"Le attività - si legge in una nota - condotte dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Cremona e coordinate della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, hanno consentito di giungere alla definitiva condanna".
Le indagini, che hanno preso spunto da un episodio di usura perpetrato ai danni di un imprenditore cremonese da parte di un usuraio piacentino, hanno consentito di portare alla luce ulteriori episodi ad imprenditori emiliani. In un caso è stato addirittura accertato un prestito con un interesse del 200%.
Gli indagati utilizzavano società fasulle i cui bilanci apparivano perfettamente regolari grazie alla complicità di professionisti conniventi e i proventi delle attività illecite venivano riciclati nell'acquisto di complessi immobiliari, di strutture turistico-alberghiere, di società agricole.
Nell’operazione i finanzieri di Cremona hanno definitivamente confiscato 28 immobili, ubicati nella provincia di Crotone, 5 società operanti nel settore dell’edilizia, logistica e ristorazione, operanti nelle provincie di Crotone, Parma e Vicenza ma anche 5 abitazioni e una barca. Parte di quanto confiscato verrà messo a disposizione delle forze dell’ordine e della collettività.