L'arte bianca
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CROTONE «L'incontenibile desiderio di visibilità dell'amministratore di Sorical ha prevalso, ancora una volta, sul buon senso e sull'esigenza di affrontare la questione irrisolta della gestione transitoria del servizio idrico integrato che Congesi (e non certo Sorical) sta garantendo nel Crotonese, senza atti che ne regolamentino le modalità ed i costi». È quanto scrive in una nota Claudio Liotti, presidente del Congesi, il consorzio che gestisce il servizio idrico integrato per 14 Comuni del Crotonese.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

«Sorical ed il suo amministratore Calabretta – scrive -, spalleggiati da qualche sodale politico locale, ancora una volta cercano di mistificare la realtà costruendo una verità che non esiste. Basta leggere l'ordinanza del Consiglio di Stato per capire che non è stata certificata alcuna regolarità dei decreti commissariali di Arrical, ma che è stato semplicemente ritenuto opportuno rinviarne l'approfondimento all'udienza di merito, risultando al momento prioritario completare la transizione al gestore unico».

Tavolo tecnico per il subentro di Sorical a Congesi

«Sorical  non è ancora in possesso di alcun titolo esecutivo»

«Sbandierare ad ogni occasione – stigmatizza Liotti - l'esistenza di un debito "abnorme" di Congesi nei confronti di Sorical cozza con il fatto che Sorical, nonostante promuova ripetute iniziative giudiziarie, non è ancora in possesso di alcun titolo esecutivo, a testimonianza che vi sono ragioni di fondatezza nelle contestazioni che Congesi muove nei confronti di tale presunto debito. Del resto – sostiene Liotti - ricordiamo tutti che anche il Tribunale di Crotone Sezione Fallimentare ha respinto la richiesta di Sorical fatta al precedente gestore per il pagamento degli oltre 35milioni di euro proprio perché tali somme non erano certe, eppure Sorical non fa che riprendere questo passaggio travisandolo a proprio piacimento». 
«Non è Sorical che sta garantendo il servizio pubblico essenziale nei Comuni della provincia di Crotone – rende noto Liotti -, sebbene, si ricorda, il servizio a Sorical, da parte del commissario Arrical, è stato affidato dal 1° gennaio 2023, ma Sorical non è subentrata, costringendo Congesi a gestire ed a farsi carico degli oneri della gestione. Congesi ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per continuare a garantire un servizio economicamente non sostenibile, soprattutto se si pensa che la materia prima del servizio, l'acqua, ha subìto, da parte di Sorical, una speculazione economica che ha portato i costi a più del doppio di quanto è il suo valore di produzione». 
«Per il subentro, Congesi – incalza Liotti - è dovuta ricorrere alla richiesta di attivazione dei poteri sostitutivi da parte della Regione Calabria e del Ministero preposto per costringere il gestore unico regionale Sorical a prendere il servizio che gli compete per legge. Su questo aspetto si ricorda che nel 2011 il paese era stato chiamato a pronunciarsi, tramite referendum popolare, sulla questione che l'acqua è un bene pubblico e così è stato sancito, per la qualcosa sull'acqua non poteva essere fatta alcuna speculazione economica». 

«Le perdite in rete riguardano circa il 50% dell'acqua immessa»

«In Calabria – commenta amaro Liotti - non è stato così! Congesi, come qualunque altro gestore di questa Regione, ha gestito un servizio che non poteva essere in sostenibilità economica; le perdite in rete riguardano circa il 50% dell'acqua immessa, gli impianti sono obsoleti, nessun depuratore, sollevamento e potabilizzatore è dotato di risorse energetiche proprie». 
«Congesi, affidataria del servizio, non ha potuto attivare – rende noto Liotti - alcun finanziamento pubblico in forma diretta in quanto a ciò era deputata la Regione Calabria e la stessa Sorical, che, da convenzione di affidamento del servizio, ricevuta dalla stessa Regione Calabria, nella provincia di Crotone ha investito poco o nulla. Ed in questo quadro di sfacelo del sistema idrico calabrese, l'amministratore Calabretta dice un'altra non verità: è Congesi che, per come ha potuto, ha garantito con le proprie maestranze il servizio pubblico essenziale, coprendo le inadempienze dei vari soggetti deputati». 
«Ancora una volta a Congesi – contesta Liotti - vengono addebitati fatti non veri. Vengono accesi i riflettori sempre sui debiti di Congesi nonostante siano in accertamento giudiziario richiesto dalla stessa Sorical mentre si omette, volutamente, di parlare dell'ingente massa debitoria che Sorical ha e che grava su tutti i cittadini calabresi e sui bilanci della Regione Calabria che, nonostante tutto, gli ha affidato in house il servizio idrico integrato regionale. Volutamente si omette di dire che Sorical, pur percependo i finanziamenti pubblici, non gestisce il servizio che ha lasciato a Congesi, così come si omette di dire che Congesi è titolare di ingenti crediti su cui ha definito il percorso, lungo e tortuoso, per la riscossione coattiva che sta facendo in ottemperanza alla normativa Arera unitamente alle chiusure delle utenze allacciate abusivamente alla rete idrica cittadina e di quelle in mora con i pagamenti. Basta mistificazioni, basta bugie». 

«No alle polemiche, pensiamo a completare il percorso»

«Responsabilmente Congesi – contrattacca Liotti - ha condiviso in pieno lo spirito riformatore della legge regionale 10/2022 e si sta finalmente definendo il passaggio del servizio, nella speranza che il gestore unico regionale, rispettando ed applicando le norme, subentri nella gestione, negli asset e nel personale e che crei le condizioni per dare un servizio all'altezza per i cittadini calabresi. Invece di fare polemiche sterili ed inutili, pensiamo sia più opportuno concentrare le energie di tutti nel completare questo fondamentale percorso, dando, per come dice Calabretta, garanzie ai lavoratori come prescritto dalla legge, e questo lo vedremo a breve al tavolo che si dovrà aprire su questa questione», conclude Liotti.