CROTONE Il Tribunale di Crotone ha condannato 14 persone per il fallimento della "Soakro", la società che ha gestito il servizio idrico e di depurazione in città e in diversi comuni della provincia fino al gennaio del 2016, quando venne dichiarata fallita lasciando un buco quantificato in 49 milioni di euro. Tra gli imputati amministratori, dirigenti e sindaci che avevano guidato la società.
«Il 29 marzo (domani) si apre si apre il processo per gli indagati del fallimento della gestione e servizi di Crotone, una società florida che lavorava con coscienza sulle strade, nelle scuole, per la manutenzione del verde, controlli, verifiche… che “volutamente” gli amministratori che si sono succeduti l’hanno depauperata per poi affidare a privati i servizi in capo alla Provincia di Crotone». È quanto scrive in una nota l'Usb, Unione sindacale di base, in un comunicato stampa.
«Dopo circa 40 anni di onorata vita istituzionale e di governo di diversi enti pubblici e privati si è aperta anche per me, questa mattina, l’esperienza di un rinvio a giudizio per fatti inerenti la gestione del consorzio universitario di Crotone di cui sono stata presidente oltre 10 anni fa». È questo il commento di Marilina Intrieri su rinvio a giudizio deciso dal gup del Tribunale pitagorico.
«È giunta l’ora di certificare il fallimento dell’amministrazione Pugliese per manifesta incapacità amministrativa». Lo scrive il gruppo consiliare Forza Italia al Comune di Crotone. «Apprendiamo dai media – spiegano Torromino e Piuma – che il sindaco Pugliese ha in preparazione una manifestazione pubblica al fine di comunicare alla cittadinanza quanto la sua amministrazione abbia fatto in questi 18 mesi di governo della città. Accogliamo questa notizia con non poca perplessità, interrogandoci su cosa avrà da dire il sindaco e la sua giunta alla cittadinanza intera, cosa hanno fatto, di quale punto del programma elettorale portato a termine vorrà parlare, visto che in 18 mesi non un solo punto, non una sola promessa è stata portata a compimento, se non forse quelle personali assunte in campagna elettorale dalla famiglia Sculco. In questi 18 mesi abbiamo assistito solo a proclami, annunci, articoli di giornale, sui quali si enunciava “la qualunque”, nelle migliori delle ipotesi senza nessun seguito, in altri casi, invece, si è offesa l’intelligenza dei cittadini, annunciando l’esatto contrario di quanto poco tempo prima affermato. Questi 18 mesi sono sotto gli occhi di tutti i cittadini, caro sindaco, i quali oggi si sentono traditi, avendo creduto in un possibile cambiamento, nei proclami da Lei urlati in campagna elettorale, e che hanno certamente votato le persone ma, soprattutto, un programma elettorale, il suo! Quello della Prossima Crotone, fatto di speranze, che purtroppo ad oggi sono state completamente disattese. Purtroppo dobbiamo prendere atto che una sola cosa le è riuscita, signor sindaco: far rimpiangere la precedente amministrazione, ricordata più per la sua assenza ed inerzia che per altro. Non siamo solo noi a dirlo ma sono i cittadini che ogni giorno ascoltiamo e con i quali ci confrontiamo, i quali si sentono, addirittura, traditi, disillusi ed avviliti da questo governo cittadino, più famoso per i selfie che per le cose concrete fatte. Ad oggi non si può che constatare il completo fallimento di quella che doveva essere la nuova classe dirigente, quella che avrebbe dovuto liberare e rivoluzionare Crotone. Un’amministrazione, quella di Pugliese, guidata dalla “poderosa esperienza” politica di Enzo e Flora Sculco. Se al Sindaco Pugliese si può imputare l’inesperienza, la mancanza di polso, il disconoscere la macchina amministrativa e quindi l’incapacità di metterla in funzione producendo atti e non più solo articoli di giornale, di cosa invece si può ringraziare la famiglia Sculco? Cosa hanno fatto per Crotone? Quale progetto è stato presentato alla Regione ed approvato? Dov’è finito il Master Plan? Insomma di quale beneficio vive questa città e questa amministrazione avendo addirittura un consigliere regionale di maggioranza? Assolutamente nulla! Nel corso di queste settimane altri consiglieri comunali hanno evidenziato il fallimento di questa amministrazione, ma riteniamo necessario esprimere ulteriori e specifiche valutazioni: record assoluto di atti deliberati e poi ritirati, con l’aggravante dell’allontanamento del segretario generale Rosaspina dopo pochi mesi da quando lo stesso sindaco lo aveva scelto e nominato; mancato rispetto dei termini entro i quali assumere decisioni importanti e per le quali l’Ente viene continuamente diffidato ad adempiere dalla Prefettura; si continua a foraggiare economicamente l’Akrea senza che i servizi siano erogati per come dovrebbero e con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti; la formazione sistematica ed incontrollata di debiti fuori bilancio tale da minacciare gli equilibri finanziari dell’Ente; utilizzo delle Royalties spesso per iniziative con nessuna ripercussione permanente per il territorio ma solo per eventi non inseriti in un sistema di attrazione turistica serio e duraturo nel tempo. Si potrebbe continuare, per esempio, con la vicenda dell’aeroporto di Crotone perché politicamente strumentalizzata per fini politico-elettorali e non altro, con la bonifica, rispetto alla quale Crotone vedrà solo le briciole, come sempre! Evidenziamo, ancora, tra le cose promesse e non realizzate, la mancata approvazione del Piano regolatore del Porto di Crotone, del Piano strutturale comunale di Crotone, il mancato avvio della raccolta differenziata dei rifiuti etc... come tristemente noto agli operatori e cittadini crotonesi! Il gruppo consiliare di Forza Italia, dal canto suo, sta cercando in tutti i modi di fare bene il proprio lavoro, con iniziative, interrogazioni e mozioni: per esempio con la mozione sugli “No Hot Spot “, la Mozione su “Istituzione Regolamento comunale e garante disabili“, l’Interrogazione al sindaco Pugliese su “Inadempimenti obblighi delle società partecipate dall’Ente Comune di Crotone”, l’interrogazione al sindaco Pugliese sull’aeroporto Sant’Anna di Crotone, una richiesta di accesso agli atti per avere il bilancio Akrea spa 2016; ebbene, rispetto a tutto ciò dall’amministrazione Pugliese è giunto solo un silenzio assordante, in violazione del regolamento comunale e della normativa vigente. Infatti, da persone serie e concrete, abbiamo il brutto vizio di scrivere e non di parlare, senza dare fiato al nulla! Egregio sindaco Pugliese, questi sono solo alcuni dei suoi fallimenti oramai certificati. Osserviamo, e non farlo sarebbe impossibile per chi è in buona fede, come sia pericolosamente incline a realizzare “buchi finanziari per conto terzi” e contestualmente disegni clientelari altrui e che, in definitiva, la sua amministrazione sia purtroppo da considerare nociva e dannosa per gli interessi generali dei cittadini crotonesi, da Lei prima illusi e poi traditi! Forza Italia Crotone, a questo punto, chiede un atto di coscienza da parte del sindaco, che prenda atto della sua incapacità politica e soprattutto amministrativa, che si renda conto che questa città ha necessità di rinascere e rifiorire, che capisca che continuando ad amministrarla in questo modo la porterà alla “morte”. Così facendo, la città rimarrà nel baratro dal quale sarà di certo non impossibile ma sicuramente dura uscirne. L’atto di coraggio ed autocritica lo si chiede a tutta l’amministrazione, perché se è vero che il sindaco è il punto di riferimento, l’intera compagine sarà colpevole di aver avvallato la crisi sociale, morale ed economica che si aggraverà ulteriormente continuando di questo passo. Forza Italia chiede quindi di rimettere il mandato nelle mani degli elettori. Dal sindaco Ugo Pugliese, per quanto già espresso, esigiamo le dimissioni per manifesta incapacità amministrativa».
La Procura pitagorica chiede il “conto” sul fallimento dell’Aeroporto Sant’Anna Spa, la societa' che ha gestito lo scalo del capoluogo ionico fino all'aprile 2015. Il pm Gaetano Bono, titolare delle indagini, ha emesso un decreto di citazione a giudizio per 8 dei 9 indagati nell’inchiesta avviata nel luglio 2016 [LEGGI ARTICOLO] che aveva inizialmente coinvolto solo i presidenti del cda della Sant'Anna, ma che poi fu estesa anche ai compoeneti del cda dell’ex società aeroportuale. Dovranno rispondere di una pluralità di reati fallimentari che avrebbero commesso in qualità di amministratori. L’udienza davanti al Tribunale di Crotone è stata fissata per il 13 giugno 2018. Si tratta di Gianluca Bruno, vicepresidente del Cda della societa' dal 2010 al 2012 e dal 2014 al fallimento ed attuale sindaco di Isola Capo Rizzuto; Roberto Salerno, presidente del Cda dal 2010 al 2012; Cesare Spano', presidente del Cda dal 2012 al 2013 e consigliere dal 2010 al 2014, e i consiglieri di amministrazione dal 2010 al 2014 Gianni Mazzei, Salvatore Migale (ex sindaco di Cutro), Leonardo Sacco (ex governatore della Misericordia), Antonella Stasi (ex presidente facente funzioni della Giunta regionale) e Peppino Vallone (ex sindaco di Crotone).. Archiviata, invece, la posizione di Francesco Sulla (ex assessore regionale), in quanto, sebbene componente espresso dalla Regione nel cda, ha dimostrato di non aver mai preso parti a una sola riunione dell’organismo. «In particolare - scrive la Procura - è stato contestato il reato di bancarotta semplice perché, contravvenendo ai propri doveri di consiglieri di amministrazione, gli otto imputati hanno gestito la società aggravandone, con colpa grave, il dissesto, agendo in maniera antieconomica, senza alcuna realistica possibilità né di guadagno né quantomeno di pareggio, avendo (anche a fronte di una situazione patrimoniale già ampiamente compromessa ed in mancanza della necessaria ricapitalizzazione) stipulato nel 2013 un contratto con Ryanair che prevedeva il pagamento di ben 16 euro per ogni passeggero in partenza, nonché una convenzione antieconomica con Enav Sps cui si pagava un corrispettivo di 90.600 euro al mese. Una società, che ha accumulato un passivo di 8.700.000 euro e che, dunque, era gestita senza il minimo criterio di efficienza economica, omettendo tutte quelle iniziative (apertura di bar, esercizi commerciali o di fornitura di servizi ai viaggiatori, parcheggi a pagamento, ecc...) che non solo avrebbero un guadagno diretto, ma avrebbero incrementato il valore dello scalo e la sua appetibilità per gli operatori economici e per i viaggiatori. Ed avendo infine aggravato il dissesto della società presentando con grave ritardo la domanda di ammissione al concordato preventivo (6 giugno 2014), sebbene lo stato di crisi della società si protraesse già da oltre due anni; e continuando, con manovra dilatoria, a chiedere continue proroghe al giudice delegato fino a giungere a depositare la domanda di concordato solo in data 29 dicembre 2014, in mancanza di una realistica possibilità di successo, tanto che l’istanza veniva rigettata dal Tribunale di Crotone che, su istanza del pubblico ministero, dichiarava il fallimento della società».
La Procura della Repubblica di Crotone ha concluso le indagini sul fallimento della Sant'Anna spa, la societa' che ha gestito l'aeroporto del capoluogo ionico fino all'aprile 2015, quando e' stata dichiarata fallita dal Tribunale. Il sostituto procuratore Gaetano Bono ha iscritto sul registro degli indagati nove persone, ovvero tutti i componenti che si sono alternati nel consiglio di amministrazione della societa' aeroportuale ai quali contesta il reato di bancarotta fraudolenta e' per non aver impedito il dissesto della Sant'Anna spa, operando in mancanza di un adeguato capitale sociale pur essendo consapevoli dell'alto rischio di insolvenza della stessa societa'. E, in definitiva, per averne aggravato il dissesto. L'avviso di conclusione delle indagini e' stato notificato a Gianluca Bruno (attuale sindaco di Isola Capo Rizzuto e gia' vice presidente del cda), Roberto Salerno (gia' presidente del cda), Cesare Spano' (gia' presidente del cda) e ai consiglieri di amministrazione che si sono succeduti dal 2010 al 2014: Gianni Mazzei, Salvatore Migale (ex sindaco di Cutro), Leonardo Sacco (ex governatore della Misericordia), Antonella Stasi (ex presidente facente funzione della Giunta regionale), Francesco Sulla (ex assessore regionale) e Peppino Vallone (ex sindaco di Crotone). L'indagine, avviata nel luglio 2016, aveva inizialmente coinvolto solo i presidenti del cda della Sant'Anna spa che si erano alternati negli anni: Roberto Salerno, Cesare Spano' e Gianluca Bruno.