Continuano le verifiche del Nas su Roccabernarda presidiate le vie principali del paese. Numerosi i controlli e le perquisizioni effettuate. Ieri, i militari della Compagnia carabinieri di Petilia Policastro, comandata dal tenente Felice Bucalo, hanno proseguito la loro azione nell'area del Comune di Roccabernarda, già battuto la scorsa settimana da una prima ondata di controlli [LEGGI ARTICOLO]. Si è registrato l'impiego di una pattuglia per ogni Stazione dell'Alto Marchesato, nonché uomini e mezzi del Nucleo Operativo-Radiomobile, per un totale di 12 macchine e circa 30 uomini. Dalle ore 15 e sin oltre le ore 21, tutte le strade di accesso al paese sono state presidiate con opportuna dislocazione di posti di controllo con personale dell'Arma in divisa. Oltre al controllo della circolazione e al rispetto del codice stradale, è stata posta particolare attenzione all'individuazione di soggetti pregiudicati, per un totale di 71 persone identificate, 48 veicoli fermati, alcuni dei quali perquisiti. Molte le infrazioni rilevate; un pregiudicato rocchisano, in passato già sorvegliato speciale, ha subìto il fermo amministrativo del proprio trattore e si è visto imporre una sanzione che la Prefettura vorrà valutare tra i 3.000 e i 6.000 euro.
Contemporaneamente altri militari in divisa e in borghese hanno dato luogo a 7 perquisizioni locali, tra esercizi pubblici ed abitazioni private, riconducibili a soggetti titolari di precedenti di polizia. È intervenuto anche personale del Nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) di Cosenza che ha operato le verifiche di propria competenza tra locali siti lungo le strade principali del paese. Tre esercizi sono stati colpiti da sanzioni amministrative, avendo violato norme inerenti sicurezza e salute dei consumatori. Un primo bar di via Fiume Tacina ha visto disporre la sospensione/chiusura dei locali del laboratorio del valore complessivo di 25mila euro, nonché l'elevazione di una sanzione di mille euro; in un secondo bar di viale Trieste è stata riscontrata la violazione dell'Art. 6 Co. 7 D. Lgs 193/2007 (sanzioni in materia di alimenti) e imposta una multa di mille euro; un ristorante pizzeria di viale dei Bizantini ha visto disporre la sospensione/chiusura del vano deposito, del valore complessivo di 40mila euro sensi dell'Art.8 del D. Lgs 507/1999 (Chiusura dello stabilimento o dell'esercizio per mancanza dei requisiti igienico-sanitari), ed elevate due sanzioni amministrative dell'importo totale di duemila euro ai sensi dell'Art. 6 Co. 5 D. Lgs 193/2007.
ROCCABERNARDA - Nella serata di ieri, i militari della Compagnia carabinieri di Petilia Policastro, comandata dal tenente Felice Bucalo, , hanno proceduto a vari controlli del Nas su Roccabernarda, con perquisizioni domiciliari e presidi su tutte le strade di accesso al paese. Il comune di Roccabernarda, infatti, si era messo in evidenza per tristi episodi delinquenziali. In risposta alla legittima domanda di sicurezza pervenuta dalla popolazione, il comando della Compagnia ha coordinaro l'impiego di una pattuglia per ogni Stazione dell'Alto Marchesato, nonché uomini e mezzi del Nucleo Operativo-Radiomobile, per un totale di 12 macchine e circa 30 uomini. Dalle ore 18, sino alla tarda serata di ieri, tutte le strade di accesso al paese sono state presidiate con opportuna dislocazione di posti di controllo con personale dell'Arma in divisa. Oltre al controllo della circolazione e al rispetto del codice stradale, è stata posta particolare attenzione all'individuazione di soggetti pregiudicati, per un totale di 65 persone identificate, 45 veicoli fermati, alcuni dei quali perquisiti. Contemporaneamente altri militari hanno effettuato 7 perquisizioni locali, tra abitazioni private ed esercizi pubblici, riconducibili a soggetti titolari di precedenti di polizia.
Due cittadine di Roccabernarda, di cui una già pregiudicata e recidiva, sono state denunciate per "furto aggravato di energia elettrica", avendo effettuato allacci abusivi alla rete pubblica. Il personale del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Cosenza ha operato verifiche tra i locali di piazza Aldo Barbaro, spazio centrale della vita del paese. Tre esercizi sono stati colpiti da sanzioni amministrative, avendo violato norme inerenti sicurezza e salute dei consumatori. Il primo bar, in via Guarasci, ha visto disporre la sospensione-chiusura del vano deposito, nonché l'elevazione di sanzioni per un valore complessivo di 21mila euro; in un secondo bar di via Fischia, sono state riscontrate due violazioni entrambe sanzionate con l'importo di mille euro, che si aggiungono all'ulteriore ammontare di euro 440,00 euro, dovuti alla contestazione ai sensi della Legge anti-fumo (per un totale di 2.440,00 euro); un circolo ricreativo, in via Del lavoro, per simili violazioni, ha visto imporsi il pagamento complessivo di 3.440,00 euro. L'intervento, recentemente auspicato da molte segnalazioni dei residenti, si inquadra nell'ottica di una sempre maggiore sensibilità dell'Arma rispetto alle realtà periferiche e vuole dare un netto segnale di vicinanza ai cittadini residenti nelle campagne dell'Alto Marchesato.
ROCCABERNARDA - Aveva aperto una pista forestale larga 6 metri e lunga 150, ampliando altre stradelle già esistenti in violazione delle autorizzazioni ottenute. Il proprietario di un terreno è stato denunciato dagli agenti del Corpo forestale dello Stato, a Roccabernarda, per lavorazione boschiva irregolare. Gli agenti, nel corso del servizio, hanno rilevato anche l'estirpazione di 100 ceppaie di specie appartenenti alla macchia mediterranea e il taglio non autorizzato di 20 alberi della specie pino d'Aleppo di diametro sino a 40 centimetri che sarebbero dovuti rimanere a dote del bosco. Inoltre, secondo quanto emerso, sono stati dissodati, per di più, circa 3.000 metri cubi di terreno.
ROCCABERNARDA - I Vigli del fuoco sono dovuti intervenire questa notte per sedare un incendio sviluppatosi all'interno di alcuni magazzini in via fiume Tacina a Roccabernarda. Erano le 3.30 quando una chiamata ha allertato la sala operativa del 115 per una grossa colonna di fumo che fuoriusciva da alcuni magazzini nel centro montano del Crotonese. La sala operativa ha così demandato l'intervento alla squadra del distaccamento di Petilia Policastro che ha subito inviato sul luogo due mezzi, una autpompa serbatoio ed una autobotte pompa. Durante il tragitto, però, raccogliendo più notizie possibili soi è costatato che la gravità dell'incendio richiedeva l'ausilio di un'altra autobotte pompa. Così è partita una squadra dal Comando Provinciale di Crotone a supporto. All'arrivo delle squadre dei Vigili del fuoco la situazione si è subito presentata alquanto critica: all'interno di uno dei magazzini, infatti, quello più interessato dall'incendio vi era materiale di ogni tipo, cataste di legno, ma anche vecchie cucine e resti di vecchi frigoriferi che hanno insospettito le squadre. Dopo alcuni accertamenti i vigili si sono resi conto che vi era la presenza di alcune vecchie bombole di gpl vuote, bombole di acetilete e gas refrigerante. Si è quindi proceduto all'evacuazione preventiva di alcune case nelle vicinanze per problemi di sicurezza. Nel pomeriggio dello stesso giorno, dopo aver individuato tutte le bombole sotto le macerie, grazie ad una termocamera in dotazione al Corpo nazionale Vigili del fuoco, si continua l'opera di smassamento e raffreddamento, al fine di evitare lo scoppio delle stesse. Sulle cause dell'incendio si sta indagando, sul posto anche i Carabinieri.
ROCCABERNARDA - Pochi giorni prima aveva tentato di dare fuoco al motorino che stava conducendo dopo non essersi fermato all'alt dei carabinieri. L'espediente gli era servito per darsi alla fuga tra i vicoli del paese mentre i militari cercavano di arginare le fiamme. I militari, però, lo hanno riconosciuto e segnalato alla Procura della Repubblica di Crotone. È stato così che, in esecuzione a un'ordinanza cautelare emessa dal gip di Crotone, i Carabinieri della Stazione di Roccabernarda hanno sottoposto agli arresti domiciliari Vincenzo Iaquinta, 22enne di Roccabernarda, con le accuse di danneggiamento, incendio, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Secondo quanto riferito dall'Arma, il 22enne era stato più volte fermato dai carabinieri nei mesi scorsi per ripetute violazioni del codice della strada. In particolare era stato sorpreso a guidare motocicli senza targa o sprovvisti di copertura assicurativa. Nei giorni scorsi, è stato nuovamente fermato alla guida di un motociclo sprovvisto di targa per una via centrale del paese. A quel punto il giovane avrebbe reagito malamente, staccando il tubo della benzina della moto e cospargendo il veicolo con il carburante per poi appicargli fuoco con un accendino. E mentre i militari si prodigavano per spegnere l'incendio, Iaquinta si è dato alla fuga per i vicoli del paese. I militari hanno quindi inoltrato un'informativa alla Procura della Repubblica di Crotone con la quale è stata avanzata al gip la richiesta di arresti domiciliari. I carabinieri, nell'ambito di alcuni servizi di controllo messi in atto nel paese, hanno denunciato anche due ventenni per guida senza patente, segnalato un minore alla Prefettura di Crotone come assuntore di sostanze stupefacenti, e sorpreso una persona in possesso di un certificato assicurativo falso.
Settimana intensa quella appena terminata per i carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro. Hanno infatti condotto dei servizi straordinari di controllo del territorio che hanno interessato, oltre al centro petilino, anche i Comuni di Roccabernarda, Mesoraca e Cotronei. Centinaia le persone ed i mezzi controllati, decine le pattuglie in divisa e in abiti borghesi impiegate per prevenire i reati contro il patrimonio e l'uso di sostanze stupefacenti soprattutto nelle zone frequentate da minori. A Petilia i carabinieri del nucleo Radiomobile hanno tratto in arresto Giuseppe Ierardi, 23 anni, per detenzione ai fini di spaccio di ben 300 grammi di marijuana: il giovane, già da tempo, era monitorato dai militari. Nell'immediato è stato sottoposto ad accurata perquisizione domiciliare, a seguito della quale, in un garage di pertinenza, sono stati rinvenuti (anche se ben occultati) tre etti di cannabis indica. Sempre nello stesso garage sono stati rinvenuti dai carabinieri un bilancino di precisione e del materiale per il confezionamento delle dosi. Sempre a Petilia i militari del nucleo Operativo hanno tratto in arresto Giuseppe Vona, di 45 anni, e Orlando Ierardi, anche lui di 45 anni, per furto in flagranza. I due, già noti ai carabinieri, sono stati "pizzicati" mentre, in maniera furtiva, uscivano a piedi da un fondo agricolo diregendosi verso una macchina. Una volta fermati e sottoposti a perquisizione, i due uomini sono stati trovati in possesso di diverse centinaia di euro e di un orologio, poi risultati rubati pochi istanti prima dall'abitazione rurale di un 86enne che, nel frangente, era intento curare le piante del giardino. A Mesoraca, invece, i carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto Nicola Londino, di 47 anni, per furto di energia elettrica: i militari, unitamente a personale specializzato dell'Enel, hanno effettuato un accesso all'interno della pizzeria di Londino (sita in via Petrarizzo), rinvenendo un allaccio abusivo che permetteva un bypass del proprio contatore, con allaccio diretto sulla rete dell'Enel. Circa ventimila euro, da una prima stima approssimativa, il valore dell'energia elettrica sottratta alla società erogatrice. A Santa Severina, i militari della Stazione, su disposizione del gip del Tribunale dei Minorenni hanno sottoposto un minorenne del posto agli arresti domiciliari presso una comunità di minori, in seguito all'informativa dei carabinieri i quali, due settimane prima, lo avevano sorpreso in flagranza. Il giovane sgattaiolava fuori dalla casa di amici di famiglia (sita nella frazione di Altilia), in quel frangente non abitata, da cui aveva sottratto fraudolentemente diverse centinaia di euro [LEGGI ARTICOLO]. Inoltre nei Comuni di Roccabernarda e Cotronei sono stati segnalati alla Prefettura 5 ragazzi (di cui 2 minori) per uso di sostanze stupefacenti. Sono state sei invece le denunce in stato di libertà per conducenti di autovetture sorpresi alla guida senza patente perché mai conseguita o con certificati assicurativi palesemente contraffatti.