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Domenica, 07 Luglio 2024

ATTUALITA' NEWS

ROMA Audizione della “Rete 26 febbraio” davanti al Comitato diritti umani della Camera. «Il Comitato permanente sui diritti umani nel mondo, istituito presso la commissione Esteri della Camera e presieduto dall’onorevole Laura Boldrini - riferisce una nota della Rete 26 febbraio - ha svolto l'audizione di rappresentanti della “Rete 26 febbraio”, in merito all'indagine conoscitiva sull’impegno dell’Italia nella comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni. In particolare, è stato approfondita la situazione dei diritti umani in Afghanistan, con riferimento alla condizione dei rifugiati e dei richiedenti asilo».

 

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La provincia di Crotone coinvolta nel progetto “Apertura corridoi umanitari”. Nell’ambito del protocollo tecnico per la realizzazione del progetto “Apertura corridoi umanitari”, siglato dal ministero dell’Interno e dal ministero Affari esteri con Enti di natura benefica, sono giunti nei centri di accoglienza e integrazione della provincia di Crotone undici richiedenti asilo provenienti da Afghanistan e Africa subsahariana.

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"Superare il regolamento di Dublino, creare corridoi umanitari sicuri per le vittime delle guerre, delle catastrofi e delle dittature, chiudere e smantellare tutti i luoghi di concentrazione e di detenzione dei migranti, lavorare ad un modello di accoglienza degna e rispettosa per tutti". È il comunicato delle associazioni, delle cooperative sociali e dei sindacati di Crotone che hanno aderito alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi. "Anche la città di Crotone - scrivono - lo scorso 11 settembre, si è unita al messaggio proveniente dalle piazze di tutta Italia. Piazze in cui uomini e donne, scalzi, si sono ritrovati per dare vita ad una silenziosa marcia per dire che è arrivato il momento di decidere da che parte stare. E la città di Crotone ha deciso di voler stare dalla parte delle persone e dei diritti umani. C'erano tutti i rappresentati della società civile, in piazza Gramsci, sul lungomare cittadino, ma c'erano anche rappresentanti della Chiesa, delle associazioni di volontariato, dei sindacati, ma c'erano soprattutto i cittadini e anche i migranti, sia quelli che il sogno dell'integrazione lo hanno quasi raggiunto, sia quelli che invece hanno ancora sulla pelle l'odore della salsedine di quel mare che li ha portati fino a qua". «Da questa piazza oggi parte un messaggio di solidarietà ma soprattutto un messaggio antirazzista e antifascista – ha detto Filippo Sestito, presidente provinciale di Arci nel corso della manifestazione di ieri – oltre alle richieste che oggi partono da tutta Italia, noi da Crotone ribadiamo il nostro secco "no" alla riapertura di qualunque Cie. Ci vogliono soluzioni che tengano principalmente conto dei diritti umani di queste persone». Al termine della marcia che da piazza Gramsci si è protratta fino alla Prefettura, una delegazione delle associazioni che hanno aderito all'iniziativa è stata ricevuta dal prefetto Vincenzo De Vivo, al quale è stato consegnato formalmente un documento contenente le richieste oggetto dell'iniziativa.

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