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Venerdì, 01 Dicembre 2023

CRONACA NEWS

''Grimilde'', maxi-sequestro a un imprenditore associato ai clan cutresi in Emilia

Posted On Mercoledì, 15 Novembre 2023 11:09 Scritto da

PARMA La Polizia di Stato e la Guardia di finanza di Parma hanno eseguito un decreto emesso dal tribunale di Bologna, sezione misure di prevenzione, su proposta congiunta del procuratore della Repubblica-Direzione distrettuale antimafia di Bologna e del questore di Parma, relativo al sequestro di beni mobili, immobili e societari e di rapporti finanziari e assicurativi, tutti riconducibili a un imprenditore 41enne originario della provincia di Crotone, Giuseppe Lazzarini.

 

L'uomo, destinatario di misura di prevenzione patrimoniale, già coinvolto nell'operazione "Grimilde", è attualmente detenuto a seguito di una condanna di 11 anni di reclusione nel primo grado di giudizio, successivamente ridotta a 9 anni in appello, in quanto ritenuto partecipe dell'associazione di tipo mafioso di stampo 'ndranghetistico che opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena, Parma e Piacenza e responsabile del delitto di tentata estorsione aggravata.
Intraneo alla cosca 'ndranghetista "Grande Aracri", che è risultata avere una struttura autonoma operante in Emilia, l'uomo forniva un costante contributo all'associazione mafiosa anche attraverso il suo pieno inserimento nelle relative dinamiche imprenditoriali.
Secondo quanto riferito dalla questura di Parma, l'uomo, all'interno del sodalizio criminale, risulta avere avuto una collaudata "specializzazione" nella creazione e gestione di società chiamate a svolgere funzioni di "cartiere", cioè società create al solo fine di avere condotte di emissione di fatture per operazioni inesistenti, a beneficio di altri soggetti economici che le utilizzano.
Il sequestro ha riguardato interi complessi aziendali e quote societarie di 11 società (delle quali due in provincia di Crotone, due in quella di Reggio Emilia, una ad Acerra, una a Milano e cinque a Parma), due immobili residenziali a Cutro (Crotone); otto terreni estesi per diverse decine di ettari nell'agro cutrese; diversi rapporti finanziari e assicurativi, in corso di quantificazione; due auto. Il valore complessivo è di circa un milione di euro.
L'attività istruttoria e di analisi criminale svolta dalla Divisione anticrimine della questura di Parma, insieme al Nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di Finanza, per gli aspetti di natura economico- finanziaria, ha permesso di ascrivere il soggetto proposto alla categoria di pericolosità qualificata, prevista dalla Legge 159/2011 (Codice antimafia), evidenziando la notevole sproporzione tra redditi dichiarati e investimenti eseguiti. Come riferito dalle forze dell'ordine, all'ingente sequestro seguiranno le operazioni di acquisizione e di materiale immissione dell'amministratore giudiziario, nominato dal tribunale di Bologna, nel possesso dei beni sequestrati, tuttora in corso.