L'arte bianca
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CROTONE Era una domenica di dicembre, quella in cui si benedicevano i "Bambinelli" per i presepi. Più precisamente il 22 dicembre, pochi giorni prima del Natale. Una data fondamentale per i cattolici. 

Chi scrive, era stato esortato ad ascoltare l'Angelus del Papa perché ci sarebbe stato qualcosa che ci avrebbe riguardato. 
Qualche settimana prima avevo avuto una corrispondenza con il Vaticano, a seguito di un servizio della Rai in occasione del ricordo della visita di Giovanni Paolo II alle fabbriche di Crotone. 

Avevo descritto a Papa Francesco il dramma e le difficoltà che stava vivendo la nostra città con il grave inquinamento, la mancata bonifica e i tanti malati oncologici. Quel giorno, il Pontefice difensore dell'Ambiente e vicino a chi soffre disse poche ma significative parole: «(...) Sono vicino ai cittadini che vivono in territori ufficialmente riconosciuti molto contaminati e che da tempo ne attendono la bonifica».

È il saluto del Papa, pronunciato durante l’Angelus che si è tenuto in Casa Santa Marta. «Esprimo solidarietà a queste popolazioni e auspico che la loro voce sia ascoltata», fu l’appello del Pontefice.
Un Papa che cominciava ad avere seri problemi di salute che gli impedivano di affacciarsi come al solito per l'Angelus, ma che ha dimostrato la grande attenzione su vicende che riguardavano ferite aperte vecchie e nuove. Infatti era da poco avvenuta l'ennesima tragedia di morti sul lavoro a Calenzano che lui,in quella stessa occasione ricordò con parole  ferme e decise.

Rimasi senza parole mentre ascoltavo quella frase sulla bonifica e non potevo non pensare come quelle poche frasi erano forti come il marmo, pesanti come macigni. Più efficaci di tutte quelle pronunciate da coloro che avrebbero dovuto risolvere la grave questione ambientale della nostra terra ma che nulla hanno fatto. 

Quel saluto del Papa nell’Angelus, nel rompere un isolamento di un territorio, ha rimarcato che la vicenda che riguarda il risanamento ambientale del nostro territorio era abbastanza seguita forse più che da parte della politica e sicuramente più di molti inutili parolai che ancora oggi cercano di ingannare quella gente a cui Papa Francesco ha espresso la sua vicinanza e continuano a violentare un territorio già molto provato.
Grazie Papa Francesco!
Pino Greco