Gli agricoltori rimuovono i blocchi sulla Statale 106: liberati gli ingressi anche alla Regione
Basta blocchi sulla statale 106 in cambio di un incontro con il presidente della Regione, Roberto Occhiuto. E' quanto si è stabilito in Prefettura a Crotone a seguito di un incontro tra una delegazione degli agricoltori che sta protestando nell'ambito della mobilitazione nazionale indetta dal Movimento territorio e agricoltura, che raggruppa produttori e allevatori.
Mentre ieri oltre 250 trattori si erano messi in marcia sulla statale, questa mattina a Crotone gli agricoltori avevano bloccato con i loro mezzi la statale 106 ai due ingressi della città, quello nord nella zona di Passovecchio e quello sud in località Poggio Pudano lasciando passare solo i mezzi per le emergenze.
La protesta vuole accendere i riflettori sulle normative Ue che penalizzano l'agricoltura soprattutto nei paesi del sud Europa, Italia in primis. In particolare è rivolta contro le cosiddette normative Green della Comunità europea, contro il caro carburanti e le speculazioni sulle produzioni.
Il prefetto Franca Ferraro, considerato il blocco in atto a Crotone, ha deciso di convocare una delegazione di agricoltori. Presenti all'incontro anche il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, il Questore Marco Giambra e il vice presidente della Provincia di Crotone, Fabio Manica.
Al termine della riunione è stato deciso di togliere i blocchi sulla statale 106 e di avviare l'iter per indire un tavolo tecnico alla presenza del governatore Roberto Occhiuto.
«L'incontro con il prefetto è andato bene - ha spiegato Pietro Rossi, che ha preso parte all'incontro in rappresentanza degli agricoltori - ringrazio il Prefetto che ha accolto le nostre problematiche e le istituzioni locali e le tante persone che per noi si sono messe a disposizione. Ora, però, dobbiamo togliere il blocco e i mezzi che stanno creando disagio ai cittadini».
Gli agricoltori comunque non si fermeranno e continueranno a protestare, pacificamente nel piazzale in località Passovecchio. Nella mattina del 24 gennaio è previsto un incontro con il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, e gli altri sindaci del circondario, che si terrà proprio tra i lavoratori in protesta.
«Domani capiremo insieme agli altri sindaci quale iniziativa intraprendere per coinvolgere il Governatore - ha dichiarato il sindaco Voce - ma è lui che poi dovrà portare ai tavoli nazionali le problematiche degli agricoltori calabresi».
Sbloccati gli ingressi anche alla Regione Calabria
CATANZARO Resta un presidio fino a domani ma sono stati poco per volta riordinati i trattori degli agricoltori che, dopo essersi incatenati ai loro mezzi, avevano bloccato per alcune ore il passaggio in uscita dei dipendenti e di quanti si trovavano all'interno dalla Cittadella regionale di Catanzaro.
Al superamento del blocco, che aveva impedito l'uscita anche dei dipendenti dall'edificio che ospita la Giunta regionale, si è giunti dopo che una delegazione di manifestanti ha incontrato l'assessore regionale all'agricoltura Gianluca Gallo.
«Non credo - ha detto Gallo - che questa sia una protesta nei confronti della Regione. È una protesta che parte da Berlino, attraversa Parigi e arriva in Calabria. Ed è una crisi che riguarda persone perbene, agricoltori calabresi che sudano, sgobbano, fanno sacrifici e non sono abituati a protestare».
«Vanno ascoltate le loro ragioni - ha aggiunto Gallo - e noi come in altre circostanze ma come abbiamo sempre fatto ce ne faremo portavoce con Roma e Bruxelles».
In particolare, gli agricoltori che già ieri avevano protestato in varie zone della Calabria, come a Crotone dove la situazione si è sbloccata oggi dopo un incontro in Prefettura, chiedono alla Regione provvedimenti più incisivi per il contenimento della diffusione dei cinghiali e per offrire maggiori servizi attraverso i consorzi di bonifica, di recente anche al centro di una riforma.
«Sono temi ugualmente nazionali - ha chiarito ancora Gallo - e sugli ungulati c'è una azione condotta da tutti gli assessori regionali che ha visto qualche reazione attraverso azioni di intervento come, ad esempio, per il contenimento della peste suina africana. Sui consorzi di bonifica noi siamo stati costretti ad intervenire perché c'era una crisi evidente degli enti consortili».
«Manterremo - ha detto Mattia Talarico del movimento territorio e agricoltura - il presidio ugualmente per tutta la notte, poi domani vedremo».