L'arte bianca
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CROTONE “Ben venuta cara estate, ben tornato caro problema della mancanza acqua…”. È quanto scrive in una missiva inviata al prefetto e al sindaco di Crotone Enrico Pedace, consigliere comunale di Consenso e residente a Papanice.

Natale al Centro Comune di Crotone
Natale al Centro Comune di Crotone

“In qualità di consigliere comunale – scrive Pedace – mi ritrovo a ricevere ancora una volta lamentele per il servizio idrico del quartiere di Papanice: ecco cosa pensa la gente che giornalmente incontro per strada che con discrezione, ma indignazione assoluta, lamenta la mancanza del bene primario. L’acqua fonte di vita, diventa essenziale specie quando le temperature si alzano e quando le necessità personali aumentano, che a causa di un disservizio che prontamente arriva ogni qual volta si avvicina l’estate ricade sulle spalle della gente”. “Puntualmente, ma quest’anno a quanto pare in anticipo – lamenta Pedace –, sembra che sia iniziata la rincorsa all’acqua, come per magia il serbatoio che fornisce il quartiere di Papanice si svuota parzialmente senza alcun motivo. Si potrebbe e vorrebbe ipotizzare che siano arrivati i “turisti” o che la popolazione sia aumentata, ma niente di tutto questo”.  “Per cui la domanda che tutti si pongono – incalza Pedace – è la solita: la stagione estiva è solo alle porte e già siamo senza acqua, oppure possiamo pensare o ipotizzare che lungo linea della condotta bivacca qualche furbetto che in faccia alla gente onesta si appropria del bene più prezioso della Terra?”. “Sembra, inoltre, che questo disservizio – aggiunge Pedace – si stia creando solo nel quartiere di Papanice, mentre in città sia tutto nella norma. In passato, quanto meno, vi era la sana abitudine di avvisare la popolazione di un prossimo disservizio, così d’allertare l’intera popolazione e maggiormente le persone più indigenti, ma oggi sembra non vi sia questa necessità, andando creare continue e sacrosante lagnanze. La penuria d’acqua è motivo di grande disagio e siamo solo all’inizio della stagione estiva, cosa succederà quando tra un mese circa arriveranno   gli emigrati, i turisti e la popolazione sarà raddoppiata?”. “Bisogna fin da ora prevedere e provvedere – chiede Pedace – al possibile disagio che si potrebbe verificare da qui a poco”.