Il sindaco Ugo Pugliese chiama a raccolta la città, le istituzioni, la politica, le associazioni, i sindacati, i cittadini a difesa del diritto alla mobilità. Nella sala consiliare del Comune di Crotone, dopo aver condiviso all'unanimità le proposte a difesa dello scalo aeroportuale con i capigruppo in consiglio comunale, il sindaco ha incontrato i rappresentanti delle associazioni e delle forze sindacali. La città si è ritrovata compatta a difesa del diritto alla mobilità. Nel corso della riunione il sindaco ha illustrato e condiviso con le forze datoriali e sindacali alcuni punti specifici: una azione dimostrativa e forte a Lamezia Terme ed eventualmente a Roma; la richiesta di un incontro al management di Sacal; un incontro urgente con Sacal, Regione, Enac e Ministero dei Trasporti con la presenza delle rappresentanze parlamentari; un incontro con il presidente della Regione che in un colloquio telefonico con il sindaco ha già dato la sua disponibilità; la possibilità di intraprendere una azione legale contro Flayservus. Proposte, queste, che sono state apprezzate e condivise dai presenti. Nel pomeriggio il sindaco incontrerà i comitati cittadini.
LAMEZIA TERME - "Con stupore e disappunto, Sacal prende atto della nota con la quale la Compagnia aerea austriaca Flyservus ha annunciato ai passeggeri la cancellazione, a causa di una scarsa penetrazione commerciale, dei voli previsti in partenza dall'aeroporto di Crotone a far data dal prossimo 8 gennaio". E' quanto afferma, in un comunicato, la Sacal, la societa' di gestione degli aeroporti calabresi. "Nel riservarsi ogni piu' opportuna azione nei confronti della Flyservus a tutela dei propri diritti e della propria immagine - prosegue il comunicato - Sacal rende noto che proseguira' nell'attivita' di ripristino della piena operativita' dell'aeroporto di Crotone anche mediante la ricerca di nuovi vettori, monitorando nel contempo la partecipazione delle Compagnie aeree al Bando della Regione Calabria il cui termine di ricezione delle offerte e' previsto per il prossimo 25 gennaio".
«Il primo ad essere indignato per la cancellazione dei voli e la sospensione delle prenotazioni, non può che essere il Comune di Crotone, e, in primo luogo, il sindaco». Così in una nota stampa il primo cittadino Ugo Pugliese in merito al forfait sui voli da parte di Flyservus. «Avverto il dovere – prosegue Pugliese – di farmi interprete dell'unanime sentimento di rabbia provato da tutti i cittadini di Crotone e dell'intera fascia ionica della Calabria. In più occasioni, il sindaco Pugliese ha sempre manifestato forti preoccupazioni e allarmi, per la lentezza e l'improvvisazione con cui si è gestita la fase di riavvio dell'aeroporto crotonese, e non ha mai mancato di mettere in guardia le diverse responsabilità, a qualsiasi livello, sui pericoli e sui rischi a cui si andava incontro, con un andamento che aveva già in sé i semi della inaffidabilità. Per questo ci siamo prodigati, giornalmente, a sollecitare la massima solerzia ed impegno da parte di chi aveva e ha il compito di gestire lo scalo pitagorico. In questo eravamo rassicurati anche dall'incontro svoltosi giorni addietro, tra il ministro Graziano Delrio e il presidente della Sacal, Arturo De Felice, che, solennemente e congiuntamente, confermavano la ripresa dell'attività del nostro aeroporto. Ricordiamo, ancora una volta, che l'obbligo di riaprire il nostro aeroporto competeva e compete alla Sacal, società affidataria, per conto dell'Enac, della gestione dello scalo pitagorico. A questo punto non possiamo che constatare che tutto ciò che ci dava preoccupazioni, ovvero leggerezza nella gestione, mancanza di informazioni, silenzi istituzionali, improvvisazione e assenza di un reale piano di rilancio, si è verificato. Fino ad oggi ci è sempre stato impedito di fare una discussione vera, di merito ed in profondità sullo scalo crotonese e sull'intero sistema aeroportuale calabrese, cosa che, adesso, appare assolutamente necessaria ed urgente. Tutti ricorderanno che, fin dall'inizio, l'amministrazione Pugliese ha sostenuto che Sacal non sarebbe stata in grado di gestire i tre aeroporti calabresi, perché oltre alla sua importanza e alla sua centralità, non aveva e ancora non ha gli strumenti, le risorse, i programmi e le idee, ed il management necessario ad affrontare una sfida così importante per le sorti della Calabria, ed in particolar modo del nostro scalo. Per queste ragioni, nessuno pensi di cavarsela con nuove, insufficienti, e precarie proposte, magari "per tirare a campare". Crotone oggi pretende risposte serie, che non possono esserci se non avviene una radicale svolta nel modo di affrontare problematiche così complesse e vitali, aggredendo i problemi alla radice, e impostando un serio "Piano Industriale Regionale" mirato ad assicurare l'attività nei tre aeroporti Calabresi. Per questo, il Presidente della Regione, Mario Oliverio, è chiamato a prendere in mano la situazione e convocare con estrema urgenza un incontro con tutti gli interlocutori per mettere ordine ad una situazione che appare, oramai, senza controllo, e, prima che tutto possa precipitare, invertire decisamente la rotta. L'affronto che oggi ha subito Crotone e tutto il suo territorio provinciale, non può passare inosservato e sotto silenzio. Per questo stiamo, valutando tutte le azioni da intraprendere nei confronti di Fly Servus, Sacal ed Enac, in tutte le sedi opportune. Lo faremo mettendo in campo tutti gli strumenti Istituzionali, partecipativi e democratici a tutela del sacrosanto diritto alla mobilità, non solo dei Crotonesi e delle Comunità della fascia ionica, ma, anche, di tutti i calabresi, vista la piega che sta prendendo la gestione dell'intero sistema aeroportuale regionale. Il generale stato di profondo malessere che la situazione descritta ha procurato all'intera Comunità cittadina non può che trovare nel primo cittadino il suo maggiore interprete. Oggi stesso ho comunicato al Prefetto, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al ministero dei Trasporti, alla Regione Calabria, all'Enac e a Sacal, lo stato di allarme e di forte protesta che tutti i cittadini mi hanno manifestato. Ai miei concittadini voglio ancora una volta ribadire che, in particolar modo in questa situazione, non farò mancare il mio impegno a difesa di Crotone. Questo non è il momento delle polemiche e delle divisioni, al contrario tutti insieme dobbiamo reagire alzando il livello del confronto e della proposta, nel supremo interesse della nostra città».
«Accolto dal presidente De Felice – informa una nota – è arrivato oggi in Sacal il nuovo direttore generale Piervittorio Farabbi. Laureato in ingegneria Aeronautica al Politecnico di Milano, l’ingegner Farabbi vanta lunghe esperienze lavorative all’estero nell’ambito della consulenza aeroportuale, oltre ad aver ricoperto per anni ruoli manageriali presso la sede Iata di Montreal. Rientrato in Italia ha assunto il ruolo di direttore e accountable manager dell’aeroporto Internazionale dell’Umbria “San Francesco di Assisi“. Umbro, sposato con due figli, l’ingegner Farabbi dopo essere stato selezionato lo scorso autunno ha accettato con entusiasmo il nuovo incarico e verrà presentato formalmente dal presidente De Felice ai membri del CdA ed ai soci di Sacal durante le riunioni di domani».
All’aeroporto Sant’Anna di Crotone sembra tutto pronto per tornare a volare: la struttura è preparata per aprire le porte alla clientela, mentre l’Enac da oggi ha reso operativo lo scalo. A mancare, però, sono ancora e soprattutto i voli di linea. L’unica certezza, al momento, è che partiranno due voli charter nel giro di pochi giorni: uno, giovedì prossimo, che porterà l’Fc Crotone a Genova per il match valevole per la Tim cup; l’altro, porterà l’Udinese in riva allo Ionio per il posticipo di Serie A in programma lunedì 4 dicembre. Nessuna notizia, nel frattempo, arriva da “Fly servus”, la società di trader ingaggiata dalla Sacal per garantire i voli da e per Sant’Anna. All’interno dell’aerostazione sono pure stati apposti sui muri i poster pubblicitari della società che recitano “Torniamo a Volare”, ma non una voglia si muove dallo scalo. Una telefonata, intanto, è nuovamente intercorsa tra il presidente della giunta regionale Mario Oliverio e il presidente di Sacal Arturo De Felice. Solite rassicurazioni, ma ancora nessun volo è possibile prenotare dal sito pubblicato on line da Sacal per lo scalo “Pitagora”. Intanto De Felice ha rappresentato al presidente Oliverio il primo problema dello scalo di Crotone che è rappresentato dal costo dell’Atc, il servizio di Torre di controllo che, lo Stato, si era impegnato a pagare non appena lo scalo fosse operativo. L’Enav, per questo servizio, pretende circa 100mila euro al mese. Un milione e 200mila euro all’anno che, in passato, ha rappresentato un pesante macigno sui bilanci della società fallita. De Felice ha riferito ad Oliverio che, nei prossimi giorni, si faranno esperimenti per capire se sarà possibile volare senza l’ausilio dell’Atc. Intanto, nella mattinata di giovedì prossimo, a margine della riapertura dello scalo per il volo del Crotone, il presidente della Sacal, Arturo De Felice, incontrera' i giornalisti per fornire ulteriori chiarimenti sui tempi di entrata a regime dei collegamenti. A dare il via libera per quanto concerne l'agibilita' dello scalo crotonese e' stata la commissione Enav-Enac.
«Stiamo assistendo a una corsa spasmodica al comunicato stampa da parte di personaggi politici e rappresentanti di enti pubblici: tutti si attribuiscono il merito di aver fatto l’impossibile per far riaprire l'aeroporto di Crotone». Così il Comitato cittadino aeroporto Crotone nel merito delle ultime vicende riguardanti la riapertura dello scalo Sant’Anna. «Stanno già preparando il vestito della festa – commentano quelli del comitato – per le foto di rito al primo volo dall’aeroporto aspettando l’invito ufficiale alla "festa" di un territorio che ha vissuto il peggior anno della sua storia! Eppure la realtà ci sembra diversa; a tutti ricordiamo che nessun ente pubblico ha sottoscritto l’aumento di capitale della Sacal; strano, ma è proprio così! Nessuno quindi crede nel gestore unico così tanto da investire denaro; ma tutti sono pronti a "incassare" qualcosa dallo scalo pitagorico! Per ora sembra che tutti si candidino all'incasso elettorale. Strano, perché sono i soci che decidono le politiche gestionali e finanziarie di una società, sono i soci che ne determinano le scelte; e in un mondo normale essere spettatori e non soci non dà alcun potere decisionale! Ed è così che la Calabria, col suo gestore unico, vuole decollare seguendo il modello della Puglia e del suo sistema aeroportuale, ma non adottandone una condizione importante: un socio unico pubblico che tuteli l’intero sistema aeroportuale, le varie realtà ed i piccoli scali! Infatti, si è parlato di gestore unico assegnando il compito ad una società pubblico-privata, al cui interno i soci non rappresentano di certo l’intera regione e nella quale gli interessi pubblici difficilmente concordano con quelli privati. I soci privati hanno sempre dichiarato di trovare inutili gli scali di Crotone e Reggio Calabria e vogliono tutelare i loro investimenti affinché gli stessi producano utili e non diventino perdite! Allora, secondo noi, l’unico futuro possibile da attuare è l’evoluzione stessa della Sacal; ossia, la sua trasformazione in società totalmente pubblica con la maggioranza del capitale sottoscritto dall’unico ente che può davvero avere a cuore l’intero territorio: la Regione Calabria. I segnali che arrivano dall’ente regionale, invece, sono molto contrastanti poiché, mentre da un lato il presidente Oliverio promuove il gestore unico, dall’altro non ha partecipato alla sottoscrizione dei 2 milioni di euro di capitale sociale che avrebbero dato una “boccata di ossigeno” alla Sacal e fatto diventare la Regione il principale socio della Sacal Spa. In questo clima la Sacal si appresta a rivedere il piano industriale presentato solo pochi mesi per vincere il bando Enac per la gestione dei tre aeroporti calabresi. Il futuro dello scalo crotonese? A questo punto non sarà di certo deciso a Crotone! E speriamo di cuore che non abbia lo stesso rilancio avuto da altri settori un tempo strategici per la nostra città! Il territorio ha bisogno, in assenza di altre infrastrutture, di un aeroporto capace di collegare i cittadini al resto del mondo. I cittadini hanno bisogno di certezze che ad oggi nessuno fornisce. Crotone, la sua provincia e il territorio del medio Ionio reclamano ciò che la Costituzione riconosce loro: il diritto alla mobilità!».