In funzione da oggi la Centrale operativa territoriale di Crotone: il taglio del nastro
CROTONE È operativa da questa mattina sul territorio di Crotone la Cot, la Centrale operativa territoriale di Crotone. Si tratta della prima attivata tra le ventuno programmate in Calabria dal Piano operativo regionale del Pnrr, approvato dal governatore Roberto Occhiuto, in qualità di commissario ad acta.
Questa mattina il taglio del nastro da parte del commissario straordinario dell'Asp pitagorica, Antonio Brambilla, cui hanno preso parte anche, fra gli altri, Licia Perropulacos, Consulente regional Pnrr per l'Edilizia sanitaria, il direttore medico di presidio Lucio Cosentino, il direttore del distretto unico Pietro Brisinda, il vicepresidente della Provincia di Crotone, Fabio Manica, l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Crotone, Filly Pollinzi e il consigliere provinciale, Raffele Gareri, il sindaco di Roccabernarda, Luigi Foresta e gli infermieri dell’ex Centrale operativa del 118 che coordineranno la Cot.
La Cot di Crotone è stata allestita nella porzione dell’edificio che ospita il 118, alcuni ambulatori e il Csm, in via delle Nazioni unite, all'inizia di Farina. Secondo quanto riferito dall'Azienda sanitaria, la struttura presenta dimensioni idonee e posizione strategica, trovandosi in un quartiere periferico, ma con ingresso diretto dalla strada principale che è servita dai mezzi pubblici.
La Cot ha una dimensione di oltre 130 metri quadrati netti, dei quali circa 75 sono riservati alle stanze di coordinamento, di monitoraggio ed all’ufficio tecnico informatico.
I lavori di ristrutturazione e di adeguamento degli ambienti e dell’impiantistica - sottolinea la nota -, per i quali sono state utilizzate risorse europee pari a circa 170.000 euro, sono iniziati a giugno 2023 e sono terminati a marzo 2024.
Gli interventi di interconnessione, ossia piattaforma software, centrali telefoniche e telefoni voip, sono stati realizzati con 240.000 euro provenienti dai fondi Pnrr e circa 70.000 euro di risorse dell’Azienda sanitaria provinciale Crotone. L’Asp ha provveduto inoltre, con risorse proprie, anche alla manutenzione dell’impianto di climatizzazione, alla fornitura delle work station, degli apparati telefonici, delle periferiche e dei software, alla messa in funzione generale delle attività, ai collegamenti di rete ed alla fornitura di un gruppo di continuità per la linea emergenza, in supporto al gruppo elettrogeno.
«È la Sanità che si avvicina ai cittadini - ha spiegato il commissario Brambilla -, riducendo la spesa e la pressione sugli ospedali e garantendo lo sviluppo coordinato dell’assistenza territoriale».
La struttura di Crotone non sarà l'unica presente sul territorio. È infatti in via di ultimazione l'altra Cot prevista a Mesoraca. In estrerma sintesi, la Cot svolgerà la funzione di coordinamento della presa in carico dei pazienti e di raccordo tra servizi e professionisti, attraverso un modello organizzativo innovativo, al fine di assicurare continuità, accessibilità e integrazione dell’assistenza sanitaria e sociosanitaria, assicurando gli standard di interoperabilità e l'interfaccia con gli ospedali e la rete dell’emergenza-urgenza.
«Oggi inauguriamo la Cot di Crotone - ha affermato il commissario Brambilla - che ha la funzione di raccordo tra il livello ospedaliero e i servizi territoriali. Iniziamo dalle dimissioni protette, quindi favoriamo la presa in carica in modo continuativo dei soggetti fragili che, dopo la valutazione che precede le dimissioni dall’ospedale, saranno trasferiti in strutture riabilitative. Stiamo lavorando anche per strutturare il percorso verso il domicilio dei pazienti, in modo che si concretizzi la continuità ospedale-territorio. Partire per primi in Calabria - ha aggiunto - significa anche testare il servizio, dietro al quale ci sono tanti documenti e strumenti informatici e poter offrire quindi alla Regione ed alle altre Asp la valutazione delle criticità che si possono riscontrare in questo percorso articolato e innovativo».
Il commissario ha specificato che il personale impiegato nella Cot è prevalentemente infermieristico: «Utilizzeremo infermieri che lavoravano nella centrale operativa del 118 - ha detto Brambilla - in grado di seguire il paziente nelle varie fasi di gestione delle problematiche, in quanto hanno già esperienza nella presa in carico delle persone e nei rapporti con le strutture territoriali».
Petropulacos, che ha portato i saluti del presidente Occhiuto, ha sottolineato che quella della Cot di Crotone è la prima realizzazione edilizia concreta del Pnrr, per altro nei tempi stabiliti. «Si tratta di realizzazioni impegnative dal punto di vista dell’organizzazione - ha commentato - ma che mirano a fare in modo che i pazienti fragili e le loro famiglie non cadano nei buchi che vengono spesso a crearsi nei passaggi fra domicilio, ospedale e strutture. La mappatura dei servizi di buon livello che si sta facendo - ha aggiunto la consulente - serve proprio a fare in modo che i pazienti ed i familiari non si sentano smarriti e che vengano indirizzati e guidati nei trasferimenti fra i vari livelli di cura».