Hanno fatto irruzione in una piazza affranta dal dolore e che era raccolta in preghiera per dare l'ultimo addio al suo "angelo" volato in cielo. Si è trattato di due cittadini extracomunitari, resisi protagonisti questa mattina di una lite furibonda che si è poi tristemente conclusa con un ferito e un fermato da parte delle Forze dell'ordine. L'alterco, molto probabilemente, si era generato per futili motivi all'interno del centro storico ed è poi sfociato in piazza Duomo intorno alle 1o.30, l'ora in cui il feretro del piccolo Alessandro [leggi l'articolo] avrebbe dovuto lasciare l'obitorio del San Giovanni di Dio e muoversi in corteo verso la Basilica cattedrale. L'aggresione ha ovviamente destato paura e sgomento nella folla che attendeva sommessa l'arrivo del corteo funebre. Secondo le ricostruzioni dei presenti, i due, sarebbero spuntati all'improvviso da via Suriano (una delle due stradine da cui si accede dal Duomo alla parte storica della città), correndo all'impazzata. Uno dei due extracomunitari avrebbe avuto in mano un coltello da cucina, mentre l'altro (che lo precedeva) avrebbe fatto irruzione nella piazza, tenendosi una mano tra la guancia e il collo sulla parte sinistra. Pare che questo sanguinasse già copiosamente. Altre versioni dell'accaduto, invece, hanno riferito che l'atto finale dell'aggressione si sia consumato proprio in piazza Duomo. Dopo pochi metri, infatti, uno dei due pare abbia a sferrato all'altro un colpo al viso col coltello che brandiva in mano. Al di là di questi particolari, è certo che il parapiglia si è comunque concluso davanti al portone d'ingresso della sede arcivescovile. Qui, l'uomo ferito si è quasi subito accasciato in terra. L'altro, il presunto aggressore, invece, avrebbe lanciato qualche metro più in là sul marciapiedi l'arma con cui avrebbe procurato la ferita al suo antagonista. Il cittadino extracomunitario ha quindi imboccato la corte interna della sede arcivescovile perché forse impaurito. A fermarlo, qui, sono stati subito due ex carabinieri che prestano servizio di volontariato presso il vescovato. Fermato il presunto aggressore, i due carabinieri in pensione hanno subito sbarrato il grande portone in legno del palazzo dove risiede il presule e hanno chiamato le forze dell'ordine. Ad intervenire qualche minuto dopo sono stati i Carabinieri coadiuvati dalla Polizia e una jeep dei Vigili del fuoco. Nel frattempo, l'infiermiere professionale Giuseppe Ferragine ha prestato i primi soccorsi all'uomo che giaceva ferito per terra e sanguinava copiosamente. Il ferito è stato poi portato al pronto soccorso dell'ospedale di Crotone da un'ambulanza del Suem 118. Il presunto aggressore è stato fermato e trasferito in caserma.