Lo sciopero generale del prossimo 17 novembre indetto dalle organizzazioni sindacali Cgil e Uil si farà nonostante la precettazione del Ministro Salvini. Ci sarà solo una riduzione dello sciopero dei trasporti da 8 a 4 ore, ma resta di 8 ore per gli altri settori.
Sono più di 14mila i percettori del reddito di cittadinanza in Calabria che hanno avuto sospeso il sostegno economico. I beneficiari che si vedono venire meno la misura sono, complessivamente, circa 45 mila, tenendo conto della composizione dei nuclei familiari".
«Il presidente della Sacal Colosimo (foto) commette il secondo errore: costretto a convocare i sindacati diserta la riunione e non fornisce il piano industriale, continua il silenzio di Mario Oliverio!». È ancora muro contro muro tra sindacati e vertici di Sacal. La denuncia arriva in una nota stampa a firma di Angelo Sposato, segretario generaledi cgil Calabria e Nino Costantino segretario regionale della Filt-Cgil. «Dopo aver tentato di secretare – denunciano i due dirigenti sindacali – il percorso di avvio e del relativo piano industriale sugli scali di Reggio e Crotone, il Presidente della Sacal, Massimo Colosimo, costretto a convocare la riunione richiesta dal sindacato, la diserta irresponsabilmente, senza alcun motivo (l’aveva convocata a sua firma) e con evidente spregio dei rapporti con il sindacato. È il secondo grave errore! Ma alla riunione a cui il sindacato non si è ovviamente sottratto è emerso un quadro inquietante. Innanzitutto, l’avvocato Michienzi che ha presieduto la riunione, ha asserito che il piano industriale degli scali sarà illustrato alle Organizzazioni sindacali solo dopo che saranno conclusi e sottoscritti gli accordi commerciali con i vettori. Qui sta la prima grave anomalia: la Sacal si è aggiudicata la gestione trentennale degli scali di Reggio e Crotone sulla base di un piano industriale presentato in sede di partecipazione alla gara. Perché, dunque, tenere nascosto ai sindacati quanto dovrà essere realizzato sulla base dell’impegno assunto in fase di gara? Forse perché quel piano industriale in tutta fretta dovrà essere cambiato per non garantire processi e percorsi assunti in precedenza? Per questo motivo chiederemo immediatamente all’Enac di essere portati a conoscenza delle linee strategiche del piano industriale, invitandola sin da ora a vigilare affinché Sacal rispetti gli impegni assunti con il piano industriale presentato che ha, certamente, determinato l’aggiudicazione della gestione degli scali. Il secondo motivo di inquietudine è rappresentato dalla brillante intuizione aziendale di procedere con dei bandi aperti a tutti per la selezione del personale, e non solo ai dipendenti degli scali calabresi, tenuti nascosti fino adesso alle Organizzazioni sindacali, che non solo ovviamente non garantisce i lavoratori di Reggio e Crotone ma, come è stato già annunciato prevede una drastica diminuzione rispetto al personale esistente, oltre a contratti che possono non prevedere il tempo indeterminato. La scortesia del presidente Colosimo, per questo, ci appare ancora più grave, non per il fatto in sé, per cui ce ne saremmo fatta una ragione. Ci appare grave l’atteggiamento di Colosimo, anche alla luce della convinzione di poter procedere nella direzione sbagliata senza dar conto a nessuno a cominciare dalle Organizzazioni sindacali che vengono viste come inutili e stantii orpelli. Ma oggi la responsabilità della falcidia occupazionale dei due scali ricade anche sul presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, troppo silente su queste vicende anche se in precedenza aveva garantito sulla salvaguardia occupazione di tutti i lavoratori. Per questo motivo intendiamo chiedere, proprio al presidente Oliverio, la convocazione del tavolo di confronto sul piano industriale con la Sacal, perché la Regione oltre a essere socio è anche l’istituzione che deve garantire il sistema aeroportuale, il diritto alla mobilità e l’occupazione. Si assuma presto questa responsabilità! La Cgil e la Filt-Cgil si assumeranno fino in fondo l’impegno di tutelare le lavoratrici ed i lavoratori calabresi, di ripristinare anche in Calabria normali relazioni industriali e confronti democratici».
Il neosegretario generale della Cgil Calabria Angelo Sposato farà in visita al monumento di Fragalà, Melissa dove, il 29 ottobre 1949, caddero sotto i colpi dei militari gridando pane e lavoro Angelina Mauro, Francesco Nigro e Giovanni Zito. La visita è prevista per lunedi 5 settembre. «Un gesto simbolico - spiega una nota - che il neosegretario vuole fare per richiamare l’attenzione sui temi del lavoro e sulle battaglie che si sono consumante nella nostra terrà in difesa dei diritti e dell’equità sociale. Senza dubbio, i martiri di Melissa, sono per la Calabria una pagina importante di riscatto sociale e d’impegno del mondo sindacale e operaio in difesa del lavoro. E per questa ragione - è scritto nel comunicato - che nella mattinata di lunedi 5 settembre alle ore 10 il segretario Sposato, accompagnato dal segretario provinciale Cgil Raffaele Falbo e dal sindaco di Melissa Gino Murgi renderà omaggio con la deposizione di una corona di Fiori al Monumento dei Caduti di Melissa. Dopo la visita al monumento, nel primo pomeriggio incontro in città nella sala riunioni della Cgil di Crotone per fare il punto delle vertenze del territorio crotonese con il gruppo dirigente del sindacato territoriale. Prenderà parte all’iniziativa - conclude il comunicato - anche il parlamentare Pd Nico Stumpo».
Nella ventiduesima edizione della prestigiosa competizione si segnala prima la giovanissima atleta del Club Velico Crotone.