L’Ente nazionale per l’aviazione civile rende noto che, al termine delle procedure della gara ad evidenza pubblica per l’affidamento della concessione trentennale per la gestione totale degli aeroporti di Reggio di Calabria e di Crotone, e alla luce della conferma della sospensiva dell'efficacia della sentenza del Tar di Calabria stabilita dal Consiglio di Stato nella seduta del 2 marzo 2017, in data 3 marzo 2017 è stato firmato il provvedimento con il quale l’Ente ha aggiudicato la gara alla “Sacal Spa”, concorrente che ha presentato la migliore offerta tecnica per entrambi i lotti. Ai fini dell'ottenimento della concessione, l'aggiudicataria dovrà ottemperare a una serie di oneri di natura economico-operativa tra cui il conseguimento di un’attestazione di idoneità della struttura di esercizio quale gestore degli scali di Reggio di Calabria e di Crotone, ai sensi della normativa vigente sulla certificazione di aeroporto.
«La riapertura dell'aeroporto Sant'Anna - scrive il comitato cittadino ad esso dedicato - pare debba essere in continua attesa di eventi decisioni e assegnazioni presunte e mai formalizzate. Il Comitato cittadino aeroporto Crotone, per quanto se ne parli già dal 2 marzo, non ha, a tuttora, certezza di assegnazione di gestione provvisoria dello scalo pitagorico alla Sacal (società aeroportuale lametina) da parte di Enac. Si era parlato della medesima assegnazione subito dopo la sospensiva del Consiglio di Stato, il giorno prima del tavolo ministeriale romano al quale erano stati convocati il sindaco di Crotone di Isola Capo Rizzuto e il presidente regionale. Ciò premesso e visti i tempi estremamente ristretti che mettono a rischio la stagione estiva, Il Comitato cittadino aeroporto Crotone chiede certezze sulla gestione provvisoria di Sacal e se, a tutt'oggi, Enac non avesse ancora assegnato, auspichiamo che formalizzi al più presto perché Crotone deve volare e deve volare subito. Non si vorrà arrivare al 5 dicembre, data della definitiva decisione del Consiglio di Stato sull’illegittimità del bando, in nome di valutazioni, accordi e quant'altro? I cittadini hanno bisogno di celerità e i termini sono scaduti da tempo. Pertanto il Comitato rinnova l’invito al sindaco Ugo Pugliese affinché indica il tavolo istituzionale con i quaranta sindaci della fascia ionica interessati alla risoluzione di tale problema e preoccupati per le sorti di questa terra che vede l’aeroporto Pitagora chiuso dal 1 novembre. Chiederà, inoltre, un incontro con la Sacal per comprendere le reali intenzioni della società sul progetto di investimenti, per conoscere il piano industriale e il conseguente sviluppo del territorio crotonese, nonché per chiedere il reintegro dei voli in precedenza esistenti: Roma, Pisa, Milano, pur comprendendo le difficoltà che potranno presentarsi, visto che le compagnie hanno già programmato tutta la stagione estiva e sono in via di programmazione di quella invernale. Riteniamo necessario, inoltre, che si avvii la procedura per l’attivazione dell’Ils, l'atterraggio strumentale, in quanto questo sistema è essenziale per evitare la criticità della nebbia e qualsiasi dirottamento dei voli che incidono considerevolmente sui costi delle compagnie che potrebbero esitare ad investire sul nostro scalo. Non di secondaria importanza, il Comitato sostiene la necessità della riassunzione e tutela dei dipendenti della precedente gestione. Inoltre si avverte l'urgente necessità di incontrare il governatore Mario Oliverio affinché mantenga le promesse fatte per lo scalo crotonese che deve essere messo in condizione di ricevere flussi turistici, rimuovendo le criticità che non consentono la riapertura e un riavviamento adeguato dello scalo. In tal senso il Comitato vorrebbe poter confrontarsi con le parti e fare proposte attuabili a breve scadenza, fermo restando l'indispensabile attribuzione della gestione provvisoria e l'espletamento dei collaudi necessari. A disposizione del sistema aeroportuale calabrese ci sono otto milioni di euro, la politica deve intervenire, dimostrando la volontà di mantenere attivo l’aeroporto, di incrementare i voli, di promuovere il turismo, affinché la fascia ionica non risulti essere periferica e abbandonata a sé stessa».
Sono due le società in gara per la gestione totale degli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone, la Sacal, che gestisce attualmente lo scalo di Lamezia Terme e la Ase Spa. Lo rende noto l'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione Civile, «all'esito delle verifiche sulle domande di partecipazione e sulla correlata documentazione amministrativa prodotta dalle società che hanno presentato la domanda di partecipazione per l'affidamento della concessione trentennale della gestione totale degli Aeroporti». Il Rup (Responsabile unico del procedimento), prosegue l'Enac, ha già inviato le relative comunicazioni alle società interessate. I lavori proseguiranno con la seduta pubblica convocata per domani «per la verifica, da parte del Rup, della completezza delle offerte delle società ammesse, contenute nelle rispettive buste B, che verranno consegnate alla Commissione giudicatrice che proseguirà i lavori in sedute riservate».
Brutta tegola per la neocostituita società aeroportuale di Crotone. La Sagas Spa, infatti, è stata esclusa per carenze non recuperabili con il soccorso istruttorio dal bando di gara per l'affidamento in gestione degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria. Si e' svolta oggi a Roma, nella sede dell'Ente nazionale aviazione civile (Enac) la seduta pubblica, fissata in prosecuzione della precedente del 12 ottobre, per la richiesta di documentazione integrativa ai concorrenti partecipanti alla gara. «Nella seduta, Enac, confermata la regolarita' della documentazione presentata dalla Sacal - si legge in una nota - ha richiesto di acquisire la dichiarazione resa dall'incaricato, attestante il possesso, alla data della presentazione di partecipazione alla gara, dei poteri per impegnare il garante o altra documentazione attestante tali poteri. Detta dichiarazione e' gia' in possesso della Sacal che provvedera', entro il termine richiesto, a trasmetterla all'Enac per la chiusura della fase di verifica amministrativa».