Diocesi: sabato l'ordinazione di Torriani, il 30 marzo l'arrivo a Crotone
Il nuovo capo della circoscrizione arcivescovile di Crotone-Santa Severina riceverà l'investitura nel duomo di Milano. Domenica 30 marzo cerimonia al Palamilone
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MILANO Monsignor Alberto Torriani, scelto da papa Francesco come arcivescovo della Diocesi di Crotone-Santa Severina, riceverà l'ordinazione episcopale questo sabato (22 febbraio prossimo) in Duomo, a Milano.
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A presiedere la messa, a partire dalle ore 15, sarà l'arcivescovo Mario Delpini, con i vescovi con-consacranti monsignor Michele Di Tolve, vescovo ausiliare di Roma e rettore del Pontificio seminario romano maggiore, e monsignor Paolo Martinelli, vicario apostolico dell'Arabia meridionale.
Monsignor Torriani farà il suo ingresso ufficiale nella Diocesi di Crotone-Santa Severina il 30 marzo alle ore 17, con una messa al PalaMilone del capoluogo ionico
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Nato nel 1971 a Bollate (Milano), ordinato sacerdote nel 2000 dall'allora arcivescovo di Milano, cardinale Carlo Maria Martini, Torriani è stato vicario parrocchiale nella parrocchia di San Biagio di Monza e successivamente della Comunità pastorale Ascensione del Signore. A Monza è stato anche, dal 2003 al 2011, responsabile della Pastorale giovanile della città. Ha svolto una lunga esperienza nel mondo della scuola, prima come assistente e vicepreside delle Scuole parrocchiali San Biagio di Monza, dal 2011 al 2016 come rettore del Collegio Rotondi di Gorla Minore (Varese) e dal 2017 come rettore del collegio arcivescovile San Carlo di Milano.
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Lo stemma episcopale scelto da monsignor Torriani è composto da quattro elementi simbolici. I quattro cuori in alto rappresentano luoghi significativi della sua vita: Novate Milanese, luogo della sua parrocchia d'origine (Santi Gervaso e Protaso), Monza, dove ha iniziato il ministero sacerdotale, Gorla Minore, simbolo delle prime responsabilità, e Milano, dove svolge il suo servizio da quasi dieci anni. Tre ulteriori simboli completano lo stemma: una moneta d'oro, che richiama il talento evangelico da coltivare come dono di Dio, soprattutto nei giovani; una mano aperta, simbolo di un'umanità trasformata dal Vangelo, capace di cura, sostegno e incoraggiamento; e al centro un pesce barbo, simbolo tratto dal Vangelo di Giovanni (cap. 21), che richiama l'incontro tra Gesù risorto e i discepoli sul Lago di Tiberiade: «…inizialmente incapaci di riconoscerlo, ricevono da Lui la promessa di reti colme di pesci in abbondanza».
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Per il motto episcopale, monsignor Torriani ha scelto "Si sappiano da Lui conosciuti", tratto da un testo di Madeleine Delbrel, poetessa e assistente sociale nelle periferie parigine. Scritto in occasione dell'ordinazione sacerdotale di un amico, poi divenuto cardinale e arcivescovo di Parigi, questo motto esprime lo stile del ministero episcopale come servizio all'uomo, diventando la chiave di lettura dell'intero Vangelo, in ogni relazione e in ogni parola.