Un nuovo carico di migranti e' approdato poco dopo le 13 di oggi al porto di Crotone a bordo della nave irlandese "Samuel Beckett", proveniente dal Canale di Sicilia dove, in diverse operazioni, sono stati tratti in salvo i profughi. Il gruppo e' costituito da 653 persone (591 uomini, 41 donne e il resto bambini). A bordo della nave irlandese ci sono anche le salme di tre persone decedute in mare e i cui corpi sono stati recuperati dai soccorritori. Le operazioni di primo soccorso e assistenza, coordinate dalla Prefettura di Crotone, sono garantite dalla Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, e dal personale sanitario della Croce Rossa. I migranti saranno trasferiti, dapprima al centro di accoglienza di "Sant'Anna" di Isola Capo Rizzuto per le attivita' di identificazione e fotosegnalamento e, successivamente, in altre province in base al piano di riparto predisposto dal ministero dell'Interno.
È previsto per le ore 10 di domani 6 ottobre l’arrivo al porto di Crotone di circa 653 migranti a bordo della nave irlandese Samuel Beckett. Le operazioni di primo soccorso e assistenza, coordinate dalla Prefettura, sono garantite dalla Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, nonché dal personale sanitario della Croce Rossa. I migranti saranno trasferiti, dapprima presso il Cda/cara “S. Anna” di Isola Capo Rizzuto (KR) per le attività di compiuta identificazione e fotosegnalamento e, successivamente, in altre province in base al piano di riparto predisposto dal ministero dell’Interno.
Fermate tre persone considerate gli scafisti dello sbarco avvenuto ieri sera.
Intanto la Polizia di Stato e Guardia di Finanza hanno fermato tre persone considerati gli scafisti dello sbarco avvenuto ieri sera nel porto di Crotone con 120 migranti. Erano le ore 19 circa quando due motovedette della Guardia di Finanza e della Guardia costiera hanno condotto presso il porto pitagorico i migranti di varie nazionalità (in prevalenza iracheni, curdi, siriani ed iraniani) soccorsi in acque internazionali. I profughi, salpati nel corso della notte tra il 30 settembre e lo scorso 1° ottobre dalle coste turche e giunti, nel primo pomeriggio di ieri, a circa 65 miglia da Roccella Jonica (RC), avevano lanciato una richiesta di soccorso a seguito della quale sono stati tempestivamente intercettati e raggiunti. Erano a bordo di un’imbarcazione bialbero di colore blu, con struttura in legno di circa 20 metri (del tipo caicco). Una volta giunti nel porto di Crotone, personale della Squadra Mobile e militari della Guardia di Finanza (Sezione operativa navale di Crotone) hanno dato avvio a specifica attività d’indagine finalizzata alla ricerca ed individuazione degli scafisti. L’articolata attività investigativa si è prolungata sino alle prime ore della mattinata odierna presso il Cda/cara di Sant'Anna di Isola di Capo Rizzuto, dove i profughi sono stati condotti per essere sottoposti alle successive e conseguenziali procedure di identificazione. L'identificazione ha consentito, grazie anche alle dichiarazioni rese da alcuni dei numerosi migranti auditi, di individuare e sottoporre a fermo di indiziato di delitto i cittadini siriani Imaduldin Biek di 51 anni e Mohammad Damerjy di 26 anni, nonché il cittadino turco Ali Mohammed di 24 anni, ritenuti i componenti dell’equipaggio che ha condotto l’imbarcazione utilizzata per la traversata. Ultimati gli adempimenti di rito, i fermati sono stati ristretti presso la casa circondariale di Crotone, a disposizione del pubblico ministero Gaetano Bono che coordina le indagini.
La Guardia costiera di Reggio Calabria ha coordinato un intervento di soccorso a 289 migranti a bordo di un barcone diretto a Crotone. L'intervento é stato eseguito assieme ad unità navali dei carabinieri e della Guardia di finanza mentre il barcone con a bordo i migranti di trovava a 15 miglia dalla costa, in località "Capo Colonna".
Ci sono anche otto cadaveri (7 donne e un uomo) a bordo della nave della Marina Militare Italiana "Bordini" giunta al porto di Crotone dopo aver soccorso, nel Mediterraneo, 705 immigrati, quasi tutti di nazionalità subsahariana. Lo sbarco è iniziato con qualche ora di ritardo rispetto al previsto e, a causa dei problemi di manovra che ha avuto la nave, per la presenza di tante persone, si è proceduto al trasbordo degli immigrati, a gruppi di cento, su motovedette della Capitaneria che hanno fatto la spola fino alle banchine. Era presente, in porto, anche il questore di Crotone, Claudio Sanfilippo. Le operazioni di sbarco sono terminate intorno alle ore 15. Le fasi del dispositivo di soccorso, integrato dalle operazioni di screening sanitario cui i profughi sono stati sottoposti da parte del personale medico presente sul posto, si sono svolte nel rispetto delle condizioni di sicurezza, sotto il coordinamento della Prefettura di Crotone, con la collaborazione del Comune di Crotone, della Capitaneria di Porto, delle Forze di Polizia, dei Vigili del Fuoco, del Suem 118, della Protezione Civile, dell'Azienda sanitaria provinciale, delle associazioni di volontariato e delle organizzazioni umanitarie. Tra i migranti, 234 presentavano segni di scabbia. E’ stata subito avviata la procedura di fotosegnalamento presso il Cara di Isola di Capo Rizzuto, in qualità di Hub regionale. All’esito delle operazioni, gli extracomunitari saranno trasferiti in altre regioni d’Italia, secondo il seguente piano di riparto: 150 in Lombardia; 100 in Emilia Romagna; 50 rispettivamente in Liguria, Molise, Piemonte e Veneto. Altre 200 persone saranno trasferite dal prossimo sabato, secondo il seguente piano di riparto: 100 in Toscana; 50 rispettivamente in Basilicata e Umbria. Gli altri extracomunitari resteranno presso il Cara di Isola di Capo Rizzuto.
Polizia e Guardia di Finanza hanno fermato 4 presunti scafisti, uno dei quali era già stato arrestato, nel maggio 2015, in quanto membro dell’equipaggio dell’imbarcazione soccorsa l'altro ieri a Crotone [LEGGI ARTICOLO]. A seguito di articolata attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile e dal personale della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone, iniziata contestualmente all’operazioni di sbarco di 190 migranti di varie nazionalità giunti nel porto di Crotone a bordo del pattugliatore della Guardia Costiera CP 904 “Fiorillo” e proseguita nella giornata di ieri presso il Cda/cara S. Anna di Isola Capo Rizzuto, dove gli immigrati sono stati successivamente condotti per essere sottoposti alle prescritte procedure di identificazione, sono stati individuati e sottoposti a fermo di indiziato di delitto i cittadini egiziani Ahmed Mohamed Shaban di 34 anni , Ali Mahmoud di 22 anni, Magdi Mohamed cdi 21 anni e Ahmed Saed said di 39 anni in quanto ritenuti responsabili, in concorso fra di loro del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina del gruppo di migranti intercettati e soccorsi in acque internazionali a bordo di un peschereccio, in precarie condizioni di galleggiabilità, della lunghezza di circa 12 metri, mentre tentava di raggiungere l’Italia. Ad accertarlo sono stati gli accertamenti avviati dal personale dell'Ufficio Immigrazione, sul conto dei quattro cittadini egiziani, attraverso la consultazione del Sistema automatizzato di identificazione delle impronte “Afis”. In particolare Ahmed Mohamed Shaban aveva già fatto ingresso in Italia nel maggio del 2015 ed è risultato destinatario di più provvedimenti di espulsione, in particolare, da ultimo, quello emesso da parte del prefetto della Provincia di Taranto, ed eseguito da personale dell’Ufficio immigrazione della Questura di Brindisi, nello scorso mese di aprile del 2016. Il 22enne era stato, infatti, già sottoposto a fermo di indiziato di delitto in occasione dello sbarco di 203 migranti avvenuto il 30 maggio 2015 presso il porto di Crotone, dove era giunta la nave della Marina Militare belga denominata “Godezia” che aveva proceduto al soccorso dei passeggeri in acque internazionali a circa 191 miglia per 101° da Capo Passero. Ahmed Mohamed Shaban, anche in quella circostanza, era stato individuato quale membro dell’equipaggio che aveva condotto l’imbarcazione tratta in salvo dalla nave belga. Il giovane è stato, altresì, tratto in arresto per aver fatto, senza alcuna speciale autorizzazione, reingresso illegale nel territorio dello Stato, prima della scadenza del termine di anni cinque previsto dal menzionato decreto di espulsione. Dopo le formalità di rito i 4 sono stati associati alla casa circondariale di Crotone per ivi rimanervi, a disposizione del pubblico ministero Gaetano Bono (foto) che coordina le indagini.
Nella mattinata di ieri è giunta al porto di Crotone la nave “Fiorillo” con a bordo 190 migranti (177 uomini, 9 donne e 4 minori accompagnati), di etnia siriana, sudanese, egiziana, nigeriana ed altre in via di accertamento. Dopo le attività di sbarco, ed un primo screening sanitario, i migranti sono stati accompagnati presso il Cda-Cara di S. Anna di Isola di Capo Rizzuto (KR). Sette migranti, di cui due donne e cinque uomini, sono strati collocati presso l’infermeria del Cda per essere sottoposti a cure, mentre i restanti cittadini stranieri sono stati collocati presso le strutture in attesa della loro identificazione e fotosegnalamento.