Arci Crotone non partecipa al bando del Comune: «E' finanziato con i soldi dell'Eni»
CROTONE L'Arci Crotone comunica di «non aver partecipato al bando indetto dal Comune di Crotone, Servizio 2.3 "Pubblica istruzione, turismo, cultura, sport, spettacolo", per l'assegnazione di contributi economici a favore di progetti e/o iniziative di intrattenimento e spettacolo per l'anno 2024».
La decisione di non partecipare è motivata dal fatto che «il bando è finanziato con soldi di un accordo tra il Comune di Crotone e l'Eni, tra l'altro senza la ratifica del Consiglio comunale».
L'Arci Crotone «non se la sente di utilizzare fondi provenienti da un'azienda che, dopo più di 20 anni, non ha provveduto alla bonifica dell'area Sin di Crotone, lasciando la città e i suoi abitanti in una situazione di grave rischio ambientale».
«Siamo profondamente delusi - commenta l'Arci - dal fatto che, nonostante le numerose richieste della comunità locale, l'Eni e le istituzioni locali e nazionali abbiano ignorato la necessità di bonificare l'area e garantire la sicurezza e la salute dei cittadini. Inoltre, riteniamo che i fondi previsti dal bando non siano sufficienti a promuovere iniziative significative nel campo culturale e sociale. Con soli 50.000 euro a disposizione su questo bando, non si può fare molto per sostenere la crescita e lo sviluppo della città», sostiene l'Arci.
«Abbiamo preferito rinunciare - sottolinea l'Arci - alla possibilità di ottenere finanziamenti attraverso questo bando, perché siamo fermamente convinti che la cultura non possa essere comprata a poco prezzo e che sia indispensabile un impegno significativamente più grande da parte delle istituzioni che operano sul territorio».
«Rimaniamo in attesa che l'Eni e le istituzioni competenti - conclude l'Arci - si assumano le proprie responsabilità e garantiscano la bonifica dell'area Sin di Crotone, contribuendo effettivamente allo sviluppo economico e sociale della città e della sua popolazione».