E' stato disincagliato dagli scogli lo yacht di 25 metri, a bordo del quale, giovedì scorso, 148 migranti sono giunti a Capo Colonna [LEGGI ARTICOLO]. Le operazioni, coordinate dalla Capitaneria di porto di Crotone, hanno viste impegnate una motovedetta della Guardia costiera ed il rimorchiatore portuale "Belrorie". Lo scafo è stato assicurato con cavi da traino e dopo ore di lavoro, è stato disincagliato e portato a Crotone prevenendo rischi di inquinamento marino nell'Area protetta di Capo Rizzuto.
Sarebbe morta schiacciata dalla calca sul barcone con il quale stava attraversando il Mediterraneo una ragazza nigeriana di 20 anni il cui cadavere era stato recuperato insieme ad altri due, e ad oltre 200 superstiti, su un mercantile battente bandiera panamense giunto ieri a Crotone. E' quanto è emerso dalle indagini della squadra mobile che sta compiendo accertamenti sulle circostanze della morte di tre persone i cui cadaveri sono stati raccolti dal mercantile da un'imbarcazione in viaggio dalla Libia all'Italia. Delle tre persone morte solamente una è stata identificata. Si tratta di M. Faith, nigeriana di 20 anni, la quale viaggiava con il fratello John, di 25 anni. Quest'ultimo ha riferito agli investigatori di avere appreso dagli altri migranti che la sorella avrebbe avuto, prima di morire, problemi respiratori, riconducibili verosimilmente alle esalazioni dovute al rovesciamento di una tanica di benzina all'interno del natante ed alla compressione esercitata dai compagni di viaggio a causa della calca creatasi in ragione del sovraffollamento all'interno del mezzo. Il pm di turno della Procura di Crotone deciderà nelle prossime ore se disporre l'autopsia sui tre cadaveri.
*Foto archivio
Si sono concluse nel porto di Crotone le operazioni di sbarco dei migranti giunti a bordo di un rimorchiatore dopo essere stati trasbordati dalla petroliera panamense "Prince I" che li ha soccorsi nel Canale di Sicilia mentre si trovavano su due gommoni [LEGGI ARTICOLO]. Cinque persone sono state ricoverate in ospedale, tre per le ustioni provocate dallo scarico dei motori del gommone e due donne in stato di gravidanza. Dei 211 migranti (190 uomini e 21 donne delle quali quattro incinte), cento verranno portati a Bologna. I minori, 23 in tutto, sono stati affidati, invece, alla Croce rossa che li sistemerà provvisoriamente all'interno di una palestra cittadina, mentre il resto del gruppo è stato condotto nel Centro di accoglienza di Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto (Crotone). Tutti i migranti sono apparsi molto stanchi e provati per il lungo viaggio compiuto in mare. All'arrivo in porto sono stati accolti dal dispositivo di accoglienza coordinato dalla Prefettura di Crotone, visitati e rifocillati.
I cadaveri di tre migranti, due donne ed un uomo, recuperati in mare nei giorni scorsi nel Canale di Sicilia durante operazioni di soccorso, sono stati sbarcati stamani nel porto di Crotone dalla petroliera battente bandiera panamense Prince I che ha partecipato all'intervento. Le salme sono state portate a terra da una vedetta della Guardia costiera e trasferiti all'istituto di medicina legale a Catanzaro. A bordo della nave ci sono 250 migranti che vengono trasbordati a terra da un rimorchiatore del porto.
Sono stati arrestati i tre cittadini ucraini trovati ieri mattina a bordo di un veliero al largo delle coste crotonesi poco prima che a terra, alla foce del fiume Neto [LEGGI ARTICOLO], venissero individuati 23 migranti, tra i quali una donna, tutti di nazionalità irachena. Dagli accertamenti fatti dai militari della GdF del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia e personale della squadra mobile di Crotone, infatti, sono risultati essere i presunti scafisti dello sbarco. Il viaggio, secondo quanto accertato, sarebbe iniziato una settimana fa da un'isoletta della Turchia. I migranti, per poter salire sulla barca a vela, in metallo, di una decina di metri e battente bandiera ucraina, hanno pagato quattromila euro a testa. A bordo dell'imbarcazione i finanzieri di un guardacoste, già al momento della prima ispezione in mare, avevano trovato indumenti e viveri, segno della presenza recente di altre persone.
Ventisei migranti di nazionalità irachena sono stati rintracciati stamani sulla foce del fiume Neto, a Crotone, dopo che un guardacoste del Reparto aeronavale della Guardia di finanza ha intercettato, a dieci miglia dalla costa, un veliero sospetto con tre cittadini ucraini a bordo. Gli agenti a bordo del guardacoste impegnato in operazioni di pattugliamento nella zona hanno ispezionato il veliero trovando all'interno indumenti e viveri, segni della presenza recente di altre persone a bordo. Intensificati i controlli nello specchio di mare antistante il fiume Neto, con l'arrivo di un'altra motovedetta, sono stati trovati sulla riva anche alcuni giubbotti di salvataggio. Successivamente sono stati individuati i migranti, tutti adulti e in buone condizioni. In corso le ricerche di altre persone che potrebbero essere allontanate dal luogo dello sbarco. Sui tre cittadini ucraini che erano a bordo del veliero, condotto dalla Guardia di finanza nel porto di Crotone, gravano forti sospetti. Ulteriori accertamenti sono in corso.