Il presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, parlando a Camigliatello Silano, si e' soffermato sulla situazione degli aeroporti calabresi e, in particolare, dell'aeroporto "S. Anna" di Crotone. «All'atto del nostro insediamento - ha detto Oliverio - abbiamo trovato gli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria sommersi da una montagna di debiti prodotta dalle precedenti gestioni, che ha portato al fallimento delle societa' e alle curatele fallimentari. A Crotone, a differenza di Reggio Calabria, la curatela fallimentare, malgrado la disponibilita' della Regione a mantenere l'esercizio provvisorio e quindi l'attivita', ha deciso nella sua piena autonomia, non condivisibile ma da rispettare, di disattivare dal primo di novembre l'aeroporto, per le condizioni fallimentari in cui era stato ridotto. Nel frattempo - ha spiegato - noi abbiamo lavorato perche' l'Enac, che ha il potere di controllo sugli aeroporti, espletasse immediatamente la gara per rideterminare i soggetti a cui affidare le gestioni degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria. L'Enac lo ha fatto ed e' risultata vincitrice la Sacal, che e' la societa' che gestisce l'aeroporto di Lamezia Terme. Ora, mentre attendiamo che vengano espletate tutte le procedure per affidare a questa societa' la gestione dei tre aeroporti calabresi, stiamo gia' lavorando per individuare nuove compagnie disponibili a garantire nuovi collegamenti aerei tra Crotone e Reggio Calabria con il resto dell'Italia e dell'Europa. Questa e' la situazione attuale. Non capisco, pertanto, - ha sottolineasto - le polemiche indirizzate contro il sottoscritto che non ha nessuna responsabilita' nella gestione fallimentare di questi scali di fronte alla quale, pur avendone riconosciuto la gravita', non ci siamo tirati indietro e abbiamo rilanciato, destinando agli aeroporti calabresi 24 milioni di euro: 12, il cui bando scade gia' il 15 prossimo, per sostenere le compagnie che vogliono venire in Calabria e attivare nuovi collegamenti e altri 12, il cui bando sara' pubblicato entro la fine di giugno, per attivare nuove rotte con citta' e regioni dell'Europa e d'Italia che attualmente non sono collegate. Una decisione assunta anche e in conseguenza del fatto che alla guida di Sacal, che proprio di recente e' stata travolta da un terremoto giudiziario, c'e' una persona fortemente voluta e indicata da noi, un uomo di specchiata moralita' e onesta' come il Prefetto Arturo De Felice, che e' stato anche Questore di Catanzaro. Una scelta - ha concluso il Presidente Oliverio - che garantisce tutti i calabresi e che e' stata dettata non da convenienze o tornaconti personali, ma dall'idea, che guida tutta la nostra attivita' di governo, secondo cui anche sul piano della legalita' bisogna invertire la rotta ed aprire in Calabria una stagione nuova».
Il presidente della Regione Mario Oliverio, in qualità anche di legale rappresentante della Regione Calabria e di socio della "Sacal Spa", ha scritto – informa una nota dell’Ufficio stampa della giunta - al presidente del Collegio sindacale della società aeroportuale per chiedere, in considerazione «della grave situazione che si è venuta a determinare a seguito delle dimissioni della maggioranza dei componenti il consiglio di amministrazione, nonché delle iniziative giudiziarie che hanno interessato parte del cda» che il Collegio sindacale voglia procedere, «con i poteri di cui all’articolo 2386, ultimo comma, del Codice civile, alla convocazione dell’assemblea straordinaria dei soci, ponendo al primo punto dell’ordine del giorno una modifica dell’articolo 10 dello statuto che (in ottemperanza alle disposizioni dell’articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175 Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica), preveda, quale organo di amministrazione, in luogo del consiglio di amministrazione attualmente previsto, un amministratore unico». In alternativa – scrive Oliverio - ricorrendo i presupposti di cui al comma 3 dello stesso articolo, «un consiglio di amministrazione di cinque componenti, nonché le consequenziali modifiche degli articoli dello statuto che fanno riferimento all’organo di amministrazione». Le modifiche, secondo il presidente della Regione, si rendono necessarie «al fine di ottemperare alle succitate disposizioni del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, nonché al fine di garantire una soluzione immediata all’attuale situazione di stallo venutasi a creare in conseguenza della situazione sopra evidenziata».
«Alla luce dei gravi accadimenti che hanno coinvolto la societa' aeroportuale Sacal, con l'arresto dei vertici societari e l'inquisizione per gravi reati dell'intero consiglio di amministrazione, giudico prioritario e urgente un intervento da parte del Governo e dal dicastero da te guidato per quelle che sono le vostre competenze, finalizzato a ripristinare condizioni di trasparenza e di minima agibilita' democratica». Lo scrive al ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, il segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno. «Ad oggi - continua - solo il presidente della Provincia, Enzo Bruno, ha rassegnato le dimissioni dal cda, nel mentre incombono sulla societa' aeroportuale nuovi e onerosi impegni, a partire dalla gestione degli altri scali calabresi. Da parlamentare - conclude - giudico improcrastinabile un pronto intervento del ministero, che possa esplicitarsi nel commissariamento del cda».
“Le accuse pesanti con cui la Procura di Lamezia Terme ha decapitato i vertici della Sacal, Societa' di gestione dell'aeroporto internazionale di Lamezia Terme, i legami con soggetti delle istituzioni e dei pubblici uffici evidenziano una situazione gestionale e un sistema di affari e di collusione che, se accertato, va definitivamente scoperchiato e colpito". Lo si legge in una nota della Cgil e della Filt della Calabria e provinciali di Catanzaro. "Per anni la Cgil e la Filt - e' scritto - hanno sottolineato l'esigenza di mettere in sicurezza il sistema aeroportuale calabrese, sottraendolo alle logiche di potere, attraverso una razionalizzazione che servisse gli interessi generali, i cittadini e i lavoratori. Evidentemente questa gestione ha lavorato in direzione opposta. Di recente, la Sacal ha ottenuto, con polemiche e ricorsi, la concessione trentennale degli scali in Reggio e Crotone. La Cgil e la Filt - continua la nota - hanno chiesto immediatamente trasparenza e correttezza per le relazioni sindacali. Per tutta risposta ancora non abbiamo ottenuto il Piano Industriale che era necessario per poter partecipare alla gara e invece sono stati pubblicati bandi di selezione dei lavoratori senza garanzie. Oggi ci troviamo quindi - scrive la Cgil - nella situazione in cui la societa' con i vertici arrestati per corruzione, falso, peculato e abuso di ufficio deve gestire anche gli scali di Reggio e Crotone. Come puo' farlo? In che condizioni e con quali garanzie?". Per questi motivi, si fa rilevare, "la Cgil e la Filt continuano a chiedere al Presidente della Giunta regionale di convocare con urgenza un incontro per affrontare questa complicata situazione. Infine - si legge - al di la' della vicenda giudiziaria, certamente inquietante e grave, e' importante creare le condizioni necessarie per garantire i lavoratori dello scalo di Lamezia, quelli della Sacal GH, e i lavoratori di Crotone e Reggio attraverso la revoca dei bandi di selezione del personale pubblicati il 3 aprile scorso e l'emanazione immediata di nuovi bandi con la garanzia del lavoro per tutti e a tempo indeterminato".
«La situazione degli aeroporti calabresi ed in modo particolare quella degli scali di Crotone e Reggio Calabria, necessita di un impegno istituzionale complessivo e coordinato, ma soprattutto guidato dalla Regione». A sostenerlo è il presidente della giunta regionale Mario Oliverio. «Dopo un lungo periodo di gestioni assolutamente inadeguate e scoordinate – scrive il presidente – che sono approdate alle procedure fallimentari delle società di gestione dei due scali aeroportuali di Reggio e di Crotone, si impone oggi la necessità di aprire una stagione nuova che ponga al centro un piano di collegamenti dei territori con il resto del Paese e del mondo. È per questo necessario assumere una impostazione unitaria nella costruzione della gestione del sistema aeroportuale calabrese. In questa direzione la Regione svolgerà con determinazione e direttamente il ruolo che le spetta al fine di recuperare anche su questo terreno ritardi accumulati negli anni. Ciò anche per evitare disservizi, confusione e preoccupazione sulla prospettiva degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria che da tempo attraversano grandi e gravi difficoltà. Come è noto a tutti, il Consiglio regionale della Calabria, su proposta della Giunta regionale ha approvato, nel mese di dicembre 2016, il piano regionale dei trasporti, importante strumento di programmazione, che si fonda sulla esistenza irrinunciabile e imprescindibile dei tre attuali aeroporti calabresi di Crotone, Lamezia e Reggio Calabria. Lo sviluppo del sistema aeroportuale regionale non è una semplice enunciazione di principi contenuta nel piano, ma un obiettivo preciso che la Regione intende perseguire con determinazione, per assicurare all'intera popolazione calabrese l'inalienabile diritto alla mobilità, costituzionalmente riconosciuto. Ci troviamo ad affrontare una sfida importante, quella del riordino e del rilancio del sistema aeroportuale regionale, riordino e rilancio che devono avvenire lungo una direttrice chiara: una gestione unica e sinergica dei tre aeroporti, che assicuri continuità di voli su tutti gli scali, e dia garanzie ai territori e al mondo del lavoro. Per realizzare questi importanti obiettivi, la Regione ha già messo a disposizione cospicue risorse e gli strumenti a sua disposizione. Per questo nei prossimi giorni convocheremo alla Cittadella un apposito incontro con la Sacal, i sindaci e i consiglieri regionali di Crotone e Reggio Calabria per avviare un confronto che sarà allargato anche alle parti sociali».
«La Sacal, per gli scali aeroportuali di Reggio Calabria e Crotone, abolisce il lavoro a tempo indeterminato, cioe' quella tipologia di lavoro che consente alle persone di vivere con dignita' e con un minimo di certezza». Lo afferma il segretario generale della Filt Cgil di Crotone, Nino Costantino, che aggiunge: «Gli avvisi di selezione pubblica per il reclutamento di personale certificano gia' questo primo dato drammatico. C'e' di piu', purtroppo. Avremo modo piu' avanti di sapere, bonta' loro, quanti saranno i part-time, i full-time, i lavoratori a chiamata e quelli che saranno declassati a stagionali. Ma non e' finita qui, non sara' solo Sacal Spa che assumera' con quelle tipologie i lavoratori, ma una parte rilevante dei gia' esigui lavoratori sara' assunta da Sacal GH, una societa' in perdita, fino a oggi partecipata al 100% da Sacal Spa, ma con la decisione di vendere, e quindi di privatizzare, fino al 100%. Inoltre, negli avvisi di selezione non sono stati previsti profili professionali di alcune figure che limitano quindi persino la partecipazione al bando a molti dipendenti. Si comprende adesso perche' con tenacia e ostinazione non e' stato fino ad ora consegnato il piano industriale? Si comprende perche' sono stati tenuti nascosti gli investimenti previsti? Ecco, un primo risultato l'hanno ottenuto: procedere alle selezioni senza numeri totali, con quelle tipologie di contratto, con assunzioni di societa' diverse dalla Sacal Spa, anche se partecipata totalmente, per avere certezze circa l'impugnazione delle selezioni. Ma Oliverio - chiede - di tutto questo, cosa pensa? Il suo silenzio sara' coperto tra qualche ora dalle parole contro Alitalia? Non e' sufficiente gia' questo per attivare immediatamente un tavolo regionale per trovare soluzioni e dare garanzie alle persone che lavorano, che cercano lavoro, o che non lo vogliono perdere in questa nostra regione? Su questa vicenda la nostra organizzazione sindacale andra' fino in fondo perche' noi non abdicheremo al nostro ruolo e alla nostra funzione».