"Terminator" Camilway sbaraglia "Nuova scena" e porta Crotone su Netflix
Il 24enne rapper crotonese protagonista nel talent in cerca degli artisti emergenti in Italia: conquista Geolier, esalta Fabri Fibra e cattura Rose Villain

CROTONE È per tutti Camilway, ma all'anagrafe è Camillo Perini. Ha 24 anni ed è un rapper col marchio “made in Calabria” impresso nello stile e nelle parole. È cresciuto a Crotone nel difficile quartiere “San Francesco” dove ha metabolizzato rabbia ed emarginazione per dare più spazio alla voglia di reagire e all'estro artisco. Anni di produzioni indipendenti le sue che hanno attirato l'attenzione, prima, dei ragazzi del quartiere, poi, man mano, quella della scena rap indipendente. Da qualche giorno, “Camil” ha in parte ottenuto quel che si meritava da un bel po' di tempo: il riconoscimento del mainstream.

Camilway, infatti, è a detta di tutti la vera novità all'interno di “Nuova Scena - Rhythm + Flow Italia”, il talent sui rapper emergenti italiani in onda su Netflix e Sky che è giunto alla seconda edizione. Quella del rapper crotonese è stata subito un'uscita col botto nella selezione “street” di Locorotondo in Puglia.
Davanti al giudizio inflessibile di un altro “scugnizzo” del rap italiano, il pluricelebrato Geolier, e del quotatissimo MadMan, Camil ha sbaragliato gli altri due artisti in gara: 3Load (Sicilia) e Amon (Puglia). Quindi l'artista crotonese ha sbalordito la giuria del live a Milano che in questa edizione è affidata, oltre che allo stesso Geolier, anche al “gigante” Fabri Fibra e alla star Rose Villain.
Vivace col pubblico, a suo agio col microfono e pretenzioso davanti alle telecamere, l’artista è stato tra i pochi spediti direttamente alla cosiddetta “battle” a colpi di rime. Con beat a mitraglia, evoluzioni dialettali, fischi da strada e risposte secche, Camilway si è guadagnato tutta l'attenzione della giuria

Canta in dialetto da studio e dice «a vid a faccia? A vid a raggia? Sugnu cutrunisu, u cittadinu du miu è Pitagora, siamo gente seria, noi siamo gente della Calabria, se tagghj e lecc u sang miu, tu giuru ch'è piccant…». Camilway è uno che non ha bisogno dei documenti per presentarsi e, questo accade, ovunque si trovi, ma soprattutto davanti a chi è lì ad ascoltarlo. In questo caso qualche milione di telespettatori.

Una curiosità. Rose Villain, dopo averlo ascoltato in battle ha detto di non aver capito nulla di quello che aveva cantato e ha commentato di ravvisare in lui tutt'altro che l'aspetto di un rapper, ma ha anche confessato di non essere riuscita a staccargli per un attimo gli occhi di dosso durante la sua esibizione. L'artista apparsa anche nelle ultime due edizioni di Sanremo lo ha ribattezzato “Terminator”. L'epiteto nasce dal fatto che una parte del viso di Camilway è stata ricostruita in titanio dopo un incidente, lo stesso che lo costringe con un tutore al braccio dopo che starischiando di perderlo a seguito di una ferita. «L’anno scorso – ha detto il rapper crotonese – vedevo questo talent dal letto, ora mi trovo dall’altra parte».
E ora non resta che attendere il finale di stagione con un premio in palio per il vincitore di 100.000 euro.