Massimo riserbo, al momento, sulle cause del decesso, così come sui motivi del suo ricovero in ospedale. L'unica certezza è che a Belvedere Spinello, paese d'origine dell'82enne, sono stati affissi già da qualche giorno i manifesti mortuari che, oltre al cordoglio dei famigliari, rendono noto il fatto che la salma farà ritorno in Calabria «a data da destinarsi». Non sono chiari al momento nemmeno i motivi del rinvio sul rito delle esequie e quelli sul contestuale ritorno della salma.
Tanto si è scritto di Iona, negli anni. Da quando resosi irreperibile dal 1996 ed inserito nell'elenco dei 500 latitanti più pericolosi in circolazione, fu arrestato nel marzo 2002 dai reparti speciali dei carabinieri dopo essere stato rintracciato in una palazzina completamente disabitata a Strongoli Marina, a pochi chilometri da Crotone e da Belvedere Spinello.
Avvertita l'imboscata, Iona imbracciò in quel frangente un fucile calibro 20 con il colpo in canna perché scambiò i militari per i sicari di una cosca rivale così come rivelò poco dopo l'arresto. Addosso gli venne trovata anche una pistola calibro 6,35 con marca e matricola abrase. Al momento dell'irruzione lona era in compagnia del proprietario dell'appartamento, un ex sovrintendente della Polizia di Stato in pensione. Il 16 febbraio del 2011 la Guardia di finanza sequestrò a suo carico beni dal valore di 1,2 milioni di euro.