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Martedì, 17 Settembre 2024

CALABRIA NEWS

Un manufatto abusivo, in corso di realizzazione, è stato sequestrato nei giorni scorsi dai carabinieri forestali a Crotone nella zona industriale. L’opera, secondo le verifiche effettuate presso l’ufficio tecnico comunale, era priva di atti d’assenso per l’edificazione. L’amministratore unico della società titolare del terreno è stato denunciato per costruzione abusiva.

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«Così come durante il lockdown, procedono per come previsto dai diversi decreti autorizzativi, le attività di monitoraggio e di bonifica all’interno del Sin (Sito di interesse nazionale) di Crotone». E’ quanto dichiara Rosario Aloisio, direttore del Dipartimento provinciale Arpacal di Crotone che sta svolgendo «una dettagliata attività di verifiche e monitoraggio nelle diverse fasi che interessano la complessa opera di bonifica del Sin crotonese».

«Nello specifico – riferisce Arpacal –, le attività di monitoraggio idrochimico, impiantistico e idraulico della barriera idraulica, nel trimestre gennaio-marzo 2020, sono state eseguite secondo il documento “Protocollo operativo di monitoraggio della barriera idraulica”, e sono attualmente in corso le attività di monitoraggio del trimestre aprile-giugno 2020».

«Per quanto riguarda le attività del Programma operativo di bonifica (Pob) di Fase 1 – spiega Aloisio –, cioè la realizzazione di opere di ingegneria marittima finalizzate alla protezione della linea di battigia antistante le discariche fronte mare Ex Pertusola ed Ex Fosfotec sono in corso le opere per la realizzazione della scogliera frangiflutti e le relative attività di monitoraggio marino. In particolare, da gennaio a maggio 2020 sono stati eseguiti i lavori previsti dal Pob di Fase 1 inerenti la posa delle barriere anti-torbidità e l’inizio della realizzazione del pennello Sud. Il tutto opportunamente verificato dai nostri tecnici».

«Per quanto riguarda le attività previste dal progetto di bonifica Pob di Fase 2 – informa Aloisio –, a gennaio 2020 sono state avviate le attività “ante operam” con la prima campagna di monitoraggio della matrice “atmosfera”; ad aprile 2020 è stata avviata la seconda campagna di monitoraggio della matrice “atmosfera”. Il Servizio tematico aria del dipartimento di Crotone, con la dottoressa Serafina Oliverio e la collaborazione del dottor Ettore Montorsi, con il mezzo mobile di monitoraggio della qualità dell’aria, in entrambe le campagne ha svolto il monitoraggio in parallelo per tutto il periodo previsto. Sono attualmente in corso le analisi dei filtri di Pm10 per la determinazione dei metalli, presso il Laboratorio chimico del dipartimento Arpacal di Reggio Calabria».

«Sempre relativamente al Pob Fase 2 – riferisce Aloisio –, nelle aree ex Pertusola ed ex Agricoltura sono stati realizzati 8 nuovi piezometri in area ex Pertusola, tra gennaio e febbraio 2020, ad integrazione del piano di monitoraggio della falda, attività prevista dal “Piano di monitoraggio e manutenzione delle opere».

«Nei primi giorni di giugno – conclude Aloisio –  è stata completata l’integrazione della rete piezometri con la realizzazione di un ulteriore nuovo piezometro in area ex Pertusola, e la realizzazione di 6 piezometri a valle delle discariche, lungo la linea di costa. Questi piezometri saranno dedicati alla verifica della qualità delle acque sotterranee nel corso dell’esecuzione dei lavori di bonifica».

«Proseguiamo nel fornire il nostro contributo tecnico scientifico – ha dichiarato il direttore generale dell’Arpacal, Domenico Pappaterra – per gli interventi di bonifica in riparazione del danno ambientale nel Sin; è stata molto proficua la collaborazione che abbiamo intrapreso con il “Commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito contaminato di interesse nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara” e aspettiamo, dopo una fase di stallo, che le determinazioni del ministero dell’Ambiente siano per il rinnovo, con nuovo slancio, della convenzione che ci ha visto impegnati anche con unità specialistiche appositamente reclutate, ed operative dal 2017 al 2018».

 

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Quattro persone sono state fermate perché sorprese ad effettuare la pesca dei mitili (cozze) presso il bacino nord e presso la banchina di riva del Porto nuovo di Crotone, in piena zona Sin. Le persone fermate sono state in due diverse occasioni. Sono state identificate e verbalizzate dalla Capitaneria di porto di Crotone. Avevano già asportato circa 70 chilogrammi di mitili, nel pomeriggio della giornata di ieri, e altri 40 chilogrammi circa di mitili nella prima mattinata di oggi. Le sanzioni previste riguardano un verbale amministrativo da 1.000 a 3.000 euro per i pescatori non professionali e una sanzione accessoria consistente nella confisca obbligatoria del pescato. Secondo la Capitaneria, il pescato sarebbe stato sicuramente venduto sul mercato nero a acquirenti ignari e sprovveduti o, ancor peggio, a compiacenti attività commerciali quali pescherie e ristoratori. Il prodotto, ispezionato dal personale veterinario dell'Asp di Crotone è stato dichiarato non destinabile al consumo umano ed è stato distrutto tramite rigetto in mare poiché molti molluschi risultavano essere ancora in vita. Il fenomeno della pesca illegale da parte di pescatori non professionali è oggetto di particolare attenzione da parte della Capitaneria di Porto di Crotone. I controlli in tal senso continueranno e si intensificheranno ulteriormente per prevenire il ripetersi di simili illeciti, peraltro estremamente pericolosi per la sicurezza della salute pubblica.

 

 

 

 

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