«In precedenza, tavoli di discussione tra il ministero e la Regione - ha ricordato Baldino - avevano suggerito una possibile soluzione: avviare un processo di digitalizzazione della pubblica amministrazione che avrebbe permesso l'internalizzazione di questi lavoratori. Tuttavia, questa promessa sembra essere svanita nel nulla, probabilmente era solo una trovata pre-elettorale. Nei giorni scorsi, al tavolo di confronto è stata presentata una proposta che non è assolutamente sufficiente per garantire il lavoro a 1.090 persone e le loro famiglie. Queste famiglie rischiano di rimanere senza un salario dignitoso, senza un futuro o una prospettiva di vita per sé e i propri figli».
«Chiedo, a nome dei lavoratori - è entrata nel merito Baldino - che ho incontrato, che i ministri interessati, Adolfo Urso e Marina Calderone, si siedano al tavolo seriamente con le sigle sindacali e la Regione per trovare una soluzione concreta e tempestiva. Il 30 giugno scade una commessa e ad agosto scade l'amministrazione straordinaria. Non possiamo permettere che questi lavoratori vengano abbandonati».
«È necessario un impegno deciso e concreto da parte delle istituzioni - ha concluso Baldino - per evitare che 1.090 famiglie vengano lasciate senza lavoro. La Calabria non può permettersi di perdere ulteriori posti di lavoro, e questi lavoratori meritano una soluzione reale e duratura»,