L'arte bianca
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RENDE L'Università della Calabria conquista il primo posto tra i grandi atenei italiani secondo la classifica 2024/2025 del Censis. Dopo due anni consecutivi in terza posizione tra le grandi università, ovvero quelle con un numero di iscritti compreso tra 20.000 e 40.000, l'ateneo ottiene il punteggio generale più alto in assoluto, consolida il primato per servizi e conquista il gradino più alto anche per le borse di studio offerte ai propri studenti.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

Per l'Unical, infatti, il punteggio finale è pari a 92,2, superando le università di Pavia (89,5) e Perugia (87,7), l'anno scorso rispettivamente prima e seconda. L'ateneo calabrese, riferisce la stessa Unical, conquista il primato assoluto nazionale per i servizi e le borse, con 110 punti su 110, piazzandosi davanti anche ai mega atenei (sopra i 40.000 iscritti) come Padova, Bologna, La Sapienza di Roma. Il primato nella categoria "borse", è scritto nella nota, è stato raggiunto grazie alla ottima collaborazione con la Regione Calabria, intervenuta nel finanziamento di cui hanno beneficiato anche gli altri atenei calabresi, ben posizionati in questo parametro: Università Mediterranea di Reggio Calabria (110) e Università Magna Graecia di Catanzaro (108).
«Il primato dell'Unical nella classifica Censis - ha dichiarato il rettore Nicola Leone - conferma la qualità e l'eccellenza del nostro ateneo. Siamo risultati primi, con il punteggio massimo, in aree chiave come borse di studio e servizi agli studenti, fattori che contribuiscono a rendere l'Unical altamente apprezzata, come evidenziato anche dai risultati dell'indagine Almalaurea e come confermano i primi dati sulle iscrizioni attualmente aperte, che chiuderanno il 30 agosto. La posizione di vertice è frutto dell'aggiornamento continuo dell'offerta didattica, delle metodologie innovative e della ricerca scientifica di qualità, rafforzata grazie a collaborazioni internazionali e all'arrivo di studiosi di alto profilo dall'Italia e dall'estero. Censis riconosce, inoltre, i progressi compiuti in infrastrutture e sostenibilità, che hanno reso il campus più green, migliorato gli spazi per la didattica, le biblioteche e i laboratori. Significativo il risultato sul tasso di occupazione dei laureati, nonostante le limitazioni del contesto territoriale: strategici, in tal senso, gli investimenti in hub di innovazione e incubatori di startup. Apprezzabile anche il posizionamento nell'internazionalizzazione, promossa attraverso programmi di mobilità, che arricchiscono l'ambiente culturale del campus, e accordi per il rilascio congiunto di titoli internazionali. Questi risultati - conclude il rettore - sono il frutto dello sforzo coeso di tutta la comunità universitaria, dai docenti agli studenti, al personale tecnico-amministrativo, tutti impegnati nel consolidare la qualità della didattica, della ricerca e dei servizi offerti, contribuendo così allo sviluppo sociale ed economico del territorio».