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Domenica, 08 Settembre 2024

CALABRIA NEWS

Si spacca il fronte dei sindacati sulla questione sanitaria a Crotone. All'annunciato sit-in, programmato dalla Rsu per questa mattina davanti all'ingresso dell'ospedale “San Giovanni di Dio”, sono comparse solo le bandiere della Cisl. Assenti invece Cgil e Uil le cui Rsu, alla vigilia della protesta, avevano sottoscritto il documento.

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«Con nota del 10 maggio 2022, la Uilpa Vigili del Fuoco di Crotone ha richiesto la disponibilità di un immobile, nella zona di Steccato di Cutro, da adibire a sede dei Vigili del Fuoco». È quanto rendono noto le sigle di categoria di Uil e Cisl per il comparto dei Vigili del fuoco di Crotone.

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«Quello che sta per concludersi è un anno che difficilmente dimenticheremo: nel 2022 l'Akrea e i suoi dipendenti hanno portato al centro del dibattito politico della città di Crotone il tema del lavoro e degli aspetti più controversi della sua tutela in un’epoca in cui il riconoscimento dei diritti dei lavoratori ha progressivamente perduto quell'appeal che era capace di infiammare la dialettica politica per trasformarsi in un fastidioso ritornello al quale più nessuno presta attenzione».

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mingrone cisl"Il Consiglio generale della Cisl di Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia, riunitosi nella giornata di oggi a Lamezia Terme presso il T Hotel, ha eletto Francesco Mingrone (primo da dentra in foto) quale segretario generale della Cisl territoriale. L'assemblea, aperta dalla relazione del segretario uscente, Pino De Tursi, ha anche confermato Marina Marino e Sergio Petitto nella segreteria territoriale del sindacato". E' quanto si legge in una nota stampa. "Si rafforza e si integra oggi – si legge – la squadra dei dirigenti calabresi con un giovane sindacalista di riconosciuta esperienza. Competenza e capacità acquisita sul campo in tanti anni di attività sindacale prima nella sua provincia di appartenenza poi a livello regionale, Francesco Mingrone gode della stima e della fiducia di tutta l'organizzazione e sarà in grado di lavorare immediatamente per la stessa e per i bisogni delle persone che rappresenta, dando un impulso nuovo e strategico all'attività sindacale di questo territorio". "Quarantadue anni, nato a Crotone e cresciuto a Cirò Marina – continua la nota - laureato, sposato e padre di due splendide bambine di 7 e 4 anni, Francesco Mingrone ha iniziato l'attività sindacale nella sua cittadina nel 2000 come operatore dei servizi. Nel 2002 comincia la sua esperienza al Caf (centro di assistenza fiscale della Cisl) e nel 2004 fu nominato responsabile provinciale dello stesso. Nel 2009 acquisì l'incarico di amministratore delegato della società di servizi della Cisl crotonese, nel 2012 direttore del Caf Cisl Calabria e nell'ottobre 2017 presidente della società servizi regionale". "Le questioni del lavoro – si legge ancora nella nota – lo hanno sempre affascinato intendendo il sindacato come un importante strumento di crescita sociale. Si può dire che è nato e conosce la Cisl da sempre, suo padre è tesserato dal 1975, prima con la federazione dei chimici, ora da pensionato con la Fnp. Secondo lui le diverse traiettorie della sindacalizzazione di settore disegnano un sindacato dei lavoratori che oggi si compone in modo assai diverso rispetto a trent'anni fa, sia per quanto riguarda la Cisl sia per quanto riguarda il sindacato confederale nel suo complesso. In particolare, i servizi privati e pubblici tendono a costituire la maggioranza delle adesioni al sindacato, come inevitabile riflesso delle trasformazioni dell'economia e del mercato del lavoro. Ha sempre guardato alla Cisl come il sindacato del cambiamento, anche se solo ventenne, ricorda con tantissimo entusiasmo gli anni della grande concertazione dantoniana, mentre oggi si pregia di essere alla guida nel suo territorio, di una organizzazione divenuta il sindacato della partecipazione e della democrazia economica, in quanto vede in essa la redistribuzione della ricchezza tra i lavoratori". Per Francesco Mingrone "il lavoro dei giovani rimane la principale emergenza del Paese e soprattutto della Calabria. Su questo bisognerebbe che ci si concentrasse di più, uscendo dagli slogan e dalle speculazioni elettorali. Per Mingrone bisogna insistere di più su una vera alternanza scuola – lavoro, nonostante in Calabria la dispersione scolastica è una piaga che attanaglia il territorio. È necessario mettere in campo scelte chiare e coerenti delle istituzioni, della politica, delle parti sociali. Il nostro territorio, la Calabria tutta, devono purtroppo fare i conti con un tessuto sociale che non favorisce la crescita, il lavoro nero non è una necessità, ma è solo l'arroganza di chi si crede più furbo degli altri perché capace di sfruttare il disagio lavorativo di tantissimi nostri corregionali. Quando si concertano leggi e accordi seri con il sindacato le tutele arrivano, come nel caso del recente provvedimento legislativo sul contrasto al caporalato, un risultato storico ottenuto grazie al ruolo predominante che la Fai Cisl nazionale ha messo in campo con la guida del suo segretario generale Luigi Sbarra". "È evidente - conclude nota - che la politica calabrese deve riscoprire il dialogo con i gruppi sociali, con i migliori e più solidi soggetti di rappresentanza intermedia. Questa è la vera e unica strada da intraprendere, dove ciascuno deve fare la propria parte, per una crescita equa, per combattere la povertà e le disuguaglianze sociali".

 

 

 

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poste sportelliUna nota informa che «è stato indetto dalle segreterie regionali di Slp-Cisl, Failp, Confsal e Ugl uno sciopero con l’astensione di ogni prestazione straordinaria oltre l’orario d’obbligo dal 21 luglio al 19 agosto 2017. Per gli uffici postali significa che a fine turno lavoro non saranno serviti i clienti eventualmente ancora in coda. La protesta - spiega Fragale della Cisl Poste - nasce dopo gli incontri avuti con l’Azienda e che non hanno sortito risposte soddisfacenti in merito alla nota carenza di personale, alla mancata trasformazione dei lavoratori part-time in full-time, alle pressioni commerciali e al mancato trasferimento di colleghi addetti al recapito verso la sportelleria (nonostante l’Accordo Nazionale del 2015 prevedeva l’avanzamento di tale processo ). La vertenza tende inoltre a sollecitare l’Azienda a garantire il miglioramento del servizio e della qualità nei confronti dei cittadini e alla copertura degli organici su tutti gli uffici, soprattutto nel periodo estivo dove la popolazione aumenta e il personale diminuisce, per effetto della fruizione delle ferie estive programmate. La Cisl Poste di Crotone denuncia ancora una volta il mancato sviluppo del servizio postale sul territorio provinciale, carente e dallo scenario negativo. Ci riferiamo principalmente alla mancata apertura pomeridiana dell’ufficio di Isola Capo Rizzuto (il secondo centro più popoloso dopo la città di Crotone), alla esigenza dell’apertura di un altro ufficio postale sulla città capoluogo; il sindacato lamenta la scarsa attenzione aziendale verso l’ufficio succursale 1 ubicato in discesa San Leonardo, privo di sala consulenza nonostante da circa 2 anni sia stato ridotto il numero degli sportelli per consentire lo spazio riservato al servizio commerciale. E invece, né uno né l’altro; e nemmeno il bancomat esterno all’ufficio necessario perché situato in prossimità del lungomare dove soprattutto nel periodo estivo renderebbe un servizio di qualità ed efficienza ai clienti di Poste. Per queste e tante altre ragioni il sindacato, assieme ai lavoratori, protesta e chiede ai cittadini e clienti solidarietà, in quanto l’azione mira ad avere servizi migliori e condizioni di lavoro più umane».

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poste sportelliIl servizio del ritiro delle raccomandate sara’ trasferito da via Botteghelle agli uffici postali dislocati in città. La Cisl-Poste denuncia «gli inevitabili disservizi nei confronti della clientela e le ricadute sul personale». «Partirà martedì – informa il sindacato – l’ennesima implementazione di Poste Italiane gestita in maniera unilaterale da parte dell’azienda e che, ad avviso di Slp-Cisl assieme a Failp, Confsal e Ugl, introdurrà ulteriori elementi di criticità per la normale attività degli uffici postali. Infatti, il trasferimento presso gli uffici postali degli oggetti non recapitati dal portalettere peggiorerà la qualità del servizio in quanto comporta un ritardo di 48 ore nella relativa consegna alla clientela. Inoltre, la mancanza di spazi adeguati negli uffici, la mancanza di formazione adeguata per il personale coinvolto e il mancato potenziamento del personale comporteranno caos organizzativo e allungamento dei tempi di attesa negli uffici da parte della clientela nella fase di ritiro. In sostanza, l’avvio unilaterale del progetto, in assenza della condivisione sulla sua reale efficienza, sulle fattibilità delle modifiche organizzative e sui criteri da stabilire per la riallocazione del personale, comporterà inevitabili disservizi, di cui ancora una volta si renderà responsabile la dirigenza aziendale. Pertanto, ci vediamo costretti ad attivare tutte le iniziative necessarie, a livello territoriale e nazionale, compreso il ricorso ad organismi esterni deputati al controllo ed istituzionali, a tutela del patrimonio di credibilità di Poste Italiane e della collettività».

 

 

 

 

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