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Sabato, 30 Settembre 2023

CRONACA NEWS

Intitolata aula a docente di Casabona che aveva lavorato in istituto milanese

Posted On Giovedì, 09 Giugno 2022 21:15 Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

«L’Istituto comprensivo “Leone Tolstoj” di Milano ha intitolato quest’oggi la sua sala docenti ad Angela Carnevale, giovane docente calabrese prematuramente scomparsa un anno fa a seguito delle complicanze di un malore improvviso che l’ha purtroppo stroncata». Lo rende noto la cognata della docente Rosanna Rugiero.

«Angela – si legge nella nota – aveva appena 39 anni ed era una giovane e brillante insegnante di Casabona (Crotone) che aveva lavorato nella scuola milanese per diversi anni, lasciando negli alunni e nei colleghi tutti, un indelebile ricordo. E così, alle volte succede, che si riesce a raccogliere ciò che di buono si è seminato col proprio operato quotidiano. Troppe volte, però, questo giusto ritorno arriva quando ormai è davvero troppo tardi. Oggi, con un gesto garbato, pieno di umanità, di stima e di amore, l’Ic Tolstoj di Milano ha conferito quest’importante riconoscimento a una nostra conterranea».
«Angela, animo nobile e sincero, sempre pronta ad affrontare le difficoltà con il sorriso e la disponibilità di chi ha il sole dentro… Continueremo a ricordare la tua energia, la tua forza la tua luce per riuscire a sopportare il buio della tua assenza»: queste le parole utilizzate durante la cerimonia di intitolazione all’insegnante, dell’Aula magna dell’istituto milanese.
«Una lezione importante, questa – prosegue la nota –, nei confronti del merito, del rispetto e dell’ammirazione di chi svolge un ruolo fondamentale nella crescita e nella formazione della nostra società. Angela ci ha lasciati un anno fa, a causa di un malore improvviso avvenuto appena raggiunta la scuola in cui prestava servizio, nella provincia di Pescara, dove viveva con il marito e la figlia di appena un anno. Il suo ricordo, però, resterà indelebile nelle generazioni di alunni che varcheranno l’ingresso dell’aula magna dell’Ic “Leone Tolstoj”», conclude la nota.