Piano regionale rifiuti, Voce: «No ad altre discariche su Crotone, serve fattore areale»
CROTONE «Sulla base delle normative regionali vigenti, a Crotone potrebbero essere autorizzate ulteriori discariche per circa 20 milioni di metri cubi». È quanto scrive il sindaco di Crotone Vincenzo Voce in una nota stampa relativamente al Pian rifiuti regionale di rcente aggiornato dal Consiglio regionale della Calabria.
«Su questo presupposto – spiega la nota - il sindaco Voce ha rinnovato, con una nota circostanziata, al presidente della Regione, al presidente del Consiglio regionale, ad assessori e consiglieri regionali l'invito a rivedere il criterio localizzativo "fattore di pressione" del piano regionale di gestione dei rifiuti».
«Crotone - fa rilevare nella nota il sindaco - ha una superficie di 182 chilometri quadrati, per cui al solo fattore comunale attualmente vigente nella Regione Calabria potrebbero essere autorizzate ulteriori discariche. Occorre - prosegue il sindaco nella nota - sulla scorta dell'esempio della Regione Lombardia applicare il cosiddetto "fattore areale" che scongiurerebbe il pericolo di ulteriori ed eccessive concentrazioni di discariche nel territorio cittadino. Le richieste alla Regione sono chiare in questo senso: un nuovo livello del fattore di pressione comunale escludente di tipo areale calcolato in un raggio di 5 chilometriin aggiunta ai due livelli già previsti (comunale e provinciale) fissato a 64.000 metri cubi/chilometri quadrati».
Il sindaco ha richiesto, inoltre, la ricognizione annuale dei siti di discarica cessati, in post gestione operativa, con conferimenti ultimati o in corso, ivi compresi quelli non autorizzati. Inoltre che il livello prescrittivo escludente comporti l'inibizione alla realizzazione di nuove discariche e all'ampliamento di quelle esistenti.
«Il territorio crotonese - sottolinea Voce - è sottoposto a forti pressioni ambientali derivanti dalla presenza di una discarica attiva di rifiuti pericolosi e non, nonché della presenza di una discarica dismessa per rifiuti urbani, due discariche fronte mare attualmente sottoposte in sicurezza di emergenza Mise oltre al fatto che il perimetro del Sin per le bonifiche è contraddistinto nel comprensorio crotonese per aree contaminate da Conglomerato idraulico catalizzato. C'è ne è abbastanza per dire basta. La realizzazione di altre proposte di impianti di smaltimento risulterebbero non sostenibili dal punto di vista sociale ed economico. Auspico una positiva riflessione su quanto proposto da parte del presidente delle Regione e del Consiglio regionale su un tema che riveste una particolare importanza perché impatta anche per gli anni a venire sulla salute dei cittadini crotonesi», conclude il sindaco Voce.