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Martedì, 10 Settembre 2024

CRONACA NEWS

«Ormai è chiaro, Crotone per il governo giallorosso ha una chiara vocazione: diventare il più grande campo profughi d'Italia». È quanto sostiene in una nota, Giancarlo Cerrelli, referente provinciale della Lega Salvini premier di Crotone.

Pubblicato in Politica

centro santannaLa Polizia di Stato ha arrestato un cittadino libico per furto aggravato in concorso all’interno del Cda/Cara di Sant’Anna a Isola di Capo Rizzuto (KR). È accaduto nel primo pomeriggio di ieri, quando personale della Polizia di Stato aggregato per le esigenze di ordine pubblico presso il centro di Sant’Anna, unitamente a personale della Squadra Volanti, ha tratto in arresto, per il reato di furto aggravato in concorso, F. A. A. M., nato in Libia il 7 settembre 1998 e domiciliato presso il Centro di accoglienza. Il cittadino libico, in concorso con altri soggetti non ancora identificati, è stato sorpreso mentre perpetrava un furto di oggetti vari, telefonini e denaro contante, in danno di altri cittadini extracomunitari alloggiati presso i moduli abitativi del Cara. Subito dopo l’arresto, su disposizione dell’Autorità giudiziaria, il fermato è stato tradotto presso la Casa circondariale di Crotone in attesa del rito direttissima che si celebrerà nella giornata odierna. Sono in corso attività investigative della locale Squadra Mobile volte al riconoscimento degli altri correi.

 

 

 

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prefetto cara festa donneUna Festa della donna presso il Cda/Cara-hub di Isola Capo Rizzuto. «Il prefetto di Crotone Cosima di Stani – informa una nota – ha condiviso, con le ospiti del Centro governativo per migranti di Isola Capo Rizzuto, la ricorrenza dell’8 di marzo, quale giornata di impegno comune. Il prefetto, nel rinnovare l’impegno di accoglienza che la Legge assicura alle donne che fanno istanza di protezione internazionale ha tenuto a richiamare la riflessione dei presenti sul fatto che, oggi, soltanto attraverso la capacità delle donne il senso di comunità si sia arricchito, facendosi più concreto. E’ così al “Laboratorio Donne” del Centro di accoglienza è affidato il messaggio di dare prova dell’azione femminile. Ogni elaborato, espressione della creatività artistica e in taluni casi anche letteraria, diventa soprattutto testimonianza della ricchezza irrinunciabile dell’apporto femminile, quale antidoto più forte contro ogni discriminazione».

 

 

 

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mercatino centro profughi santannaLa situazione sembra essere sfuggita di mano all’interno del Cara di Sant’Anna. Da qualche tempo, infatti, i profughi ospitati al suo interno hanno allestito un commercio di abiti e alimenti ovviamente non autorizzato. Sembra che raccattino gli indumenti soprattutto nei bidoni della spazzatura e poi li vendano all'interno del centro profughi, facendo dei veri e propri mercatini. Non è questa l’unica attività di lucro in essere all’interno del centro d’accoglienza. Pare, infatti, che accanto al commercio di abiti usati, sia stata da loro avviata una vendita di prodotti alimentari che, con ogni probabilità, acquistano in alcuni discount di Isola Capo Rizzuto. Ma non è tutto. Alcuni ospiti pare si cucinino le loro pietanze quotidiane all'interno delle stanze, cosa che è vietatissima dalle regole del Centro. La domanda è: come fanno a far entrare le bombole del Gas? Sembra che gli agenti di Polizia in servizio presso l'entrata principale del Cara abbiano segnalato il tutto con varie relazioni di servizio, senza però riscontrare alcun provvedimento da parte degli ispettori responsabili della sicurezza interna del Cda/Cara. Forse aleggia il timore che se gli ospiti vengono bloccati all'entrata con questi materiali, qualcuno possa andare in escandescenza e provocare rivolte come tante se ne sono già registrate in passato. D’altro canto, si corre il rischio di propagare malattie all’interno della struttura, in quanto, il materiale come detto viene spesso raccattato nei bidoni della spazzatura.

market centro profughi santanna2

mercatino centro profughi santanna2

market centro profughi santanna

 

 

 

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assegnazione appalto caro cieLa Prefettura ha assegnato oggi in via provvisoria la gara per l'affidamento della gestione del Centro governativo di accoglienza per l'immigrazione - hub regionale e del Centro di identificazione ed espulsione di localita' Sant'Anna del Comune di Isola di Capo Rizzuto in Provincia di Crotone. La commissione ha considerato «congrue» le giustificazioni prodotte dall'Ati che era risultato primo in graduatoria il 22 aprile scorso all'apertura delle buste, ma su cui l'organismo di verifica aveva ravvisato delle anomalie sull'offerta economica. A fronte dei 31,65 euro per la gestione giornaliera dei servizi al migrante proposti dalla Croce rossa e altri, infatti, si era ravvisata un'offerta dell'Ati pari 27 euro che era una pertuale al ribasso superiore a quella consentita dal bando ed c'è stato bisogno quindi di ricorrere a quanto previsto dal Codice degli appalti [LEGGI ARTICOLO]: ossia ad ulteriore valutazione. «Si rende noto - è scritto nella comunicazione odierna della Prefettura - che in data odierna (18 maggio 2086), in seduta pubblica, la Commissione di gara ha comunicato l'esito del procedimento di verifica dell'anomalia sull'offerta prima in graduatuatoria. Al riguardo, le giustificazioni prodotte dall'Ati "Consorzio opere di Misericordia" (mandataria) Puliverde (mandante) - Mediterranea Catering srl (mandante) società cooperativa servizi Crotone Cosec (mandante) - Ristorart Toscana (mandante) sono state considerate congrue. Pertanto - è scritto nella comunicazione - la medesima Commissione di gara ha disposto l'aggiudicazione provvisoria nei confronti del suddetto Consorzio concorrente. Lo scrivente (Prefettura, ndr) - conclude - darà contezza nei prossimi giorni con apposite comunicazioni degli atti consequenziali».

 

 

 

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«Non c'e' alcun collegamento, coerenza o compatibilita' tra l'area industriale di Crotone e l'intenzione, sorprendente e paradossale, di insediare nella 'zona A' di via G. Laterza (localita' Papaniciaro) un centro accoglienza profughi». A dichiararlo è la consigliera regionale di Calabria in rete Flora Sculco richiesta inoltrata alla prefettura  dal comitato 'Localita' Papaniciaro' di organizzare un tavolo tecnico,  che coinvolga il Csi di Crotone, il commissario Asi Calabria, il sindaco di Crotone ed altri enti interessati, inclusa  l'associazione 'Progetto Uguaglianza' alla  quale fanno riferimento diversi imprenditori crotonesi. 

 

«Il solo pensarlo - afferma la consigliera regionale di Calabria in rete Flora Sculco -  dimostra che nella citta', purtroppo da diversi anni, la mano sinistra non sa quello che fa la mano destra. L'accoglienza e' un pilastro  fondamentale della nostra civilta' e la solidarieta' ai migranti che scappano da paesi in cui c'e' fame o guerra e' un valore irrinunciabile».

 

«Crotone e il suo territorio, in questo senso - aggiunge la consigliera regionale - non hanno nulla da rimproverarsi, perche' su questo fronte caldo sono da tempo piu' che impegnati ed esposti. Altra cosa, pero', e' accostare e realizzare un centro profughi in un'area che deve assurgere, opportunamente riqualificata e valorizzata, a polo propulsore per l'economia e il rilancio dello sviluppo.  Non bisogna fare confusione o sottovalutare situazioni che potrebbero pregiudicare l'importanza strategica e gli obiettivi dell'area in questione».

 

Sottolinea ancora Flora Sculco: «È auspicabile che la richiesta inoltrata alla prefettura  dal comitato 'Localita' Papaniciaro' di organizzare un tavolo tecnico,  che coinvolga il Csi di Crotone, il commissario Asi Calabria, il sindaco di Crotone ed altri enti interessati, inclusa  l'associazione 'Progetto Uguaglianza' alla  quale fanno riferimento  una molteplicita' di imprenditori crotonesi, si tenga nel piu' breve tempo possibile. Il tavolo tecnico-istituzionale e', giunti a questo punto, decisivo per chiarire ogni aspetto della vicenda una volta per tutte e col fine di scongiurare una scelta dissennata che potrebbe innescare il cosiddetto 'effetto boomerang', ovvero un susseguirsi di richieste in tal senso e, quindi, paventare la riconversione di tutte le aree industriali in centri di accoglienza».

 

«Piuttosto - spiega Sculco - visto il degrado che contraddistingue l'area industriale di competenza del Csi, occorre con urgenza affrontare ogni criticita' assieme alla collaborazione di tutte le aziende insediate che in tutto questo tempo non hanno mancato di formulare istanze volte a richiamare  l'attenzione dei soggetti competenti. Nella mia qualita' di consigliere regionale prendero' parte all'incontro, convinta che questa battaglia degli  imprenditori, che svolgono con tanti sacrifici  la loro attivita' in questa congiuntura difficile per il nostro territorio, sia una battaglia che riguarda l'intera citta'».

 

«Del resto - conclude Flora Sculco - come gia' precedentemente sostenuto relativamente alla questione del porto, ritengo necessario ed opportuno che si individui  un altro luogo, tra i tanti disponibili, per svolgere l'attivita' di accoglienza profughi. Ce lo chiede sia la vocazione dell'area, che abbiamo il dovere di tutelare e implementare,  che ogni altra valutazione che sulla questione voglia essere logica, costruttiva e proficua e non mossa da approssimazione, pressappochismo e sciatteria».

 

 

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