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Mercoledì, 11 Settembre 2024

CRONACA NEWS

Un detenuto, in carcere da poche ore, si è impiccato nella notte nella casa circondariale di Crotone. A darne notizia è il Sappe (Sindacato autonomo polizia penitenziaria). Si tratta di un giovane del Crotonese, con problemi psichici e che già aveva tentato il suicidio in libertà, in carcere per il reato di maltrattamenti in famiglia.

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whatsapp facebookSANTA SEVERINA - Una minorenne ha tentato il suicidio tagliandosi le vene e ha poi avvertito un amico che aveva conosciuto su Facebook, inviandogli anche una foto delle ferite che si era procurata. Il giovane, allarmato per quanto stava accadendo, ha telefonato subito ai carabinieri, il cui tempestivo intervento, messo in atto utilizzando facebook e whatsApp ha consentito di salvare la ragazza. É accaduto a Santa Severina. I carabinieri, dopo avere individuato la casa della ragazza, hanno suonato alla porta. La madre della minore, che ha aperto, non sapeva nulla, riferendo ai militari che la figlia si trovava nella sua stanza. Ignaro della situazione pure il padre della giovane, che era anche lui in casa. I carabinieri sono entrati ed insieme ai genitori hanno raggiunto la ragazza, trovandola in una pozza di sangue. La giovane é stata portata in ospedale, dove i medici sono riusciti a bloccare l'emorragia. L'episodio, così, si é risolto senza conseguenze gravi.

 

 

 

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carabiniere sventa suicidoAnziano tenta il suicidio, per fortuna viene salvato da un carabiniere libero del servizio. Poteva essere una tragedia quella sfiorata alcune mattine fa, nel popolare quartiere Vescovatello di Crotone, intorno alle 7.30. Un Carabiniere mentre saliva sulla propria autovetture con i figlioletti per condurli a scuola, nel transitare per una una stradina del quartiere popolare, è stato attirato dalle urla di un’anziana signora all’interno di un portone condominiale. Arrestata la sua autovettura, il militare in borghese si è precipitato all’interno dell’androne condominiale, dove rinveniva un anziano signore che penzolava, agonizzante, con una corda appesa al collo dalla ringhiera del piano rialzato. Dopo un primo e comprensibile attimo di sconcerto, il militare si è precipitato ai piedi dell’anziano e, grazie alla sua prestanza fisica, con un braccio è riuscito a risollevare l’uomo per evitare il soffocamento ormai in atto, con l’altra mano, invece, non senza difficoltà ha slegato il nodo con cui la corda era legata alla ringhiera. L’uomo sofferente, ma ancora in grado di respirare, è stato quindi fatto stendere per terra, mentre erano già stati allertati il servizio 112 e 118. Una volta giunti sul posto i sanitari hanno deciso per l’immediato trasporto dell’uomo, un signore di 82 anni, in pronto soccorso. Qui l'anziano è stato ricoverato non in pericolo di vita, per gli accertamenti tanto dal punto di vista fisico quanto psichiatrico. Sembra infatti che l’uomo sia stato provato nella sua vita da lutti e gravi momenti di difficoltà, per cui da tempo versava in uno stato depressivo. I medici hanno confermato che l’intervento tempestivo del militare era stato provvidenziale per salvare la vita all’anziano, perché in presenza di ulteriori pochi istanti di trazione e soffocamento con la corda, si sarebbe arrivati a sicura morta o per asfissia o per una frattura dell’osso del collo. Il militare in questione, con una lunga esperienza operativa sulla strada a bordo delle “gazzelle” del Nucleo Radiomobile, dopo aver accertato lo stato di salute dell’anziano signore, ed aver accompagnato i propri figlioletti a scuola, si è presentato in Caserma per svolgere regolarmente il proprio turno di servizio. L’Appuntato ha ricevuto poi una telefonata direttamente dal comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, il quale si è detto orgoglioso di avere militari così speciali e intraprendenti; i suoi superiori gerarchici hanno già inoltrato proposta per un encomio solenne per il militare che non è nuovo a gesti nobili che vanno oltre quelli che possono sembrare i limiti dei doveri istituzionali dei Carabinieri. Mesi fa, infatti, durante l’espletamento di un servizio di perlustrazione esterna, l’appuntato rintracciò un uomo in evidente stato di disorientamento psichico; lo stesso militare chiamò un’ambulanza che si prese carico dell’uomo, un 40enne con alcuni problemi di salute residente nel Bergamasco, che in un momento di minore lucidità aveva preso il pullman e senza apparente motivo era giunto fino a Crotone. L’appuntato, terminato il suo orario di servizio, si è recato quindi privatamente presso il pronto soccorso, per conoscere eventuali novità sull’uomo, che tuttavia era stato appena dimesso dal nosocomio. Messosi con la propria autovettura personale alla ricerca nuovamente dell’uomo, lo ha rintracciato sulla statale 106. Qui con tanta pazienza e buon senso ha convinto l’uomo a far ritorno a casa, facendosi fornire il numero di telefono dei genitori che sono stati subito contattati e rincuorati. Ed ancora, lo stesso appuntato ha offerto all'uomo da mangiare (pagando di tasca propria la cena, un pacchetto di sigarette e il biglietto di ritorno con il pullman) e ha stazionato presso la fermata del pullman fino a quando non ha avuto la certezza che il mezzo fosse partito quella notte stessa con l’uomo a bordo. La mattina dopo, uno scambio di telefonate con gli anziani genitori - chiaramente grati per questo gesto di particolare umanità -, dava la conferma che l’uomo era ritornato sano e salvo a casa. Per questo atto di assoluta generosità, l’appuntato è stato premiato, lo scorso giugno, in occasione della festa dell’Arma (foto in allegato) a Crotone come simbolo encomiabile di tutti i Carabinieri che svolgono un servizio non solo di protezione e sicurezza ma anche di vicinanza sociale nei confronti dei più deboli ed indifesi delle comunità presso cui prestano la loro attività istituzionale.

 

 

 

 

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guardia costiera vedettaErano da poco passate le 20 di ieri sera quando un individuo di cui non sono ancora state rese la generalità ha deciso di compiere l'atto estremo. È stato il personale della Questura di Crotone, su segnalazione dei famigliari, ad allertare a quell'ora la sala operativa della Capitaneria di porto. La chiamata segnalava un presunto suicidio nelle acque del bacino commerciale del porto di Crotone. Secondo le dichiarazioni dei famigliari, l’individuo aveva manifestato intenti suicidi dichiarando di voler attuare il suo proposito all’interno del porto. Sul luogo della segnalazione, sono subito stati rinvenuti gli effetti personali dello scomparso. Intanto un’autopattuglia raggiungeva la zona, mentre la Capitaneria disponeva l’intervento della motovedetta SAR CP873 per pattugliare l’intero specchio acqueo. Contestualmente, il personale della sala operativa ha provveduto ad allertare i sommozzatori portuali per organizzare le ricerche in acqua. La scarsa visibilità dovuta alle ore notturne non ha consentito un impiego immediato e sicuro dei sommozzatori. Le operazioni di ricerca sono state così pianificate per la mattina successiva. Alle 7 del mattino di oggi, i sommozzatori intervenuti si sono nuovamente immersi nelle acque portuali, mentre la motovedetta CP873 scandagliava con le apparecchiature elettroniche i fondali del bacino. Grazie ai risultati forniti dall’ecoscandaglio di bordo, i sub sono quindi riusciti a individuare il disperso e hanno provveduto a recuperarne la salma riportandola in superficie. Allertato il magistrato di turno, questi, ha disposto la perizia medico legale e gli accertamenti di rito che tuttora sono in corso.

 

 

 

 

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via santantonio2Un uomo di 79 anni, G. S., è stato trovato cadavere, intorno a mezzogiorno, a Crotone, nella sua abitazione di via Sant'Antonio al civico 40. A trovare l'uomo esanime è stata la sua badante che, come di consueto, si era recata presso l'abitazione per prestare assistenza all'anziano. Aperta la porta, però, la donna ha effettuato una triste scoperta: a quanto pare l'uomo avrebbe deciso di togliersi volontariamente la vita, legandosi un cappio alla gola. È stata quindi la donna ad allartare le Forze dell'ordine. Sul posto sono subito intervenute le volanti della Polizia. I rilievi degli uomini della Polizia Scientifica sono ancora in corso coordinati dal pm di turno Luisiana Di Vittorio. L'uomo era vedovo e senza figli. Al momento dell'ingresso degli uomini della Polizia, l'appartamento non presentava segni di effrazione ed era in ordine. Anche questo fa presupporre agli inquirenti che il 79enne abbia deciso di togliersi la vita volontariamente.

 

 

 

 

 

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