L'arte bianca
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CROTONE Gli affari illeciti della cosa di ‘ndrangheta riconducibile a esponenti della famiglia “Tallarico” di Casabona e i rapporti con l'Amministrazione comunale, con in testa il sindaco Francesco Seminario e l'assessore Anselmo De Giacomo, sono al centro dell'odierna operazione “Nemisis” condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Crotone, coadiuvati in fase esecutiva da quelli dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria.

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I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Procura della Repubblica - Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro nei confronti di 10 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, per i reati di “associazione a delinquere di tipo mafioso”, “scambio elettorale politico-mafioso”, “concorso esterno in associazione mafiosa”, “furto aggravato dal metodo e dalla finalità mafiosa”. Per 8 indagati è stata emessa la misura cautelare in carcere, mentre per altri 2 quella degli arresti domiciliari.
Si è trattato di una complessa e impegnativa attività investigativa, sotto la direzione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha riguardato un arco temporale ampio. I carabinieri si sono avvalsi di intercettazioni, ma anche di riscontri con attività di osservazione e pedinamento.
Gli esiti investigativi hanno così permesso di delineare la «gravità indiziaria» circa l’attuale operatività della ‘ndrina di Casabona e di rilevare i suoi interessi criminali in seno alla realtà politica e imprenditoriale del territorio.
In particolare, gli esiti investigativi acquisiti hanno permesso di ricostruire l’operatività della cosca “Tallarico” di Casabona, in contatto con capi e i sodali delle cosche della ‘ndrangheta dei vicini territori di Rocca di Neto (KR), Petilia Policastro (KR), Cirò, Cirò Marina (KR) e della frazione Papanice di Crotone. Contatti, questi, che secondo i magistrati sono finalizzati al mantenimento, nell’area di competenza, degli affari connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti e ad altre attività delittuose, in grado di garantire le risorse economiche, anche necessarie per l’alimentazione della “bacinella”, dedicata, tra l’altro, al soddisfacimento dei bisogni dei sodali, dei detenuti e delle loro famiglie.
L’indagine ha consentito di rilevare le modalità operative del sodalizio anche a protezione delle attività illecite della consorteria, rispetto ai possibili controlli da parte delle Forze dell’ordine, nonché a tutela degli interessi economici della consorteria anche mediante il controllo e il condizionamento di vendita all’asta di beni collocati sul territorio di influenza.
In questo contesto, sarebbe stato ricostruito uno «stretto legame» tra il promotore della consorteria ndranghetistica e l’attuale sindaco di Casabona, Francesco Seminario, destinatario dell’odierno provvedimento della custodia in carcere. Il sindaco avrebbe, prima della tornata elettorale dell’ottobre del 2021, reperito un cospicuo bacino di voti, tramite la cosca di ‘ndrangheta. Voti che gli hanno consentito poi di raggiungere l’obiettivo prefissato, a fronte della promessa di benefici, tra cui l’assegnazione di alcune commesse comunali per dei lavori edilizi e delle altre utilità, di prossima realizzazione.
In tutto ciò sarebbe avvalso, dell’ausilio di altri appartenenti all’Amministrazione comunale, tra cui l'assessore Anselmo De Giacomo, anche egli destinatario dell’odierno provvedimento degli arresti domiciliari, per favorire gli interessi degli esponenti della cosca, in particolare riguardo all'attività imprenditoriale edile riconducibile alla cosca stessa, quanto con riguardo ai vantaggi nell’indebito godimenti di beni pubblici e ad aree destinate a piano per insediamenti industriali, e relativamente ad assunzioni e svolgimento di attività lavorative.
In concomitanza con l’esecuzione delle misure cautelari sono state effettuate perquisizioni personali e domiciliari.

Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e che la ricostruzione sin qui effettuata è limitata al profilo cautelare, e fa salve le deduzioni difensive, che verranno acquisite nel contradditorio delle parti.