Piano di forestazione al palo, sindaci del Crotonese chiedono incontro con Gallo
Una richiesta di incontro per proporre la sottoscrizione di un protocollo d'intesa sul Piano attuativo di forestazione è stato rivolta da quattro sindaci del Crotonese all'indirizzo dell'assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, e anche al direttore del dipartimento regionale competente e al direttore di Calabria verde. Si tratta dei sindaci dei Comuni di Scandale (Antonio Barberio), Santa Severina (Lucio Giordano), Belvedere di Spinello (Rosario Macrì) e Casabona (Francesco Seminario).
«Si fa riferimento alla necessità e all'urgenza di interventi per attività di mitigazione del dissesto idrogeologico - riduzione del rischio incendi boschivi - difesa del suolo - manutenzione delle viabilità rurale e interpoderale - tutela e valorizzazione ambientale riqualificazione, manutenzione c salvaguardia di aree rurali urbane e periurbane di particolare valenza ecologica ed ambientale, nei territori ricadenti nei Comuni di Scandale, Santa Severina, Belvedere di Spinello, Casabona».
«A tale riguardo - spiegano i sindaci -, si segnala che, ripetutamente, le Amministrazioni comunali si sono viste costrette ad intervenire, in sostituzione dei lavoratori idraulico-forestali, già dipendenti del Consorzio di bonifica, che dovevano essere messi a disposizione del territorio, incaricando ditte esterne, per dar corso a quelle lavorazioni che, diversamente, avrebbero dovuto essere svolte da parte del richiamato Consorzio».
«Il trasferimento in seno ad Azienda Calabria Verde dei lavoratori idraulico-forestali - proseguono i sindaci - e l'istituzione del Consorzio di Bonifica della Calabria, attuati per assicurare, loro tramite, attività esecutiva di cantieristica forestale, lotta attiva agli incendi boschivi, contrasto al dissesto idrogeologico, deve soddisfare le esigenze di questo territorio completamente abbandonato, che non può essere lasciato privo di una compiuta programmazione di interventi, linalirndi anche a tutelare l'ambiente e mitigare il dissesto idrogeologico».
«La stessa viabilità rurale - aggiungono i sindaci -, che rappresenta per il territorio interno la sola infrastruttura che consente i collegamenti dai centri abitativi di collina o montagna con le zone limitrofe. deve vedere concentrate azioni di intervento per favorire una consona manutenzione mirante a rendere la citata viabilità sicura, efficace e rispondente alle esigenze delle popolazioni che se ne servono (...)».
«Considerato che la realizzazione di molti interventi - entrano nel merito i sindaci - può essere affrontata attraverso accordi di programma tra Comuni e Ente amatore, si chiede, a tal proposito, un incontro al fine di meglio rappresentare le reali esigenze di intervento, segnalare le situazioni di criticità e sottoscrivere un protocollo d'intesa per disciplinare tale collaborazione istituzionale, preannunciando sin d'ora l'impegno ad ottemperare a tutte le procedure formali di cui al sottoscrivendo accordo, nonché a contribuire alla realizzazione degli interventi programmati mediante la fornitura dei materiali necessari all'esecuzione degli stessi», conclude la missiva.