I dipendenti del Comune di Crotone "bocciano" l'amministrazione Voce
L'esito del questionario per valutare lo stato di benessere organizzativo somministrato in forma anonima dal Cug: hanno risposto 139 lavoratori su 289 assunti
CROTONE Scarse condizioni di sicurezza, disuguaglianze nella distribuzione dei carichi di lavoro, iniqua valorizzazione del merito e inappropriatezza dei percorsi formativi che portano a stress sul luogo di lavoro con difficoltà nei rapporti tra colleghi e con l'utenza. È questo il risultato di un questionario somministrato in forma anonima, a partire dal giugno 2024, dal Comitato unico di garanzia del Comune di Crotone ai dipendenti. Su 289 lavoratori in forza all'Ente di piazza della Resistenza sono stati consegnati 139 questionari.
Lo scopo era quello di valutare lo stato di benessere organizzativo percepito dai dipendenti rispetto all'azione portata dall'amministrazione comunale sulla gestione del personale. Un approccio che sembrerebbe non sia andato molto a genio al sindaco Vincenzo Voce che, ospite dell'assemblea sindacale e dopo essere giunto in ritardo, pare si sia posto subito critico con il tavolo della presidenza, definendolo una “teatrino”. Un atteggiamento di irascibilità che, oltre a stracciare i buoni intenti dell'iniziativa, pare abbia anche richiamato l'intervento dei “suoi” dalle stanze adiacenti la sala consiliare per rimettere i lavori sui binari del corretto confronto sindacale tra le parti.
Cos'è il Comitato unico di garanzia del Comune?
«Venerdì 31 gennaio scorso - informa una nota dell'organismo interno - il Comitato unico di garanzia del Comune di Crotone ha presentato presso la Sala consiliare, gli esiti dell'indagine sul benessere organizzativo promossa dallo stesso Cug tra i dipendenti comunali, nel corso dell'anno 2024. La ricerca è stata condotta, a partire dal giugno scorso, attraverso la diffusione di questionari anonimi, con la finalità di acquisire le informazioni necessarie per valutare in quale misura l'amministrazione promuova e curi il benessere organizzativo, inteso come benessere fisico, psicologico e sociale di tutto il personale, partendo dall'assunto che motivazione, collaborazione, coinvolgimento, corretta circolazione delle informazioni e fiducia tra personale e vertici concorrono a migliorare il benessere e la soddisfazione del singolo dipendente, nonché ad aumentare la produttività, la crescita e l'efficienza della Pa (Pubblica amministrazione, ndr)».
Dipendenti insoddisfatti e stressati
«Nel corso dell'Assemblea dei lavoratori - riferisce la nota -, appositamente convocata dalla Rsu, Roberto Scalera, è stato illustrato come tali aspetti incidano direttamente sulla produttività dei dipendenti e sul perseguimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi dell'Ente, quindi sulla capacità di erogare servizi più soddisfacenti per l'utenza e di generare valore pubblico per la collettività».
«I Cug sono, infatti, comitati paritetici - entra nel merito la nota - costituiti all'interno delle Amministrazioni pubbliche con compiti propositivi, consultivi e di verifica in materia di pari opportunità e di benessere organizzativo proprio con l'obiettivo di contribuire all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, agevolando l'efficienza e l'efficacia delle prestazioni e favorendo l'affezione al lavoro, garantendo un ambiente lavorativo nel quale sia contrastata qualsiasi forma di discriminazione per lavoratori e lavoratrici».
La composizione del Cug nel Comune di Crotone
«Per attuare tali compiti - prosegue la nota - i componenti del Cug Filomena Bastone, Linda Benincasa Annagiulia Caiazza, Manlio Caiazza, Daniela Corasaniti, Mirella Demeco, Debora Drago, Vincenzo Malacari, Antonietta Villirillo e Giuseppina Treccozzi hanno elaborato il questionario al fine di monitorare la percezione del personale e farsi interlocutori con amministrazione, dirigenti e datore di lavoro per la proposizione di misure migliorative per garantire un'ottimizzazione del lavoro e dei servizi comunali».
«La raccolta e l'analisi - sottolinea la nota - dei dati all'interno del Comune e le stesse questioni sollevate dai lavoratori che hanno partecipato all'Assemblea, ha permesso di mettere in evidenza alcune criticità esposte dai componenti del Cug, in particolare con riferimento a: scarse condizioni di sicurezza e cura della salute sul luogo di lavoro (soprattutto nelle sedi decentrate), disuguaglianze percepite nella distribuzione dei carichi di lavoro e iniqua valorizzazione del merito, poca coerenza dei percorsi formativi e di aggiornamento rispetto ai compiti che il personale è effettivamente chiamato a svolgere, soprattutto in relazione alle modalità di gestione dei rapporti con l'utenza».
Le avvertenze del Cug sugli effetti negativi emersi dalle risposte fornite
«È stato peraltro evidenziato - avverte la nota del Cug - come tali lacune comportino il rischio di conseguente stress correlato e di difficoltà nei rapporti tra colleghi e con gli utenti-cittadini. Due importanti dati positivi emersi dall'indagine sono invece il senso di orgoglio maturato dai dipendenti nel prestare servizio presso l'ente Comune e la fiducia nelle competenze non solo tecniche, ma anche di ascolto dei dirigenti».
«Nel corso dell'Assemblea i componenti del Comitato - conclude la nota - hanno anche sollecitato l'Amministrazione a curare l'area del sito istituzionale dedicata al Cug così da permettere non solo la pubblicazione dei dati raccolti, ma anche per diffondere la conoscenza sulla possibilità di attivare interventi da parte del Cug e facilitare la condivisione di esperienze positive e pratiche innovative».