È arrivata questa mattina nel porto di Crotone la nave "Fiorillo" con a bordo 472 migranti. Sono 322 uomini, 132 donne e 18 minori provenienti da Libia, Eritrea, Somalia, Sudan, Etiopia e Yemen. Le operazioni di primo soccorso e assistenza, coordinate dalla Prefettura, sono state garantite da personale della Polizia di Stato, dell'Arma Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, nonché dal personale sanitario della Croce Rossa e dalle associazioni di volontariato. I migranti, dopo le attività di pre-identificazione, sono stati accompagnati presso il Cda-Cara "S. Anna" di Isola Capo Rizzuto (KR) dove prosegue l'attività di identificazione, fotosegnalamento e screening sanitario, in attesa del trasferimento della maggior parte dei citati migranti in strutture di accoglienza di altre regioni del territorio nazionale, secondo il piano di riparto predisposto dal Ministero dell'Interno.
Nella giornata di oggi, nell’ambito del dispositivo del soccorso internazionale, con l’attracco della motonave “Dignity one” in banchina, si sono completate le operazioni, avviate ieri, già con l’arrivo della nave “Bourbon argos” che hanno interessato il porto di Crotone. Entrambe le imbarcazioni sono da tempo attive nel canale di Sicilia con il diretto intervento, già nelle operazioni di soccorso, dei medici appartenenti all’associazione umanitaria “Medici senza frontiere” . Ciò ha consentito l’espletamento delle prime indagini sanitarie già in fase di traversata, cui ha fatto seguito quello dovuto dagli operatori del Suem 118 dopo lo sbarco. Le attività si sono svolte sotto il coordinamento della Prefettura che nella giornata di lunedì ha indetto una specifica riunione tra tutti i soggetti sottoscrittori del “protocollo operativo sbarchi” al fine di mettere a punto i dettagli organizzativi adeguati ai due concomitanti e ravvicinati eventi di sbarco, tenuto conto dell’elevato numero di migranti. Vi hanno partecipato altresì le associazioni di volontariato presenti sul territorio.
Il numero complessivo, a bordo elle due navi, è pari a 929, con un centinaio di minori non accompagnati. Le nazionalità interessate prevalentemente subsahariane comprendono, altresì, quelle destinate a raggiungere i Paesi dell’Unione, sulla base delle intese raggiunte in sede comunitaria lo scorso settembre, secondo il sistema fondato sulla distribuzione delle quote tra le nazioni. All’atto della discesa a terra il personale sanitario del Suem 118 che ha riscontrato condizioni generali di salute discrete, se contestualizzate al percorso migratorio di ciascuno dei passeggeri e al logorio fisico e mentale cui li espone. Erano presenti molte donne in stato avanzato di gravidanza tanto che una giovane donna, cui è stata ovviamente data priorità nell’assistenza, ha partorito subito dopo le operazioni di discesa in banchina. I minori non accompagnati, sono stati affidati ai servizi sociali del territorio per il collocamento presso gli impianti già esistenti nella provincia e preposti per la specifica accoglienza da destinare a tale tipologia vulnerabile di migranti. Le navi hanno raggiunto il porto di Crotone secondo gli indirizzi ministeriali che recano contestualmente un piano di riparto sul territorio nazionale. Il trasporto dei migranti verso le destinazioni assegnate, ove giungeranno secondo le direttive ministeriali accennate, è avvenuto con il coordinamento della Prefettura e con la collaborazione della Questura.
Una barca a vela con 33 migranti a bordo è stata intercettata la notte scorsa da due vedette della sezione operativa navale della Guardia di finanza di Crotone, in pattugliamento nello Ionio, in prossimità di Capo Colonna. Dopo aver abbordato il natante, che era condotto da due ucraini, i finanzieri hanno scoperto sottocoperta i migranti. Il veliero - un bialbero di 14 metri battente bandiera statunitense di Delaware con nome 'Bombero' - è stato condotto a Crotone e gli immigrati sono stati accolti dall'apparato predisposto dalla Prefettura. Al termine delle indagini, condotte dai finanzieri e dalla squadra mobile della Questura, i due ucraini sono stati arrestati. Tra le 33 persone che hanno viaggiato, per cinque giorni, sulla barca c'erano 9 minori e 10 donne. I migranti provenivano da Yemen, Somalia, Nepal, Afghanistan, Iran e Iraq. Il viaggio sarebbe partito da Izmir, in Turchia, a un costo di 8.000 dollari ciascuno. Nell’ultima settimana sono tre gli eventi, nella fascia dell’alto Jonio calabrese, che hanno riguardato migranti irregolari trasportati da “caronti” ucraini e, infatti, proseguono gli approfondimenti d’indagine, da parte delle Fiamme Gialle, per individuare l’organizzazione che, con tale sistematico modus operandi, lucra sul trasporto di persone che fuggono da paesi in guerra.
E' attraccata questa mattina al porto di Crotone nave Libra della Marina militare con i migranti soccorsi nel Canale di Sicilia, mentre si trovavano a bordo di 5 diverse imbarcazioni. Sono i 693 migranti di nazionalità in gran parte eritrea, siriana, nigeriana, bengalese. Con loro anche 43 minori non accompagnati, mentre tra le donne (110) due di loro sono incinte. Centosessanta migranti presentano la sintomatologia della scabbia. Il gruppo verrà condotto allo hub campo profughi di Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, ma qui rimarranno soltanto in 400, visto che le altre persone saranno condotte in altre regioni in base al piano predisposto dal ministero dell'Interno.
Le operazioni di assistenza sono state coordinate dalla Prefettura e svolte secondo le modalità del “protocollo operativo sbarchi”. Hanno inoltre partecipato oltre che le forze di polizia, le organizzazioni umanitarie stanziali nel Crotonese e personale del Suem 118. Quanto ai minori non accompagnati (cui la legge riconosce un titolo di soggiorno indipendentemente dalla formalizzazione di domanda di protezione internazionale), l'autorità di pubblica sicurezza ne ha curato l'affidamento ai servizi sociali direttamente nell'area portuale per il successivo inserimento nelle strutture, presenti nella provincia.
La Guardia di finanza e la Squadra mobile di Crotone hanno arrestato due cittadini ucraini con l'accusa di essere gli scafisti di uno sbarco di 16 migranti avvenuto poco prima ad Isola Capo Rizzuto. I due scafisti sono stati intercettati dai finanzieri del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia mentre si allontanavano dalla costa crotonese verso acque internazionali a bordo di un veliero dopo avere sbarcato i 16 migranti. L'operazione che ha portato all'arresto degli scafisti é scattata dopo che i carabinieri avevano segnalato la presenza dei migranti con gli abiti bagnati sul lungomare di Isola Capo Rizzuto. Dopo essere stata intercettata, l'imbarcazione con a bordo i due presunti scafisti é stata condotta dalla Guardia di finanza nel porto di Crotone. I due ucraini sono stati riconosciuti ed indicati come gli scafisti dagli stessi migranti. Il gruppo di immigrati sbarcato ad Isola Capo Rizzuto, di nazionalità siriana, é composto da due minori, sei donne ed otto uomini.
Sono stati individuati 3 scafisti per lo sbarco di ieri a Crotone [LEGGI ARTICOLO]. L'indagine è stata condotta dalla Squadra Mobile e dal personale della Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di Crotone, nonché dall’equipaggio del pattugliatore della Guardia di Finanza P01 “Monte Sperone”. Sono così sottoposti a fermo i cittadini egiziani Ahmed Salah, di 22 anni, Ahmed Howeg, di 27 anni e Hamada Muhammad, di 29 anni, ritenuti responsabili in concorso fra di loro del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in riferimento al gruppo di migranti (di nazionalità nigeriana, sudanese, ghanese, senegalese, gambese, malese, liberiana), soccorso in mare dalla motonave denominata “Tana Sea”, battente bandiera liberiana, e successivamente trasbordati sul citato Pattugliatore “Monte Sperone” approdato nel primo pomeriggio di ieri al porto crotonese. L'attività di ascolto dei migranti (iniziata a bordo nave e proseguita ininterrottamente sino a tarda notte) ha consentito agli investigatori di individuare, a fatica, tra i 349 migranti a bordo, coloro i quali si sono resi disponibili a fornire elementi utili per l’identificazione dei tre scafisti. Dall’ascolto dei migranti si è appreso che, gli stessi, dopo un’attesa più o meno lunga, erano salpati da una spiaggia sita nei pressi di Alessandria d’Egitto, nella notte del 12 maggio scorso, a bordo di un gommone e sono stati successivamente trasferiti sullo yacht (condotto con diversi ruoli dai fermati) in seguito soccorso in acque internazionali. Dopo le formalità di rito, i tre egiziani, sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Crotone per restare a disposizione dell’Autorità giudiziaria competente.