La misura di prevenzione patrimoniale è scattata nell'ambito dell'operazione 'Grimilde' - coordinata dalla pm della procura distrettuale antimafia di Bologna, Beatrice Ronchi - eseguita dai carabinieri del Ros assieme ai militari del comando provinciale di Reggio Emilia. I sequestri sono avvenuti tra le province di Reggio Emilia, Parma, Mantova e Crotone.
Sigilli a cinque aziende dei settori autotrasporti e immobiliare, ma anche a sei immobili, 92 veicoli tra cui una Maserati e 28 trattori stradali. Dalle indagini emerge come i fratelli Muto gestissero attività imprenditoriali, formalmente intestate a prestanome, accumulando patrimoni personali illeciti.
I Muto erano stati colpiti da un'interdittiva antimafia nel 2013, ma due mesi dopo, secondo gli inquirenti, hanno costituito la Cospar, società di trasporti e viaggi turistici, intestata al prestanome Salvatore Nicola Pangalli, ingegnere di origine crotonesi, accusato di transitare i proventi in una società cartiera. Infine, nell'inchiesta vengono confermati i rapporti tra i fratelli Muto, Giuseppe Giglio e i fratelli Vertinelli, tutti condannati nel processo Aemilia. (ANSA)