L'attività trae origine da una complessa indagine, svolta dal Gruppo investigazione criminalità organizzata del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Perugia, che - secondo gli investigatori - ha permesso di ricostruire "minuziosamente" la posizione patrimoniale del soggetto, rilevando quelle che sono considerate "evidenti sproporzioni" tra i redditi conseguiti in maniera lecita e i beni in possesso dell'indagato, risultato coinvolto, fra l'altro, nel traffico di stupefacenti in provincia di Perugia.
In una nota della guardia di finanza si sottolinea che l'importanza del ruolo ricoperto dal soggetto all'interno della 'ndrangheta è mersa anche nell'ambito dell'operazione "Stige" della Dda di Catanzaro, dalla quale risulta che all'uomo erano state demandate, per conto della cosca Farao-Marincola, funzioni di controllo del porto, della flotta peschereccia e delle infrastrutture portuali di Cirò Marina (in provincia di Crotone). (ANSA).