L'uomo, sebbene fosse già destinatario della misura personale del divieto di avvicinamento all'ex moglie e al nuovo compagno, emessa a seguito di sentenza di condanna di primo grado (intervenuta per fatti analoghi nello scorso mese di maggio), ha inviato diversi messaggi dal carattere chiaramente minatorio.
Tale atteggiamento avrebbe provocato sulle vittime un perdurante stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la propria incolumità, obbligandoli a mutare le abitudini di vita.
Pertanto, la Procura della Repubblica ha richiesto una idonea misura cautelare al gip che ha emesso il provvedimento restrittivo in regime di arresti domiciliari.