Sospensione didattica a Crotone, Cisl: «Ordinanza discrimina personale Ata»
Il segretario Caterina Brasacchio contesta la decisione del sindaco Voce di garantire la sicurezza solo per studenti e personale docente
CROTONE «Le ordinanze di chiusura delle scuole risultano particolarmente discriminatorie nei confronti del personale Ata». Lo scrive Caterina Brasacchio, segretario territoriale della Cisl scuola di Crotone, in una lettera inviata al sindaco di Crotone Vincenzo Voce, per rilevare che nelle recenti ordinanze di chiusura delle scuole per maltempi, il primo cittadino ha di fatto disposto solo la sospensione delle attività didattiche che riguardano sono alcune componenti del mondo scolasctico.
«Da un'analisi dell'Ordinanza in oggetto - afferma - apprendiamo con molto stupore che per la giornata del 17 e del 18 è stata disposta soltanto la sospensione dell'attività didattica, quindi sospensione che riguarda esclusivamente il personale docente, mentre nulla è stato disposto per il personale Ata e dirigenziale che, nonostante gli scenari abbastanza preoccupanti comunicati dalla Protezione civile regionale, si ritrova a dover recarsi presso gli istituti scolastici affrontando situazioni di pericolo mettendo a rischio la propria vita».
La segretaria della Cisl Scuola Crotone ribadisce al sindaco che «della sua ordinanza si condivide la volontà di tutelare soltanto studenti e personale docenti ma, tuttavia, dobbiamo segnalare che il suo atto risulta particolarmente discriminatorio nei confronti del personale Ata che, purtroppo, lei non ha inteso tutelare». Secondo il sindacato «la chiusura avrebbe dovuto riguardare l'intero polo scolastico come accaduto a Catanzaro».
«Non riusciamo a comprendere - prosegue la nota Cisl - cosa l'abbia indotto a limitarsi soltanto alla sospensione dell'attività didattica dal momento in cui le scuole sono composte sia dal personale docente sia dal personale Ata e anche questi, come il personale docente, meritano le giuste attenzioni in materia di sicurezza».
Brasacchio chiede al sindaco: «Si sospendono le attività didattiche, si chiudono parchi, giardini, cimitero, si raccomanda di limitare gli spostamenti… ma anche fra il personale Ata ci sono pendolari che si spostano: loro sono esenti da ogni rischio?». In conclusione il sindacato chiede al primo cittadino di Crotone che nel caso di altre ordinanze «si voglia disporre la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e non soltanto la sospensione dell'attività didattica estendendo le tutele di sicurezza anche al personale Ata».