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Martedì, 10 Settembre 2024

CALABRIA NEWS

Discarica Giammiglione, Alecci accende i fari in Consiglio. Occhiuto: «Siamo contrari»

Posted On Martedì, 24 Ottobre 2023 16:34 Scritto da Gaetano Megna

La discarica a Giammiglione “non s'ha da fare”. Il consigliere regionale del Partito democratico, Ernesto Alecci, ha presentato una interrogazione e il presidente della giunta regionale calabrese si è schierato contro il progetto proposto dall'imprenditore abruzzese Guglielmo Maio di realizzare una mega discarica a Giammiglione, a ridosso del centro abitato di Crotone.

 

Il consigliere Alecci, proprio a Crotone, aveva preso l'impegno di aprire il dibattito all'interno del consiglio regionale sulla delicata questione della realizzazione della discarica a Gimmiglione.
Il progetto di Maio propone la costruzione di un impianto con due vasche di produzione per lo smaltimento di rifiuti tossici e pericolosi e scarti di lavorazione della raccolta differenziata. Una struttura capace di accogliere quasi cinque milioni di tonnellate di rifiuti, provenienti da ogni parte d'Italia e probabilmente anche da stati europei che si svilupperà, in caso di realizzazione, su un territorio di 40 ettari. L'interrogazione discussa ieri in consiglio regionale era stata sollecitata dal gruppo dirigente dem di Crotone.
Nel suo intervento Alecci ha chiesto «quale fosse l’intenzione della Giunta riguardo l’ennesima discarica in predicato di essere ricavata a Crotone, nell’area attraversata dal torrente Giammiglione, situata a poca distanza dal centro abitato» e «quali urgenti iniziative politiche e amministrative la Giunta intendesse mettere in atto per scongiurare la realizzazione di questo progetto».
Il consigliere regionale ha anche sottolineato che il progetto presentato da Maio prevede di realizzare una discarica «in una zona su cui gravano vincoli alluvionali, archeologici e agricoli».
Non è la prima interrogazione che Alecci presenta sulla situazione ambientale di Crotone, nel recente passato aveva interrogato la giunta regionale anche sull'intervento di bonifica da realizzare nell'area industriale di Crotone e in particolare sulla discarica a mare che ospita un milione di rifiuti industriali altamente pericolosi.
«Quella dei rifiuti è una delle pagine più buie per la nostra regione - ha detto Alecci - negli anni, la Calabria e, in particolare, la provincia di Crotone sono state invase da rifiuti di ogni tipo, anche pericolosi provenienti da tutta Italia, nel silenzio e nella rassegnazione». Ha ribadito che «l’apertura della discarica a Giammiglione, rischierebbe di aumentare in maniera esponenziale il traffico di tir e camion sulla statale 106, strada già tristemente nota alla cronaca per la pericolosità e lo stato di abbandono di alcuni tratti».
Nella sua risposta il presidente Occhiuto ha condiviso le preoccupazioni rappresentate dal rappresentante dell'opposizione, dichiarandosi contrario alla realizzazione di nuove discariche in tutta la Calabria: «L’indicazione di governo che vorremo dare è che avendo disposto il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro, che a qualcuno di voi non piace, nella prospettiva non abbiamo bisogno di discariche, per cui il mio personale orientamento è quello di limitare quanto più possibile il proliferare di discariche nella nostra regione e fare in modo che le autorità preposte facciano controlli quanto più stringenti possibili sulle discariche in esercizio, che devono rispettare i valori previsti dalla legge».
Occhiuto si è anche espresso sul progetto Giammiglione: «L’indirizzo di governo che la Giunta regionale sta dando agli uffici della Regione è quella di ridurre quanto più possibile l’utilizzo di discariche, sia discariche tradizionali sia soprattutto discariche di rifiuti speciali o pericolosi. Questa discarica produrrebbe utili per i proponenti probabilmente nell’ordine di centinaia di milioni di euro nei prossimi 3, 4 anni. È vero che ho ereditato una Regione nella quale le procedure amministrative, le conferenze di sevizio, tutte le procedure propedeutiche ad assumere decisioni in ordine all’apertura delle discariche erano state già fatte, quindi dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra le istanze di chi propone discariche avendo avuto dai governi regionali precedenti delle pronunce tendenzialmente favorevoli e questo orientamento politico di governo regionale che sostanzialmente mi fa dire che la Calabria non ha bisogno di questi insediamenti».
Concludendo, Occhiuto ha detto: «Dal punto di vista dell’indirizzo di governo la Giunta regionale ha trasmesso queste indicazioni agli uffici, si tratta di fare le cose come vanno fatte in un ordinamento come il nostro dove ogni decisione dev’essere sostenuta da percorsi amministrativi ineccepibili».
Il presidente, quindi, scarica le responsabilità alle amministrazioni regionali che lo hanno preceduto. Sono stati gli altri ad autorizzare e Crotone ha pagato un prezzo salatissimo: la discarica di Columbra ha più che raddoppiato negli la sua capacità di smaltimento facendo ricorsi a decreti regionali emanati per fare fronte alla situazione di emergenza.
Intanto, una buona parte dei rifiuti della Calabria sono stati smaltiti a Crotone che ha anche una storia industriale che ha lasciato tonnellate di veleni di ogni genere.