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Venerdì, 31 Marzo 2023

CRONACA NEWS

carvelli antonio5Quindicimila sono stati gli iscritti che hanno preso parte alla XV maratona di Milano (15esima SwisseGas Milano Marathon). Un caldo torrido ha contraddistinto questa edizione, conclusasi nel primo pomeriggio dello scorso 12 aprile. Quasi cinquemila iscritti hanno preso parte alla lunghissima maratona di quarantadue chilometri, mentre i restanti partecipanti si sono sfidati in una staffetta composta da quasi tremila squadre, che ha reso la competizione molto più avvincente. La quindicesima edizione della maratona di Milano ha visto trionfare, su tutta la linea, il Kenya che ha dominato nelle varie competizioni previste dalla maratona. Kenneth Mungara ha vinto in 2 ore 08' e 44''. Il Kenya non deve essere orgoglioso solo di Kenneth, ma anche del secondo e terzo classificato alla competizione, ovvero Cyprian Kotut, che si è classificato secondo con un ritardo di un minuto circa rispetto a Mungara, e Philomen Bearu che si è invece dovuto accontentare del terzo posto, con un tempo pari a 2 ore e 9 minuti complessivi. Nel settore femminile invece a trionfare è stata la giovane ragazza Lucy Karimi in 2 ore e 27 minuti. All'evento era presente il podistica crotonese Antonio Carvelli tesserato "Gs Interforze Torino". Antonio è partito in prima fila (estato ripreso più volte dalle telecamere di Rai Sport che seguivano l'evento). «È stata una partenza brillante - commenta l'atleta - pur non avendo fatto una specifica preparazione, sono riuscito a tagliare il traguardo dei 42,195 chilometri. Mi sono lanciato nella gara, la prima parte è volata, i problemi si sono presentati con l'aumento della temperatura, ho avuto un pit-stop per problemi gastrointestinali, una disattenzione sulle basole mi ha fatto cadere intorno al 26 chilometro e, sul finire, a circa 300 metri dall'arrivo, i crampi hanno avuto la meglio e mi sono dovuto fermare fin quando dopo circa 3' interminabili minuti, sono passati e sono ripartito tagliando il traguardo solo per esperienza, in 3h04'49". Mi ritengo davvero molto soddisfatto - conclude Carvelli - è stata dura, ma mi sono portato un altra esperienza e un altra medaglia a casa». Gli altri appuntamenti podistici di Carvelli saranno a Lucca il 3 maggio prossimo, e poi a metà maggio, gli Europei di Atletica a Grosseto.

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato in Sport

Segantini2

La sobrietà delle cose umili, il rapporto primitivo tra l'uomo e la Natura, la luminosità dei paesaggi alpini sono motivi ricorrenti e fonte d'ispirazione per l'estro artistico e l'abilità espressiva di Giovanni Segantini, impareggiabile maestro della tecnica divisoria, in mostra presso il Palazzo Reale di Milano fino allo scorso 18 gennaio. Seguendo, passo dopo passo, i ritmi ancestrali della vita alpestre e succhiando il nettare della genuinità delle atmosfere rupestri, l'artista ne rappresenta in ogni sua opera la poesia con le sue sfumature romantiche e, a volte, malinconiche delle sue pennellate. Nei volti umili delle madri, dei laboriosi braccianti, contadini, mandriani, si leggono i duri solchi scavati dalle rughe e la fatica giornaliera, ma anche la purezza, l'amore e la dolcezza dei sentimenti che uniscono «tutte le femmine di tutti i sereni animali che avvicinano a Dio». Il sincronismo elettivo della tenera unione tra madre e figlio, elemento fondamentale del percorso umano e artistico del pittore, si presenta ricorrente in molti suoi quadri: il dramma della scomparsa prematura della propria madre, all'età di sette anni, ne influenza in modo fatale gran parte della produzione; tale rapporto viene vagheggiato con nostalgia e delicatezza rare; tanto più quando è iconograficamente accostato ai "cuccioli" di altre creature: vitellini con mucche, pulcini con chiocce, agnellini con pecore, specularmente rispecchiano la benevolenza e l'afflato della prima consanguineità. Le calde sfumature colorate del tramonto e il soave passaggio delle stagioni si imprimono sulle superfici e costellano i quadri di pulviscolo iridescente, rasserenando la mente dell'osservatore. Nell'armonia della quotidianità trova davvero rifugio la bellezza; la grazia delicata di variegate figure e forme bucoliche ci accompagna gradualmente verso un mondo semplice e antico. La spettacolarità imponente dei paesaggi dilata immaginazione e pensiero, che spaziano liberi tra gli echi delle gole delle catene montuose e si espandono all'infinito.

 

 

 

 

 

 

 

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palazzo reale milanoAncora pochi giorni per ammirare l'esposizione sul famoso pittore bielorusso, "Una retrospettiva 1908 1985". Ultima data disponibile il primo di febbraio.

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