L’avventura parte con un adrenalinico tuffo nel divertimento del passato: montagne russe, antesignane del nostro ottovolante e proprio per questo piuttosto estranee alla logica della sicurezza odierna, campeggiano in tutta la loro sferragliante, mostruosa, bellezza.
Chi cerca il brivido lo trova sempre, ammoniscono i sinistri personaggi dell’albo, e qui, come sempre accade nel genere horror e non solo, molti percepiscono di esistere solo difronte allo shock, all’orrore, alla consapevolezza della brevità della vita e della fragilità del nostro misero involucro di pelle, organi e sangue.
I cattivi verranno puniti, ma anche, come direbbe Lucio Dalla, “i cretini di ogni età”: in tal senso, l’horror raramente ammette accezioni. I disegni di Fortunato incorniciano perfettamente, tra chiaroscuri artistici, lampi di luci e tratteggi arpeggiati liberty, una storia intensa di perversione ordinaria e innocenza straordinaria, come spesso Boselli ci sa regalare dalle pagini di Dampyr. Non perdetelo.