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CRONACA NEWS

"Mafia Capitale": anche il Centro di permanenza temporaneo di Sant'Anna nell'inchiesta

Posted On Giovedì, 11 Dicembre 2014 16:59 Scritto da

prestipinoDalle ricostruzioni operate dal magistrato Prestipino emergerebbe che, nel 2008, il rapporto instaurato tra criminalità romana e 'ndrangheta avrebbe consentito l'ottenimento della gestione del Cpt crotonese ad una cooperativa.

Avrebbero tentato di ricollocare gli immigrati in esubero presso il Cpt di Crotone dopo essersi accreditati con la cosca Mancuso tramite esponenti della cosca Piromalli. Figura anche questo fra i vari reati contestati a Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, entrambi indagati per associazione di tipo mafioso, nell'ambito dell'operazione "Mondo di Mezzo". Questa mattina, infatti, i carabinieri del Ros hanno eseguito nei loro confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della locale Procura Distrettuale antimafia. Al riguardo, l'attivita' di indagine, avrebbe documentato come gia' nel 2009 i citati Rotolo e Ruggiero si fossero recati in Calabria, su richiesta del Buzzi, allo scopo di accreditarsi con la cosca Mancuso, tramite esponenti della cosca Piromalli, in relazione all'esigenza di ricollocare gli immigrati in esubero presso il Centro di permanenza temporaneo di Sant'Anna a Crotone. Gli elementi raccolti dalle indagini hanno quindi ancora documentato come Ruggiero e Rotolo sembra abbiano fornito uno stabile contributo alle attivita' di "Mafia Capitale", avvalendosi dei rapporti privilegiati che avrebbero instaurati con qualificati esponenti della 'ndrangheta. Si tratterebbe di un rapporto di collaborazione reciproca tra le due organizzazioni mafiose che, a fronte della protezione offerta in Calabria alle cooperative controllate da "Mafia Capitale", avrebbe poi consentito l'inserimento della cosca Mancuso, rappresentata dal Campenni', nella gestione dell'appalto pubblico in Roma. Il procuratore aggiunto di Roma, Michele Prestipino (foto), in audizione alla commissione Antimafia, ha tracciato il parallelo tra "Mafia Capitale" e le 'ndrine calabresi, a conferma della bonta' della contestazione del 416 bis per gli esponenti del sodalizio Buzzi-Carminati. «Tanto piu' - osserva il magistrato - che pezzi di 'ndrangheta e "Mafia Capitale" si sono reciprocamente riconosciute e rispettate», come mostrerebbe l'operazione che, stamattina, ha portato in carcere due affiliati al clan Mancuso di Limbadi. Nel 2008, ha ricordato il magistrato, due esponenti di Mafia Capitale, che formalmente risultavano semplici dipendenti della cooperativa 29 giugno, sarebbero state accreditate presso la 'ndrangheta vibonese attraverso il canale dei Piromalli di Gioia Tauro. Situazione che avrebbe consentito per cinque anni alla coop di Buzzi il controllo del Cpt di Crotone. Nel 2013, invece, i Mancuso avrebbero mandato un imprenditore a Roma per ottennere in subappalto i lavori di pulizie al mercato Esquilino. «Segno - ha osservato Prestipino - di uno scambio di utilita' reciproche».