Il questore di Catanzaro infatti ha emesso nei confronti di S.L., di 31 anni, un provvedimento di divieto di accesso agli stadi dove si svolgono gli incontri di calcio di campionato di serie “A”, “B”, “Lega Pro” e serie “D”, incluse tutte le categorie giovanili (Eccellenza, Promozione, 1°,2°,3° categoria) e giovani dilettanti (Juniores e Allievi), Coppe nazionali ed internazionali o partite amichevoli cui prendano parte le squadre iscritte alle serie predette, ovvero tutti gli incontri di calcio, organizzati e/o patrocinati dalla Figc, disputati da qualsiasi squadra di calcio, nonché dalla Nazionale italiana di calcio e dalla Nazionale Under 21, che verranno disputate sul territorio italiano, nonché sul territorio degli altri Stati appartenenti all’Unione europea.
L’applicazione del Daspo in argomento estende i suoi effetti, altresì, ai luoghi interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime, ricomprendendo anche le stazioni ferroviarie e gli aeroporti che, in relazione a specifiche e concrete circostanze di tempo e di luogo, fossero interessate alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazione sopra richiamate., nonché agli esercizi pubblici che insistono in un raggio di 500 metri dallo stadio comunale di riferimento, che abitualmente sono luogo di ritrovo dei tifosi, prima, durante e dopo gli incontri di calcio.
Il provvedimento in questione, notificato all’interessato nella giornata di ieri, avrà una durata di dieci anni. L'ispettore di polizia ha riportato una ferita alla testa per la quale è stato necessario applicargli alcuni punti di sutura alla testa. Il provvedimento di arresti domiciliari a carico del tifoso del Crotone è stato confermato nel corso della prima udienza del processo per direttissima davanti al Tribunale di Catanzaro. L.S., facendo dichiarazioni spontanee, ha ammesso le proprie responsabilità e chiesto scusa alla Polizia di Stato.