L'arte bianca
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CROTONE Prima viene certificata la regolare esecuzione dei lavori, che consente alla ditta esecutrice di incassare quanto previsto dal contratto sottoscritto con il Comune di Crotone e, poi, l’opera viene abbattuta con la stipula di un successivo contratto.

I procedimenti dal sapore controverso riguardano la realizzazione della fioriera e la sostituzione di “antiche basole” con sampietrini in via Venezia, nella zona dove questa strada si affaccia in corso Vittorio Veneto e si immette in piazza Della Resistenza. Nel cuore della città.

Le attività erano state progettate grazie al finanziamento che il Comune di Crotone aveva ottenuto nell’ambito del Pnrr "per l’abbattimento delle barriere architettoniche". Il contributo assegnato al progetto di Crotone da parte del competente ministero dell’Interno è pari a 170.000 euro

Prima la giunta comunale, con la delibera n. 379 del 29 agosto 2023 e poi il consiglio comunale il 15 marzo 2024 (nota aggiornamento del Documento unico di programmazione) avevano dato il via libera alla realizzazione dell’opera. La consegna dei lavori alla ditta appaltatrice è stata effettuata il 14 settembre 2023 “con previsione di ultimazione il 14 dicembre del 2023”.

L’opera, come si disse allora, sarebbe rientrata tra le attività messe in campo dall’amministrazione per rendere più bella la città in occasione del Capodanno in piazza Pitagora organizzato da Ra1 e voluto dalla Regione Calabria. Il 15 dicembre del 2023 arriva la doccia fredda della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone che, con nota 7502-P aveva ordinato "l’immediata sospensione dei lavori e la remissione in ripristino dello stato dei luoghi”.

Era successo che il Comune aveva deciso di realizzare questo intervento su via Venezia senza chiedere la preventiva autorizzazione della Soprintendenza. Allora si disse che l’informativa era stata fatta postuma, cioè dopo la realizzazione delle modifiche. La contestazione della Soprintendenza era partita perché, con la realizzazione della foriera, si andava a modificare lo stato di una zona soggetta a vincoli. Si contestava anche lo smantellamento delle storiche basole per sostituirle con i sampietrini, che nulla hanno a che fare con la cultura della città di Crotone.

Sempre la Soprintendenza aveva confermato il contenuto della nota 7502-P del 15 dicembre del 2023 con due note successive: protocollo 774-P del 28 dicembre 2023 e protocollo 423-P del 24 gennaio 2024. Il Comune di Crotone ha deciso di impugnare tutte le note della Soprintendenza presentando un ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Calabria che si è espresso a marzo del 2024 dando ragione alla Soprintendenza e rigettando, quindi, il ricorso dell'enete territoriale.

Il Comune a questo punto avrebbe dovuto procedere all’abbattimento delle opere realizzate e procedere al ripristino della situazione precedente. Così sembra si stia procedendo per accogliere le richieste della Soprintendenza anche se ci sono procedimenti che meriterebbero alcuni chiarimenti

Prima di tutto occorre chiarire perché l’opera, visto che non è stata consegnata alla fruizione dei cittadini, ha ottenuto l’approvazione dello stato finale e il rilascio del certificato di regolare esecuzione e, quindi, la liquidazione della fattura? Se l’opera è stata eseguita in regola, perché si è deciso di abbatterla? E come la si abbatte? Questa è l’altra questione da chiarire.

Nel carteggio c’è un nuovo contratto di manutenzione straordinaria di via Venezia. Sembrerebbe che si abbatte un’opera con certificazione di regolarità e, contestualmente, si avviano attività di manutenzione straordinaria sul sito allargando gli interventi a zone limitate e strettamente collegate all’opera che si sta demolendo (Determina dirigenziale n. 3842 del 30 dicembre del 2024). È stato previsto “il ripristino dei luoghi, la riprofilatura/risagomatura e la sicurezza”.

Il secondo intervento è costato 91.750,89 euro a cui vanno aggiunti i 149.979,34 euro del primo appalto. Quasi 250.000 euro se non si è fatto ricorso ai 32.924,41 euro delle somme che erano a disposizione dell’amministrazione comunale per lo stesso progetto. 

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