«Sulla situazione di Akrea sembra che si stia creando una confusione voluta». È la reazione del segretario generale della Uil di Crotone, Fabio Tomaino, alla lettera inviata lo scorso 22 novembre dal presidente del cda della partecipata del Comune, Roberto Padula, che diffida l'Ente al pagamento di 2,1 milioni di euro per crediti vantati dall'azienda.
Lo sciopero generale del prossimo 17 novembre indetto dalle organizzazioni sindacali Cgil e Uil si farà nonostante la precettazione del Ministro Salvini. Ci sarà solo una riduzione dello sciopero dei trasporti da 8 a 4 ore, ma resta di 8 ore per gli altri settori.
Fabio Tomaino, segretario generale della Uil di Crotone, informa che «si è tenuto nella mattinata di oggi l’incontro tra il Comune di Crotone, il Cda di Akrea e le Organizzazioni sindacali».
«Una fusione per incorporazione eterogenea, con l’acquisizione di debiti, crediti e maestranze oppure l’ipotesi di un subentro immediato di Sorical attraverso un accordo operativo che interesserebbe anche il personale, per poi procede con la messa in liquidazione del consorzio». È quanto rendono noto in un comunicato stampa Fabio Tomaino, segretario generale della Uil di Crotone, e Vincenzo Celi, segretario generale della Uiltec della Calabria.
Scrive Fabio Tomaino della Uil Crotone: «In merito all’articolo pubblicato dal giornale web www.laprovinciakr.it dal titolo “Gelata sulle nuove assunzioni temporanee in Congesi di lavoratori in mobilità o Naspi: la Uil annuncia diffida nei confronti del presidente”, mi preme chiarire, con estrema franchezza e lealtà, i termini della riunione che si è tenuta nella giornata di ieri tra la presidenza di con.ge.s.i. e le Organizzazioni Sindacali. Per la UIL è stato il primo incontro ufficiale con detta società, in quanto, solo da qualche giorno siamo diventati rappresentativi di un numero di lavoratori che hanno deciso di aderire all’Organizzazione che rappresento. Il confronto di ieri è stata un’occasione per comprendere, innanzitutto, lo stato di salute della società e l’efficienza del servizio, condizioni fondamentali per lo sviluppo della stessa, che consentiranno un processo di incremento occupazionale e quindi l’assorbimento di tutte le unità lavorative impiegate nella ex soakro. Il presidente della con.ge.s.i. ci ha illustrato con chiarezza lo stato dell’arte ovvero una società che riesce a sostenere i costi di gestione ma che pensa, soprattutto, ad investire in risorse umane per ridimensionare fenomeni come abusivismo e morosità, che addirittura, in quest’ultimo caso si attesta ad una media del 48%. Altro aspetto positivo dell’incontro, è stata la notizia che altri comuni sarebbero interessati a far parte di con.ge.s.i., e questo rafforzerebbe l’obiettivo della stessa società cioè gestire in modo associato il servizio idrico integrato. D’innanzi a tale scenario ho espresso un palese apprezzamento nei confronti di una presidenza che pensa agli investimenti come il più efficace strumento di sviluppo, di efficientamento del servizio e di crescita occupazionale. Ho pregato, inoltre, il Presidente Liotti di fornirci un piano di lavoro dettagliato, per verificarne la sostenibilità e gli obiettivi, al solo fine di sostenere un progetto concreto che possa dare risposte in termini di servizio, ai cittadini, e di occupazione a tutte le 109 unità lavorative impiegate nell’ex Soakro. Lo stesso Presidente si è impegnato a fornirci le informazioni richieste, dopo un’analisi degli aspetti interni, si sono impegnate a fare fronte comune in un ragionamento regionale che sta disegnando il futuro del servizio idrico e di centinaia di lavoratori ad esso interessati. La riunione si è conclusa di comune accordo e non sono a conoscenza di nessun proseguo né tanto meno di informazioni in merito a numeri o date di assunzioni. Sono convinto che con questi presupposti, ognuno di noi, con il proprio ruolo, potrà dare un contributo a migliorare un servizio pubblico di tale importanza e garantire un futuro occupazionale, stabile e a tempo indeterminato, a tutti i lavoratori di ex soakro che stanno per esaurire l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, scongiurando inoltre gestioni fallimentari come nel passato».
N.B. Confermo le dichiarazioni attribuite a Fabio Tomaino nel corpo dell’articolo. Sono state riferite dallo stesso Tomaino nel corso di una telefonata intercorsa alle 11.52 di ieri. La telefonata è stata ascoltata anche da un mio collega di lavoro. Nella memoria del mio cellulare è anche custodito il testo di un messaggio Whatsapp, inviatomi da Tomaino alle 19.15 di ieri, significativo della vicenda raccontata dall’articolo. Sono disponibile a esibirlo. Rivedere una posizione o correggere un errore non è un reato, basterebbe dirlo ma Tomaino, che è un sindacalista che sa assumersi le responsabilità ed è coraggioso, ha deciso di farlo per iscritto.
Gaetano Megna
«Appare senz’altro positiva – scrive Fabio Tomaino della Uil Crotone – la convocazione del 14 novembre scorso, più volte sollecitata dalle Organizzazioni sindacali e da Confindustria, da parte del presidente della Regione Calabria, per discutere le sorti dell’aeroporto Sant’Anna. Risultano – commenta il sindacalista – altrettanto apprezzabili le intenzioni, dello stesso presidente, di voler rilanciare il sistema aeroportuale calabrese. Ci permettiamo, peró, di rilevare che le azioni di sviluppo e di rilancio dello scalo crotonese appaiono ancora, incerte e non sufficientemente determinante. Sembra quasi – sottolinea Tomaino – che il governatore, che, di fatto, ha messo a disposizione 12 milioni a favore delle compagnie, ora che, finalmente, è sempre più chiaro chi sarà il gestore unico, voglia togliersi la maglia di titolare, come sarebbe legittimo che fosse, e sedersi in panchina, passando dal ruolo di protagonista a quello di interlocutore con il soggetto che, quasi sicuramente, avrà l’arduo compito di armonizzare le attività delle tre infrastrutture calabresi. Un intervento – prosegue Tomaino –, quello del presidente Oliverio, ricco di buoni propositi, che abbiamo naturalmente apprezzato, ma altrettanto condizionato da troppe incertezze e da troppi condizionali. Soprattutto quando si è trattato di indicare il percorso dello scalo crotonese e del mantenimento dei relativi livelli occupazionali. Il problema della salvaguardia dei posti di lavoro – auspica Tomaino – è fortemente legato al buon funzionamento del Sant'Anna, comune denominatore tra tutti gli interventi, ne può ascriversi come una seppur apprezzabile buona intenzione. Occorre partire da un serio e dettagliato piano industriale sostenibile, se pur regionale, dove siano ben chiari gli investimenti e le idee di sviluppo destinate all’infrastruttura crotonese. E ci sembra altrettanto strano – stigmatizza il sindacalista –che Sacal, che ambisce alla gestione anche degli aeroporti di Reggio e Crotone, non abbia, neanche minimamente, avvertito l'esigenza di informare la Regione che, nel corso di questi ultimi anni, ha impegnato somme assai consistenti a sostegno delle tre infrastrutture. Ma, come è noto, di detto piano, ove mai esistesse, non se ne conoscono neanche le linee guida. Ci saremmo aspettati, poi, dalla massiccia presenza dei sindaci del Crotonese, una parola di garanzia, di sostegno e di vigilanza affinché gli interessi e le prospettive dello scalo crotonese fossero rappresentati sia nella fase di preparazione, che in quella di una futura e possibile gestione. Ed invece, un silenzio tombale. Ancora meno rassicuranti – scrive ancora Tomaino – gli interventi dei nostri rappresentanti del governo, quali Bianchi e Oliverio, che hanno distribuito, ai lavoratori presenti in sala, le forti preoccupazioni in merito ai ritardi che provocherebbero i ricorsi presentati contro il bando di Enac. Una inutile e disgustosa – stigmatizza Tomaino – forma di terrorismo e ricatto morale, vista la possibilità di assegnazione provvisoria consentita dalla legge, così come è accaduto in altre realtà italiane, Rimini per esempio. Infine, come non condividere il richiamo all’unità e alla convergenza, lanciato dai componenti del tavolo della presidenza, gli stessi che, in fase di chiusura dell’aeroporto di Crotone, oltre ad animare un clima di scontro, hanno aperto discussioni individuali e riservate con Ryanair, unico vettore presente in quel momento sul nostro territorio. Ci auguriamo quindi, che gli stessi, facciano tesoro di tali leggerezze e diventino loro una guida e un esempio di unità e coesione. Auspichiamo – suggerisce il sindacalista – che queste osservazioni, che fanno parte di opinioni condivise e diffuse nella nostra comunità, siano assunte positivamente dalla sensibilità del presidente Oliverio, sollecitando, per esempio, l’Enac a stringere i tempi sull'assegnazione della gara, a mantenere gli oneri di servizio ed a garantire, sin da subito, un effettivo piano di investimenti a favore del S. Anna, nell’ambito del piano industriale di quella che, certamente, sarà la società assegnataria del bando, garantendo così la riapertura e lo sviluppo dello scalo e quindi, la salvaguardia dei livelli occupazionali».