L'atto di confisca è stato emesso dal tribunale di Crotone e riguarda 3 terreni, 18 immobili, 6 attività commerciali e 4 autovetture. Si tratta di beni direttamente intestati all'uomo o comunque a lui riconducibili in quanto formalmente intestati a famigliari conviventi. I giudici hanno ritenuto una sproporzione tra i beni acquistati nel tempo ed i redditi dichiarati. La confisca completa l'iter del procedimento di prevenzione che fu avviato nel settembre 2012 con il sequestro d'urgenza disposto in accoglimento della proposta formulata dal procuratore distrettuale Antimafia di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, al termine degli accertamenti patrimoniali effettuati dalle Fiamme gialle di Crotone. L’uomo, gravato da numerosi precedenti di polizia, recentemente ha riportato la condanna a conclusione del giudizio con rito abbreviato nel procedimento scaturito dall’operazione di polizia giudiziaria “Bellerofonte”. I giudici del Tribunale di Crotone hanno ritenuto sussistenti sia l'elemento circa la pericolosità sociale del condannato e sia l'elemento oggettivo della illegittima provenienza degli accumuli patrimoniali. Nel corso degli accertamenti è emersa una sproporzione tra i beni acquistati nel tempo ed i redditi dichiarati, spesso insufficienti per fronteggiare le esigenze di sussistenza del nucleo familiare.