Il Fratino torna a nidificare nel Crotonese: ''Circolo Ibis'' attiva tutela nido
CROTONE Per il terzo anno consecutivo il "Circolo Ibis per l'ambiente Odv" di Crotone ha individuato grazie all'aiuto del cittadino Christian Greco, un nido del rarissimo fratino (Charadrius alexandrinus). Il rinvenimento, così come per gli anni passati, è avvenuto sulle coste del litorale a nord della città Crotone.
Il Circolo Ibis ha subito attuato le procedure previste dal protocollo Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) per il monitoraggio del fratino. Pronta la risposta di istituzioni e Forze dell'ordine che, nel pomeriggio di venerdì 5 aprile, si sono immediatamente recati sul posto, accompagnati dai volontari del Circolo Ibis, per mettere in sicurezza l'areale di nidificazione, secondo le indicazioni fornite dal protocollo Ispra.
Presenti assieme al presidente del Circolo, Girolamo Parretta, l'assessore all'Ambiente del Comune di Crotone, Angela De Renzo, una pattuglia dei Carabinieri del Comando provinciale e del nucleo forestale, altre pattuglie della Guardia costiera, della Polizia locale e un rappresentante dell'Area marina protetta "Capo Rizzuto".
L'assessore De Renzo, nello stesso pomeriggio, ha sollecitato nel merito il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, il quale ha assicurato come nelle prossime ore emanerà un'apposita ordinanza d'interdizione dell'areale per i 30 giorni necessari alla schiusa delle uova.
Il Fratino è diventato dal 2016 un indicatore della Fee, organismo internazionale che assegna la Bandiera Blu, per certificare la buona qualità ambientale dei litorali. Questo esemplare è un piccolo "limicolo" cosmopolita che predilige per la riproduzione le rive del mare e dei laghi, gli estuari, le saline, le lagune salmastre e i campi con vegetazione rada. È attualmente tra le specie nidificanti costiere più minacciate in Europa: la maggior parte delle popolazioni nidificanti, compresa quella italiana (Nardelli et al. 2015), è infatti diminuita drasticamente negli ultimi decenni, a causa del disturbo arrecato dalle attività umane, della predazione da parte di specie invasive, della perdita e del degrado dell'habitat.
In conseguenza del suo stato di conservazione, il fratino gode di una protezione completa in Europa. È inserito nell'Allegato I della Direttiva Uccelli 2009/147/Cee, nell'Appendice II della Convenzione di Berna, nell'Appendice II della Convenzione di Bonn, ed è classificato come Specie di preoccupazione europea (Spec) al livello "3", con trend demografici negativi. In Italia è protetto dall'Art. 2 della L. 157/92, ed è inserito nella Lista rossa nazionale come "in pericolo" (Gustin et al. 2019).
Il monitoraggio della popolazione nidificante è ritenuto di massima importanza sia per una stima dell'abbondanza di popolazione e dell'estensione dell'areale di nidificazione (utili al fine del calcolo dei trend a breve e a lungo termine), sia per una valutazione dei parametri riproduttivi in presenza di determinate caratteristiche ambientali e antropiche (utili per la valutazione delle minacce alla sua conservazione).
Il Circolo Ibis rende noto che, in accordo con le Forze dell'ordine, continuerà a monitorare l'areale nel periodo necessario alla schiusa delle uova.