembre 2024

ATTUALITA' NEWS

akrea cassonettoCasole Bruzio si conferma anche quest'anno il comune più riciclone della Calabria, Crotone e la sua provincia risultano invece ancora il fanalino di coda. E' quanto emerge dai dati del rapporto di Legambiente "Comuni ricicloni", presentati oggi a Paola in occasione dell'arrivo del Treno Verde. A Crotone la percentuale di differenziata è ferma all'11,9% (nel 2014 era del 9,97%). Nessun comune del Crotonese, inoltre, figura fra i 20 che hanno superato il 65 per cento di raccolta differenziata in Calabria. Casole Bruzio, invece, con una percentuale di raccolta differenziata pari all'87,6% si riconferma il più “riciclone”. Sempre in provincia di Cosenza (che è la più virtuosa in tal senso), seguono Pietrafitta (82,1%), Trenta (81,8%), San Benedetto Ullano (81,3%), San Vincenzo La Costa (79,0%), Castrolibero (78,2%), Pedace (77,6%), Cropalati. Raggiunge il 66,5% Villa San Giovanni, nel Reggino. Tra le province più virtuose, continua a rimanere in testa Cosenza con il 35,6% (24,95% nel 2014), seguita da Catanzaro con 22,2% (16,2% nel 2014) e Vibo Valentia con il 18,5% (15,2% nell'anno precedente). Reggio Calabria ottiene l'11,5% (11,34% nel 2014). La Calabria, nel suo complesso, segna un +7,08 % di raccolta differenziata, passando dal 17,26% del 2014 al 24,34% del 2015.

 

 

 

 

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centro impiego crotoneVibo Valentia è la provincia italiana con il tasso di occupazione più basso, registrando il 35,8% nella fascia che comprende le persone tra i 15 e i 64 anni. É quanto emerge da un Report realizzato della Fondazione studi dei consulenti del lavoro che ha elaborato dati Istat sul 2015. Secondo quanto risulta dalla ricerca, inoltre, Crotone, con il 32,2%, un dato che rappresenta quasi il triplo della media italiana, registra il più alto tasso di disoccupazione in generale, mentre Cosenza, con l'84,4%, si caratterizza per il più alto di disoccupazione giovanile femminile. (ANSA)

 

 

 

 

 

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consiglio comunale votazione bilancio 2015Il consiglio comunale di Crotone ha votato a maggioranza pochi minuti fa  il bilancio consuntivo d'esercizio per l'annata 2015. Un solo punto all'ordine del giorno (il bilancio appunto) e una seduta che si è consumata in poco meno di due ore. Tre soli i voti contrari: quelli dei consiglieri del Movimento 5 stelle (Andrea Correggia e Ilario Sorgiovanni) e di Antonio Argentieri Piuma (Tre elle). Favorevole, invece, il resto della minoranza presente. Il solo consigliere di maggioranza Massimiliano Bianchi (i Demokratici) ha abbandonato l'aula al momento del voto perché vantante dei crediti previsti nel bilancio dello scorso esercizio. Hanno risposto in venticinque all'appello iniziale e quindi numero legale accordato. Il bilancio d'esercizio 2015 si chiude con un disavanzo di amministrazione pari a 1.679.245,51 euro. Sebbene il risultato d'amministrazione al dicembre 2015 sia stato di quasi 37 milioni di euro, pesano sulla chiusura d'esercizio dello scorso anno 20 milioni di euro del fondo crediti ma di dubbia esigibilità, così come altri 15 milioni vengono "ingessati" della parte di bilancio vincolata. Di 36.928.530,15 di euro è la differenza in positivo tra i residui attivi e passivi. Gli investimenti compiuti dalla passata amministrazione sono stati pari a 1.405.657,47 euro.

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consiglio comunale votazioneDopo quello del 30 luglio prossimo, è stato convocato un altro consiglio comunale, in sessione ordinaria, per giovedì 4 agosto 2016 alle ore 18.00 nella sala consiliare (e, ove occorra, in 2^ convocazione per venerdì 5 agosto alla stessa ora) per l'approvazione rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario 2015 (unico punto all'ordine del giorno).

 

 

 

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Nel corso del 2015, il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese annuale, è stato di 261 unità. A determinarlo hanno concorso 1.167 iscrizioni di nuove imprese (36 in meno rispetto alla stessa rilevazione del 2014) e 906 cessazioni di imprese esistenti (dato al netto delle cancellazioni d'ufficio). Per le iscrizioni si tratta di un dato peggiorativo rispetto al 2014, ma migliorativo rispetto a quanto registrato nel corso del 2013. Guardando alle forme giuridiche, in termini assoluti l'aumento del saldo è da ascrivere alle società di capitali (+196 unità, ed un tasso di sviluppo positivo pari al 7,22%); alle ditte individuali che presentano un saldo di 56 imprese in più rispetto all'ultima rilevazione, facendo registrare un tasso di crescita positivo pari allo 0,46%; alle altre forme, sostanzialmente cooperative e consorzi, con un saldo di 16 imprese ed un tasso di sviluppo pari al 3,30%, in diminuzione rispetto alla rilevazione dell'anno precedente (6,04%). Unico saldo negativo, quello delle società di persone che con 7 imprese in meno rispetto alla precedente rilevazione, fanno registrare un tasso di crescita negativo pari allo 0,40%. "Ancora una volta assistiamo con moderata soddisfazione alla crescita del numero delle imprese in provincia di Crotone – è il commento del Presidente della Camera di commercio di Crotone Alfio Pugliese – Il tasso di crescita della provincia di Crotone è più che doppio rispetto al dato nazionale, evidenziando un certo fermento che è proprio di un territorio che sta cercando di riconvertire le proprie produzioni, puntando sull'accoglienza turistica e sulla qualità e l'eccellenza dell'agroalimentare. Continua, inoltre, l'auspicato consolidamento delle imprese, come attesta l'aumento record delle società di capitali". Circa la forma giuridica le attività imprenditoriali della nostra provincia rimangono rappresentate prevalentemente da Ditte Individuali, che rappresenta ben il 70,2% del tessuto imprenditoriale dell'intera provincia. A seguire, le società di capitali con il 16,9% del totale e le società di persone, che rappresentano il 10% del totale delle imprese. Più contenuta invece è la percentuale delle altre forme giuridiche, che rappresentano il 2,9% del tessuto imprenditoriale provinciale.

 

Andamento per settore di attività.
Il saldo positivo è da imputare principalmente alle Imprese non classificate (+293 aziende); a seguire le imprese agricole (+113 unità). Più contenuti gli altri saldi positivi: Noleggio agenzie di viaggi (+15 imprese); Attività professionali, scientifiche e tecniche (+4 imprese). Tra i saldi negativi, Costruzioni (-47 imprese); Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (-29 unità); Attività commerciali (-28 imprese); Trasporto e magazzinaggio (-21 unità); Attività manifatturiere (-15 imprese). Sostanzialmente stabili i restanti comparti. Il tessuto imprenditoriale crotonese è composto in misura prevalente da imprese che operano in attività di tipo tradizionale ed in particolare, il 26,7% degli imprenditori opera nel settore dell' Agricoltura, il 26% nel Commercio, il 12,5% nelle Costruzioni. A seguire, il 7,6% opera nelle Attività manifatturiere; il 5,9% nelle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione.
Esigua la percentuale degli altri settori, fatta eccezione per le Imprese non classificate che rappresentano il 7,2% dello stock al 31 dicembre 2015.

 

 

 

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Per il diciottesimo anno consecutivo si rinnova, a cura dell'associazione "Tuffatori Kr" e con il patrocinio del Comune, il tradizionale tuffo augurale di inizio anno a Crotone. Negli scorsi anni l'iniziativa ha visto cimentarsi centinaia di cittadini nelle acque del bellissimo mare cittadino. Quest'anno la manifestazione si arricchisce della presenza della atlete della Asd Pallavolo Crotone che in occasione del tradizionale tuffo di Capodanno propongono una esibizione di beach volley sulla spiaggia. Musica ed altre sorprese arricchiranno il primo giorno dell'anno. Appuntamento il 1 gennaio 2016 dalle ore 11.15 presso il lungomare di via Cristoforo Colombo all'altezza della struttura "Columbus".

 

 

 

 

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