Il sindaco Peppino Vallone, in relazione all'emergenza idrica che sta interessando in queste ore la città, ha emesso una ordinanza, contingibile ed urgente, ordinando alla Sorical di disporre il pieno ripristino dell'erogazione idrica destinata alla rete di distribuzione dell'acqua su tutto il territorio comunale.
Iritale chiede di portare la discussione in consiglio comunale.
Intanto una nota informa che: «La II Commissione consiliare si è riunita oggi stante la gravissima quanto non preannunziata riduzione della fornitura idrica che ha riguardato tutta la città con grave disagio per le famiglie e l'intera comunità ed in particolar modo per tutti coloro che sprovvisti di autoclave avrebbero potuto ovviare al disagio se previamente avvisati. Eppure la Sorical - è scritto nella nota -, la società che fornisce l'acqua ai comuni calabresi, aveva informato il 20 marzo 2015 tutti i soggetti competenti ivi compreso il Comune di Crotone. La Commissione nell'esaminare non per la prima volta tutta la vicenda, sulla quale spesso si è soffermata l'attenzione anche dello stesso consiglio comunale, ritiene la situazione poco chiara e non più tollerabile. Una volta di più - scrive Iritale in qualità di presidente della II ommissione - ci si interroga su quale sia la ragione per la quale il rapporto tra la Soakro e la Sorical si sia talmente degradato. Tutta tale vicenda dovrà essere celermente discussa in Consiglio Comunale per definire una volta per tutte la situazione della Soakro sulla cui gestione dovranno essere date numerose risposte, così come pure dovrà essere rendicontato da parte di tutti i Comuni interessati quale sia stato in questi anni l'esito del controllo analogo che la Legge impone venga esercitato. Sul punto la Commissione in più di un'occasione ha sollecitato l'amministrazione comunale a fornire tutti i chiarimenti in merito alla gestione della società partecipata Soakro, domandando che i rappresentati del Comune di Crotone facessero chiarezza relazionando sulla situazione gestionale e debitoria. Al fine di potere ottenere i necessari chiarimenti - conclude Iritale - la Commissione ha domandato che in una prossima riunione siano ascoltati in audizione i rappresentanti del Comune nominati presso la Soakro, il preposto dirigente comunale e l'assessore al Bilancio».
Il mito che vede la presenza di Heracles al Capo Lacinio di ritorno dalla Spagna con la mandria dei buoi di Gerione.
La II commissione consiliare del consiglio comunale di Crotone ha affrontato oggi pomeriggio la gestione da parte dell'Akrea dei parcheggi a pagamento nella nostra città. «E' emersa - scrive il presidete Fabio Lucente -, come risulta anche da precedenti riunioni, che la riscossione relativa alla sosta nelle aree urbane negli ultimi anni ha subito un calo verticale rispetto soprattutto ai volumi di incasso rispetto al periodo in cui la gestione era avvenuta con affidamento a terzi. Da quando, infatti, la gestione delle suddette soste è passata in carico all'Akrea, società che gestisce il servizio per conto del Comune, gli incassi sono precipitati con grave squilibrio finanziario a carico dell'Ente. Non è la prima volta -prosegue Lucente - che la commissione presta attenzione al problema, ma in prossimità della dell'approvazione del bilancio 2015 del comune, è naturale che il consiglio si determini sulla gestione delle attività che pesano passivamente sui conti dell'Ente. Tutto cio' che si spende male in un servizio, rende ancora più difficile prestare attenzione a bisogni primari della nostra comunità. L'occasione, ancora una volta è stata utile per riprendere un tema trattato più volte in passato ed in relazione al quale l'amministrazione è stata sollecitata più volte. La Commissione ha votato all'unanimità - informa Lucente - la richiesta di una convocazione del Consiglio comunale per discutere di tutto il sistema della viabilità e delle zone soste in città (Put), al fine di realizzare un piano sostenibile della mobilità urbana anche in vista degli strumenti di pianificazione ormai prossimi alla discussione in Consiglio comunale. La dimensione civile di una città si misura anche e soprattutto da come ci si sposta da una parte all'altra del nostro territorio. Dare ordine e senso agli spostamenti singoli o collettivi rende la vita più facile. Un nuovo piano che organizzi meglio e in forma più civile il sistema della mobilità facilità i rapporti e le relazioni che ogni cittadino deve rispettar nell'ambito di scelte amministrative forti e coraggiose. Su questo aspetto - conclude - l'Amministrazione attiva sarà sollecitata ancora una volta da subito per determinarsi a seguito di una vera discussione che dovrà impegnare l'intero consiglio comunale nella prossima seduta consiliare».
«Fratelli d'Italia–Alleanza Nazionale - riferisce una nota - ha deciso di raccogliere il grido d'allarme lanciato la settimana scorsa, da alcune associazioni che vivono nel porto vecchio di Crotone. Non può che essere condiviso – dichiara Gianfranco Turino (foto) – l'appello lanciato dalla Lega Navale e dallo Yachting Club di Crotone sulla messa in sicurezza del porto vecchio di Crotone. Una infrastruttura fondamentale da troppi anni passata sotto silenzio, su cui mai nessuno ha deciso di investire politicamente e di curare. L'attuale situazione del porto turistico richiede un intervento urgente e non più rimandabile. Ecco perché abbiamo investito il nostro gruppo parlamentare per portare la vicenda direttamente sul tavolo del ministro delle Infrastrutture. Fratelli d'Italia - informa il comunicato - ha infatti presentato in questi giorni un'interrogazione parlamentare corposa che riguarda, sia la sicurezza del porto vecchio sia l'assenza del piano regolatore portuale da troppo tempo abbandonato in qualche cassetto a prendere polvere. Dobbiamo salvaguardare le nostre infrastrutture – continua il dirigente di FdI-AN – perché dal porto, dall'aeroporto e dal nostro sistema viario dipende il futuro sviluppo di questo territorio. Non possiamo più perdere tempo e tergiversare perché così facendo si sta mettendo a rischio il futuro di Crotone. Da tempo il partito della Meloni sta accendendo i riflettori sul gap infrastrutturale della provincia crotonese. Unica forza a porsi il problema di uno sviluppo minato dall'indolenza sui grandi temi che riguardano questo territorio. Vogliamo delle risposte dal neoministro Delrio, vogliamo sapere – sottolinea Gianfranco Turino – il perché di questi continui ritardi. Abbiamo chiesto al titolare del dicastero delle Infrastrutture come sia accettabile che un progetto come la messa in sicurezza del porto vecchio, già finanziato, sia fermo non si sa su quale scrivania. Abbiamo ulteriormente reclamato un'attenzione particolare per il piano regolatore portuale che non solo non è ancora stato approvato, con ritardi che sfiorano il ridicolo, ma la cui una bozza, presentata dall'autorità portuale di Gioia Tauro, che non è condivisa dagli operatori portuali, da quei soggetti, cioè, che sul porto lavorano, investono e scommettono per il futuro di questa terra». Secondo FdI-AN la difesa delle infrastrutture crotonesi, soprattutto per quanto riguarda il porto, richiede una vera e propria rivoluzione culturale. «Crotone deve rivolgere il proprio sguardo verso il mare – conclude Turino – per troppo tempo in questo territorio si è dato le spalle a questa nostra ricchezza. Non si può pensare allo sviluppo di Crotone se questo territorio non si trasformi da citta sul mare a città di mare. Invitiamo tutte le forze politiche che hanno a cuore le sorti della nostra città a sposare le ragioni dei soggetti che si battono in difesa delle nostre infrastrutture».
Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 e' stata registrata, alle 23.19, dalla Rete sismica dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, nel golfo di Squillace, in Calabria. L'evento e' stato localizzato ad una profondita' di 6.1 chilometri.
Il giovane di 32 anni aveva l’arteria femorale lesionata ed è deceduto nel nosocomio di Catanzaro dopo 28 giorni di agonia. Il 30 marzo, dopo un incidente a bordo di un quad, aveva atteso 9 ore per un esame nell'ospedale di Crotone.